11) A notte fonda.

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Quella sera Beck portò la sua ragazza al drive-in. Si trovava poco al di fuori del quartiere e il film in programma era un film horror, il genere preferito di Jade.

Entrarono con l'auto nel grande piazzale dov'erano parcheggiate anche altre macchine; c'erano molte persone ma la maggior parte erano coppie di cinquantenni venuti lì per rivivere la loro adolescenza.

Dopo aver preso posto sul retro del pick up, Beck si allontanò per andare a prendere delle bibite e qualcosa da mangiare, Jade ne approfittò per controllare il cellulare. Aveva delle chiamate perse da sua madre, ma non la richiamò perché sapeva che a quell'ora era al concerto, si limitò a lasciarle un messaggio dove le diceva di non preoccuparsi e che stava bene.
Poco dopo il suo ragazzo ritornò con due lattine di coca cola e due cestelli di popcorn, si sedette accanto a Jade circondando le sue spalle col braccio e attesero l'inizio del film.

-"Psst."- sussurrò Beck, all'orecchio di Jade, a metà della pellicola horror.

-"Cosa?"- rispose lei, tutta presa dal film.

-"Dammi un bacio."- la supplicò il ragazzo.

-"No."

Alla risposta negativa di Jade, Beck le prese il viso tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra.

-"Non farlo mai più."- disse la ragazza, mettendo su un finto broncio. Beck sorrise e baciò di nuovo la sua ragazza.

-"Ti amo tanto."- sussurrò ancora una volta al suo orecchio.

Cominciò ad accarezzarle i capelli e per Jade fu come essere ipnotizzata; le mani di Beck erano così delicate in tutto ciò che facevano e il modo in cui l'accarezzava, il modo in cui arrotolava le ciocche di capelli attorno alle dita la facevano sentire speciale. Continuava a pensare che non si era mai sentita così quando stava con Cameron; era felice, questo era vero, ma lui non l'aveva mai fatta sentire speciale. Era diverso, era più freddo di Beck. Era impostato quando erano insieme, mentre Beck era spontaneo e travolgente come le onde del mare. Ed era proprio quello che le mancava: essere travolta dall'amore.

Il film si interruppe per una breve pausa e i due ne approfittarono per parlare del Ringraziamento.

-"Avevo pensato di trascorrerlo insieme."- cominciò Jade -"La mia famiglia e la tua, visto che c'è anche tuo fratello."

-"Per me è okay."- rispose semplicemente Beck, forse non era molto convinto di quell'idea.

-"È okay? Tutto qui quello che hai da dire?"

-"Cosa dovrei dirti? Che sono contento di passare il Ringraziamento con mio fratello? Non è esattamente quello che desidero."

-"Insomma Beck, non puoi fare il bambino capriccioso anche durante una ricorrenza importante per le nostre famiglie."

-"Senti Jade: io non mi comporto come un bambino. Voglio solo evitare situazioni imbarazzanti tra le nostre famiglie."- si giustificò il ragazzo.

-"Ma di cosa stai parlando? Non mi pare ci siano mai state situazioni di imbarazzo tra i nostri genitori. Se stai cercando di dirmi qualcosa, non girarci intorno."

-"Prova soltanto ad immaginare la scena: i miei genitori che ritornano da un viaggio e si ritrovano nel salotto loro figlio di cui avevano perso le traccie e sua moglie e sua figlia. Ora aggiungi anche i tuoi genitori, non credi che sia già abbastanza imbarazzante così?"- disse duro Beck -"Poi io e te stiamo insieme e loro non lo sanno, non è facile nascondere tutto."

-"Questo cosa c'entra? Io proprio non ti capisco. Abbiamo deciso insieme che non gliel'avremmo detto subito e ora ti tiri indietro?"

-"Non l'abbiamo deciso. Tu l'hai deciso."- l'accusò il ragazzo.

Till the end.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora