Capitolo 8: Idee

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Oramai le stelle erano sparite. Al loro posto splendeva nel cielo un sole intensissimo, che illuminava il mio volto. Avevamo dormito per parecchio tempo, per una decina di ore, forse.

La mia bocca si espanse in uno sbadiglio liberatorio, ma Inori se ne accorse.

Aprì dolcemente gli occhi. Rimase ancora un po' sul mio petto. Quando si accorse di dove era, rimase paralizzata, e sembrava essere in imbarazzo cosmico.

Si alzò alla velocità della luce.

"Scusami! Non avevo intenzione di... "

Era diventata tutta rossa, stava probabilmente morendo di imbarazzo.

" Non so se posso perdonarti... Fammici pensare... "

" Dai scemo! Ero stanchissima... E... Ti ho detto che mi dispiace! "

Risi tantissimo, davvero stava prendendo sul serio quello che le dissi.

" Stavo scherzando Inori!"

Risi ancora, e lei mi fece una linguaccia.

"Non mi ha dato nessun fastidio quello che hai fatto figurati, così non sono nemmeno rimasto da solo in questo posto, ci siamo fatti compagnia a vicenda." La rassicurai io.

"E poi devo ringraziarti per ieri... Mi hai salvato...!"

Lei in piedi si risistemò i vestiti, e i suoi capelli al sole sembravano di un rosso sgargiante. Erano bellissimi. Era la prima volta che li vedevo al sole. Mentre dormiva avevo sentito il suo profumo su di me, ed ero stato benissimo con lei. Ero per un momento sereno. Possibile che io...

"Ieri... Quello era Atlas" interruppe i miei pensieri.

"Era Atlas, cioè... Colui che mi ha ordinato di farti fuori... "

"Ecco perché lo conoscevi... E come mai ci ha attaccati?"

"Perché... Perché non ti ho ancora fatto sparire, ed è infuriato. "

"Ma stavi per farlo, no?"

"No... Cioè credo di sì, dovevo solo decidermi a farlo. "

"Beh fallo ora no?"

"Non... "

" Non cosa? "

" Non possiamo ancora... Non si può fare qui. "

Non mi guardava negli occhi, c'era qualcosa che mi stava nascondendo.

"Ma quindi cosa dobbiamo fare? Per quanto ancora dovrò seguirti sapendo di morire?"

"Non fare domande e seguimi, per favore."

"Va bene, che vuoi che ti dica... "

"Ora andremo in un luogo un po' diverso dai soliti. Non una Zona D'ombra né un universo vero e proprio"

"Qualsiasi cosa, Kyle, devi fidarti di me... "

Continuava a camminare come nulla fosse.

"Inori..."

"Sì? "

"Io non ti ho mai detto il mio nome..."

Lei si fermò.

"Tu mi conosci già vero?"

Non disse nulla.

"E non è vero che sai trovare i poteri delle persone. Tu sapevi già chi io fossi, e della mia abilità, vero? E non è vero che non possiamo farla finita qui in questo momento, tu stai solo cercando di prendere tempo, giusto?"

Senza pensarci un attimo, rispose.

"Non è vero. Sto solo cercando di portarti da delle persone, per completare la mia missione."

Era davanti a me, e mentre diceva queste cose, non riusciva a guardarmi negli occhi, e quest'ultimi erano coperti dai suoi capelli di rame.

Era diversa mentre diceva quelle parole, era ferma, statica, non emanava emozioni. Non Era proprio capace di mentire quella ragazza...

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