Mentre cercavamo il modo di scappare da questa realtà sconosciuta, piano piano, la zona intorno a noi divenne sempre più fitta di nebbia. Ma non era nebbia normale, era un semplice velo freddo, quasi come fosse neve. Anche se un po' avevamo paura, non avevamo scelta, dovevamo avventurarci oltre, ma tanto sarebbe bastato stare attenti ai rumori di sottofondo, e scattare nel caso fosse successo qualcosa.
Faceva freddissimo, io avevo dei jeans leggeri, e una camicetta marroncina, e una t-shirt bianca.
Nella tasca della camicia avevo soltanto una foto raffigurante una mia cara amica e mio fratello, scomparsi entrambi prematuramente. Visto che mi sentivo solo e sperduto, come per istinto la presi e la osservai per parecchio tempo. Quando rialzai lo sguardo, Inori non c'era più.
Era di fianco a me poco fa, cosa era successo?
"Inori! Dove sei! Mi sono perso! "
" Diavolo, diavolo! E ora cosa faccio!?"
"Inori!!!! Vieni fuori, se è uno scherzo è di pessimo gusto! "
Adesso che però me ne accorgevo, la nebbia era sparita, e non ero più in una foresta. Ero in... In una stanza?! Come ci ero arrivato?
"Devo smettere di farmi domande inutili in questo mondo, tanto è inutile" sospirai.
Davanti a me c'era una bambina, seduta di spalle, e sembrava stesse leggendo. Sfogliava le pagine in modo lento e silenzioso, sembrava gustarsi tutte le pagine con piacere.
A quel punto dalla porta laterale della stanza, entrò un bambino.
Lui. Era lui. Era mio fratello. Aveva circa 5 anni in quel momento. Caddi con le ginocchia a terra. Piansi come non facevo da anni. Non ero mai riuscito a dirgli addio. Mai! Era scomparso dalla mia vita in un attimo. Non gli avevo nemmeno detto ciao, nè che gli volevo bene. Piansi, piansi davanti al quel bambino.
"Perché piangi? Tu sei grande, i grandi non piangono sai? Ti sei fatto la bua? Ti abbraccio così ti passa! "
Mi saltò addosso e mi cinse le sue piccole mani intorno al mio collo. In quel momento piansi ancora di più. Singhiozzavo come non avevo mai fatto prima. La bambina, che fino ad ora non aveva mai fatto niente, si girò verso di me.
Non ci potevo credere... Non ci volevo credere... Era la mia cara amica da piccola, era la bambina nella foto di prima!
"Non si piange! Non si piange! Devi essere forte!" rise e mi sorrise.
"Mi dispiace di avervi abbandonati, mi dispiace!" Urlai io. Non so perché lo dissi. In realtà erano loro che se ne erano andati via da me.
Doveva essere un sogno, o qualcosa del genere, ma avevo perso completamente il controllo. Rivedere mio fratello, la mia cara amica... Era troppo per me.
"Mi dispiace tanto!!"
"Cosa stai dicendo? Tu sei sempre stato qui" Il piccolo indicò il suo cuoricino nel petto.
"Non ci hai mai abbandonato, tu ci hai sempre voluto bene, fratellone! Grazie mille, Non essere triste però ora!" Mi incitò l'ometto.
"Ora però dobbiamo andare, tuo fratello deve continuare il viaggio! Salutalo dai" Incoraggiò la bambina. "Va bene! Ciao fratellone, non ti dimenticare mai di noi ok? Addio"
La bambina si avvicinò a me e mi diede un bacino sulla guancia.
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L'Universo È Fatto Di Stelle
AçãoCome sarebbe scoprire da un giorno all'altro che sei nell'universo sbagliato? "Per tutte le persone che hai ucciso, per tutte le vite spezzate. Per tutte le stelle che hai distrutto, per tutti i soli che hai spento. Questo è per te! "