Capitolo 9: Fiori

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Comunque, dopo aver ricevuto quella risposta negativa, che sapeva di falsità, non chiesi più altro, perché Inori sembrava un po' scossa. 

"Inori, non siamo ancora riusciti a trovare un varco per andarcene...? "Espirai disperato. 

"No... Sfortunatamente no. So che non è il massimo girare con me in un posto del genere, ma non posso farci nulla" Sbottò lei. 

"Però il prossimo varco è a qualche kilometro da qui"

"Qualche kilometro... Eh...?"Feci finta di deglutire.

 C'era un gran silenzio tra noi, se non parlavo io, lei si limitava semplicemente a camminare senza pensare.

 "Inori, come sei finita in una situazione del genere?" Chiesi io.

 "Cioè... Nel senso... Come mai tocca a te eliminare le falle spazio-temporali?"

Intanto il sole era alto nel cielo, e il cielo era terso e azzurro. Si preannunciava una bella giornata. Almeno questo... "Sono l'unica in grado di farlo. Ah no, dimenticavo. Siamo gli unici in grado di farlo. Io, e lui. "

" Lui chi scusa? "

"Scemo, Atlas, chi se no? "

"Ah già... Quell'Atlas... " sospirai io. 

"E come...? "

"Come ci conosciamo?" continuò lei.

 "Esatto... E come mai prendi ordini da lui? "

" Tutte le volte la stessa storia, uffa! Arriva un errore come gli altri, e pretende sapere tutta la mia storia! Non te lo dirò mai. "

"Va bene allora, libera di non dirlo"

Rimanemmo zitti per qualche secondo, poi Inori non resistette:"Va be’ dai, per te farò un'eccezione..." Sorrisi sotto i baffi.

 "Atlas, lui in realtà è mio Nonno"

"Atlas Reverber Phedeh". Disse il suo nome con un tono di voce solenne, imitando la posa di un re, o una cosa del genere. Non le venne molto bene. Però sembrava tornata normale. 

"Quindi il tuo nome Inori... È..? "

"Inori Hana Phedeh"" Bah, non mi suona molto carino"Le risi in faccia, scherzando. 

"Sai che in giapponese Hana significa Fiore? " Mi disse tutta seria e felice lei.

"Però non mi faccio chiamare così perché non voglio che quel nome venga usato troppo, ho paura che si possa usurare come i fiori reali"

Non l'avevo mai sentita questa cosa. Era, molto profonda come riflessione. 

"Comunque... Tornando ad Atlas... "

"Si ecco, continua Inori"

" Lui è mio nonno, come ho già detto. È inoltre a capo di tutto il mio universo, ha il controllo di qualunque cosa in esso. È terribile. "

" Ma come è possibile scusa? Come glielo avete permesso? "

"Vedi, lui ha l'abilità di assorbire le energie altrui, rendendo inefficace qualsiasi forma di ribellione." 

"Ma è proprio quello che hai fatto tu con me, o sbaglio Inori? "

" Si, una cosa del genere, solo che io volevo solo assorbire il tuo potere per usarlo su di me"

"Interessante... " pensai ad alta voce. 

"Comunque... È logico capire che collegamento io abbia con lui. È mio nonno, devo ubbidire a qualsiasi cosa lui mi dica. Oppure..." 

"Morire"

"Perspicace il ragazzo"La guardai male. 

"Zitto! " urlò lei di punto in bianco, mettendomi una mano sopra la bocca. Gliela presi e la allontanai da me.

 "Dove sei? Fatti vedere! Lo so che ci osservi, hai sentito tutto vero? "

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