Capitolo 17: Ora

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CAPITOLO 17:

Quell'uomo mi fu incredibilmente utile. Imparai in pochi mesi a controllare il mio potenziale, e a fonderlo per esempio con quello degli altri, proprio come avevo fatto inconsapevolmente con Bojack mesi prima. Ero in grado di scatenare tempeste di fuoco semplicemente alzando un braccio, ero in grado di radere al suolo una foresta intera. Imparai a volare usando il fuoco come una specie di jatpack.

Poi imparai altre tecniche divertenti, come per esempio il cannone a Caldo.

Consisteva nel distendere il braccio destro nella direzione del nemico. Posare la seconda mano all'altezza del polso destro, e stringerlo forte.

Fatto ciò, facevo passare il fuoco fino alla mano sinistra, in modo da essere raccolto in essa. Quando il fuoco era della quantità desiderata, bastava che rendessi il fuoco libero di uscire dalla mano sinistra, e questo, tutto in un colpo, usciva da quella destra.

Il colpo era devastante. Era una sfera di calore ad alta velocità che  poteva distruggere addirittura pareti di ferro spesso qualche metro.

Un'altra abilità spettacolare era il Rifrattore Solare. Creavo intorno a me sfere di fuoco abbastanza grandi, e poi le spedivo nell'atmosfera. Poi le richiamavo a terra, facendole schiantare con una potenza inaudita al suolo.

Poi... L'ultima. La tecnica più potente.

Ash'n Dust. Questo era il suo nome. Ideato, ovviamente da me. Che nome fantastico eh?

Il mio corpo si rivestiva di fuoco e cenere. Tutto il corpo. Il fuoco poi, è in grado di sostituire i miei arti, allungandoli e potenziandoli a dismisura. Potevo assumere qualsiasi forma, ma io amavo diventare una volpe con un sacco di code. Si. Avevo amato quella forma da quando ero bambino, grazie a Naruto. Che copione che sono. Sisi.

Avendo imparato a controllare i miei poteri, la mia potenza era aumentata a dismisura. Avevo il controllo totale di tutto quello su cui regnavo, e ogni volta riuscivo a difendere i miei possedimenti.

Inori era ogni giorno al mio fianco, e mi aveva accompagnato verso tutto il periodo di miglioramento.

Oramai eravamo inseparabili, e decidemmo addirittura di sposarci, dopo un annetto.

La mia vita aveva un senso, finalmente. Aveva un senso. Ero felice, ero qualcuno! Non come nell'altro universo. Ero Kyle. Non un fantasma infelice che girava di notte sognando qualcosa che non aveva. Ora avevo l'amore, la forza e la vita. Ero felice.

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