Capitolo 12: Ritorno

49 5 0
                                    

Rimase qualche secondo con lo sguardo verso il basso, finchè con uno scatto tornò a guardarmi negli occhi.

I suoi erano diversi, avevano un bagliore diverso, più scuro, malvagio.

Inori si mise a ridere.

Ma non era la sua risata meravigliosa. Era un ghigno maligno, proprio come quello di...

"Oh Kyle" disse Inori.

Lei mi dette una spinta, e si separò da me, rialzandosi poco dopo.

"Piacere di rivederti Kyle" disse quell'essere che non era più Inori.

"Sono Atlas"

Spalancai gli occhi.

Non è possibile. Non ci credo. Non è ragionevole una cosa del genere. Dove è lei? Cosa ne ha fatto? Come ha fatto?

La mia mente si riempì di centinaia di domande come questa.

Ero sorpreso, spaventato, arrabbiato. Ero paralizzato per terra, senza riuscire a fare niente.

Mi venne in mente tutta l'avventura che avevo condiviso con lei, e come ultima immagine il nostro bacio.

Mi veniva da piangere, ero disperato.

Confuso soprattutto. Non sapevo cosa pensare.

"Kyle... Tu e Inori eravate proprio una bella coppia, davvero, quasi vi invidio. Mi dispiace avervi divisi così in fretta" accompagnò queste parole con una sonora risata delle sue.

Oramai non era nemmeno più la voce di Inori quella che sentivo.

D'istinto, proprio come nello scontro contro Atlas, persi il controllo per un attimo, e mi catapultai contro di lui per colpirlo.

Tutto tacque per qualche secondo. Il mio pugno che stavo per scagliare, si era fermato a due centimetri dalla faccia che una volta era di Inori.

Rise proprio di gusto questa volta.

Non si era mosso di due millimetri.

"Oh... Piccolo Kyle... Cosa c'è? Non mi colpisci? Ah già, dimenticavo... Ora io sono Inori... Come potresti colpire il suo corpo? Ho vinto io! "

I suoi occhi si illuminarono di un rosso oscuro.

" Devo dire che poco fa ho veramente rischiato di morire e scomparire per sempre... Quel tuo colpo è stato incredibilmente inaspettato e spettacolare... Ma soprattutto... Potente... Nemmeno io sono mai riuscito a fare una cosa del genere"

"Tu... Schifosissimo essere! Ridammela! Ridammela indietro! Sei proprio un vigliacco... Talmente debole da dover usare corpi di altre persone per la tua sopravvivenza... Sei debole... DEBOLE! "

Dissi queste parole in piedi, con lo sguardo verso il basso, in modo da nascondere le lacrime che stavo versando.

Probabilmente queste parole lo infastidirono molto, perché mi diede un colpo secco nello stomaco, facendomi piegare in due dal dolore.

"Atlas... Co.. Come hai fatto...?"

"Come ho fatto dici? Ho usato proprio una bella strategia. Durante l'assorbimento delle mie anime, ho preso l'occasione al volo, e ho lasciato assorbire anche la mia. E... Sorpresa, eccomi qui! "

Fece qualche movimento col le braccia, e poi fece quasi dello stretching.

" Come corpo è incredibilmente più debole del mio... Devo abituarmici, tanto sarà una cosa temporanea."

"Vigliacco, che razza di vigliacco... "

Continuai io.

"Non saresti nessuno se tu non avessi assorbito la vita di così tante persone! Saresti solo un incapace vecchietto privo di ambizioni"

" No, io sono semplicemente Invincibile, è questa la realtà ragazzo"

"Mi meraviglio di quanto tu sia stupido, Atlas, ma soprattutto di quanto tu sia ingenuo."

Non disse più nulla. Si avvicinò semplicemente a me. Poi...

"Scusa un attimo... Se permetti... "

Con uno scatto felino appoggiò la sua, cioè, la mano di Inori, sul mio petto.

Subito mi sentii svuotato, faceva male, sembrava stessi per morire.

Dopo un po' Atlas tolse la mano.

"Ah... Eccovi qui, care anime... Da quanto... Siete felici di tornare da me? "

Si era ripreso le anime rimaste.

"Diavolo, questo corpo sopporta molto peggio le anime rispetto al mio... Potrebbe non resistere... Mah, pazienza"

"Non ti permetterò di farle del male"

"Cosa scusa? Non ti ho sentito bene, forse"

"Non ti permetterò di farle del male."

Non so su quali basi lo pensai, ma lo dissi lo stesso.

"Mah, si certo... Adesso potrei prendere in prestito il tuo corpo grazie? Mi farebbe piacere, sai tu hai una forza fuori da ogni limite, sopporteresti tutte le anime come niente, e poi questo corpo mi rigetterà molto presto"

"Certo. Vieni a prendertelo, Vecchio Idiota!"

"Allora che vinca il migliore."

Mi concentrai al massimo, come per richiamare il fuoco che avevo in me. Infatti la mia mano destra si impregnò di potenza e calore.

Il fuoco si estendeva dalla mia mano come fosse una grande lama incandescente. Ora avevo capito il vero potenziale della mia abilità.

Fatto ciò, mi scagliai contro il corpo di Inori.

Il corpo di Inori...

Mi fermai dopo pochi metri. Spensi il fuoco che nasceva dalla mia mano.

Non potevo farlo.

Non potevo rovinare quel corpo.

Mi accasciai a terra con le ginocchia.

"Hai vinto Atlas. Non potrei mai farle del male. Nemmeno per uccidere un essere Lurido come te. Forse me lo rinfaccerebbe pure Inori stessa, ma non ce la faccio"

"Bravo ragazzo. Fermo un attimo... "

Si avvicinò a me.

L'Universo È Fatto Di StelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora