Comunque, dopo aver ricevuto quella risposta negativa, che sapeva di falsità, non chiesi più altro, perché Inori sembrava un po' scossa.
"Inori, non siamo ancora riusciti a trovare un varco per andarcene...? "Espirai disperato.
"No... Sfortunatamente no. So che non è il massimo girare con me in un posto del genere, ma non posso farci nulla" Sbottò lei.
"Però il prossimo varco è a qualche kilometro da qui"
"Qualche kilometro... Eh...?"Feci finta di deglutire.
C'era un gran silenzio tra noi, se non parlavo io, lei si limitava semplicemente a camminare senza pensare.
"Inori, come sei finita in una situazione del genere?" Chiesi io.
"Cioè... Nel senso... Come mai tocca a te eliminare le falle spazio-temporali?"
Intanto il sole era alto nel cielo, e il cielo era terso e azzurro. Si preannunciava una bella giornata. Almeno questo... "Sono l'unica in grado di farlo. Ah no, dimenticavo. Siamo gli unici in grado di farlo. Io, e lui. "
" Lui chi scusa? "
"Scemo, Atlas, chi se no? "
"Ah già... Quell'Atlas... " sospirai io.
"E come...? "
"Come ci conosciamo?" continuò lei.
"Esatto... E come mai prendi ordini da lui? "
" Tutte le volte la stessa storia, uffa! Arriva un errore come gli altri, e pretende sapere tutta la mia storia! Non te lo dirò mai. "
"Va bene allora, libera di non dirlo"
Rimanemmo zitti per qualche secondo, poi Inori non resistette:"Va be’ dai, per te farò un'eccezione..." Sorrisi sotto i baffi.
"Atlas, lui in realtà è mio Nonno"
"Atlas Reverber Phedeh". Disse il suo nome con un tono di voce solenne, imitando la posa di un re, o una cosa del genere. Non le venne molto bene. Però sembrava tornata normale.
"Quindi il tuo nome Inori... È..? "
"Inori Hana Phedeh"" Bah, non mi suona molto carino"Le risi in faccia, scherzando.
"Sai che in giapponese Hana significa Fiore? " Mi disse tutta seria e felice lei.
"Però non mi faccio chiamare così perché non voglio che quel nome venga usato troppo, ho paura che si possa usurare come i fiori reali"
Non l'avevo mai sentita questa cosa. Era, molto profonda come riflessione.
"Comunque... Tornando ad Atlas... "
"Si ecco, continua Inori"
" Lui è mio nonno, come ho già detto. È inoltre a capo di tutto il mio universo, ha il controllo di qualunque cosa in esso. È terribile. "
" Ma come è possibile scusa? Come glielo avete permesso? "
"Vedi, lui ha l'abilità di assorbire le energie altrui, rendendo inefficace qualsiasi forma di ribellione."
"Ma è proprio quello che hai fatto tu con me, o sbaglio Inori? "
" Si, una cosa del genere, solo che io volevo solo assorbire il tuo potere per usarlo su di me"
"Interessante... " pensai ad alta voce.
"Comunque... È logico capire che collegamento io abbia con lui. È mio nonno, devo ubbidire a qualsiasi cosa lui mi dica. Oppure..."
"Morire"
"Perspicace il ragazzo"La guardai male.
"Zitto! " urlò lei di punto in bianco, mettendomi una mano sopra la bocca. Gliela presi e la allontanai da me.
"Dove sei? Fatti vedere! Lo so che ci osservi, hai sentito tutto vero? "
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L'Universo È Fatto Di Stelle
БоевикCome sarebbe scoprire da un giorno all'altro che sei nell'universo sbagliato? "Per tutte le persone che hai ucciso, per tutte le vite spezzate. Per tutte le stelle che hai distrutto, per tutti i soli che hai spento. Questo è per te! "