Capitolo 19: RIECCOLO.

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CAPITOLO 19

Inori era svenuta, e aveva una piccola ferita sulla fronte.

Anche se erano passati 10 anni, lei era sempre splendida come una volta. Anche se svenuta, la sua dolcezza rimaneva intatta.

La abbracciai.

Le onde d'urto dopo un po' cessarono. Lo spettacolo intorno a me era a dir poco raccapricciante.

Quel vento impetuoso e misterioso aveva distrutto gran parte delle torri e della città stessa. Alcuni edifici, come quello regale, erano ancora in piedi, se non per qualche crepa qua e là. Cosa diavolo era successo...?

Una colonna di fuoco scese dal buco  creatosi nel cielo. Ma non era fuoco normale. Era fuoco blu. Era gigantesca. Sembrava quasi una torre. Di nuovo un'ondata di aria mi spazzò via.

Poco dopo il fuoco cessò di fluire.

Poi... La causa di quel disastro si mostrò.

La prima cosa che vidi era una testa affusolata, rosso cremesi, con scaglie su tutta la superficie. Occhi infuocati, pieni di rabbia. Denti lunghissimi e affilati, che tenevano a malapena chiusa la bocca straripante dello stesso fuoco che avevo visto poco fa. Dopo si mostrò il corpo. Rosso, e a scaglie. Due ali gigantesche, che si muovevano smuovendo l'aria attorno.

Finalmente riuscii ad alzarmi in piedi. Proprio in tempo per vedere una figura nera sulla sua spaventosa schiena. Il drago vomitò lingue di fuoco blu un po' ovunque, poi venne verso di me. Le ali sbatterono con una forza spaventosa, smuovendo l'aria attorno a lui.

Il drago rosso atterrò di fronte a me, scatenando una marea di polvere intorno, proprio come un elicottero mentre atterra. Solo che questa creatura era 10 volte più grande di un elicottero, e penso anche più cattiva.

Come tocco finale, il drago mi sputò addosso una marea di fuoco blu dalla bocca, che per poco non mi bruciò tutto. Schifoso, aveva preso le misure per farmi prendere male.

"Buongiorno, caro Kyle" mi parlò la figura sopra il drago.

Era un uomo incappucciato, come Atlas, però non era lui, almeno non mi sembrava. Aveva una maschera addosso, e la corporatura non era quella caratteristica del nonno di Inori. Era qualcun'altro... Ma chi era capace di creare così tanto scompiglio senza quasi muover un dito? Aveva un lungo vestito nero, con una spada sulla schiena. Ma... Era una spada... Di fuoco?! Per giunta, blu?! Inoltre gli occhi che si potevano intravedere luccicavano do un arancione brillante, che risaltava sopra tutto quel nero. Un brivido di paura mi attraversò la schiena pensando a queste cose.

"Chi sei...? Cosa vuoi dal mio regno? Come sai il mio maledetto nome? "

Il mio tono era un crescendo di rabbia.

"Non mi riconosci...? Ti facevo più sveglio"

Non può essere... Non poteva essere di nuovo lui... Eppure... Quella voce...

" Atlas...? "

"Bingo! Ci sei arrivato! Ahaha piacere di rivederti insetto schifoso."

" Non è possibile! Bojack ti aveva improgionato in un posto sicuro! "

" Dopo 10 anni, vuoi che non sia riuscito a scappare? Mi fai così debole? "  mi guardò scherzosamente interrogativo Atlas.

L'atmosfera era sempre più cupa e scura. La polvere oramai era il padrone indiscusso di quel luogo, e tutto veniva illuminato dalla luce rossiccia della falla in mezzo al cielo, che mangiava le nuvole in un vortice grigio.

Il drago ruggì davanti a me, sembrava imbizzarrito. Le sue fauci... Erano gigsntesche, una cosa indescrivibile.

Non chiesi altre spiegazioni, non mi importava. Gli scaricai addosso una raffica di colpi infuocati, che il drago fece bene in tempo a inghiottire in un sol boccone.

Oh cavolo. Siamo messi maluccio.

"Ma come, Kyle stupido... Non vuoi sapere come ho fatto a liberarmi? Dai, dovrei fare la parte del cattivo no? Devo spiegare il mio piano"

"Non mi interessa Atlas! Muori! "

Mi ricoprii di fuoco e fiamme. Ma questa volta non volli controllarmi. Alzai il livello delle fiamme, che diventarono addirittura bianche. Oramai ero circondato dal calore che io stesso avevo creato.

Il giaccone, la maglia che avevo addosso, presero fuoco all'istante. Scoparendo come la polvere nel nulla.

Diedi uno sguardo amorevole a Inori, che non si stava accorgendo di niente.

"Te lo spiego comunque... " disse Atlas sempre sulla groppa di quel mostro. Voleva proprio rendermi partecipe della sua salvezza. Ma chissenefrega...

" Allora... Da dove comincio... Bene, ero rinchiuso con quella faccia da pesce lesso di Bojack. Sono rimasto con quell'essere per... Mi fa male pure a pensarci. 10 anni. Non so se lo conosci, ma non smette mai di parlare. Fossi stato da solo forse sarebbe stato meglio"

Bojack... Aveva sacrificato la sua vita per tenerlo chiuso lì...

"Aveva fatto un eccellente lavoro, devo ammettere. Se non fosse stato per una falla dimensionale nata lì vicino, non sarei ancora qui"

"Hai proprio una fortuna... Sfacciata, Atlas. "

Rise improvvisamente di gusto.

" Ma sai come ho fatto a scappare? Ahahaha?! " Mi chiese lui tutto divertito.

"Ho usato l'anima di Bojack e ho usato la sua energia per uscire dalla faglia! HAHAHAH, e ora... Lui... Puff, sai com'è"

I miei occhi si infuocarono, spalancati. Aveva osato...

Quello stupido drago mi infastidiva.

In un impeto di rabbia, esplosi.

Proiettai in aria una lama infuocata, composta da fuoco denso, durissima. Una cosa contro ogni legge fisica, ma oramai non mi stupivo più di niente.

Senza pensarci due volte, seguendo l'istinto, saltai in aria, e ricadendo, conficcai la lama nella testa del drago. Tutto si svolse in forse... 2,3 secondi. Non diedi ad Atlas nemmeno il tempo di capire cosa stessi facendo.

"Ma che... Atlas Jr! NOOOOOOO"

Dalla ferita che gli avevo inferto, iniziò a sgorgare fuoco azzurrino. Lo guardai con soddisfazione. Quella fontana di fuoco era... Molto bella.

Ma cos...

Il fuoco uscito dalla sua testa iniziò a girarmi intorno, e quando fu abbastanza veloce mi avvolse tutto. Il colore blu chiaro, si fuse col bianco rossiccio che avevo attorno, fino a far scomparire il fuoco mio originale.

Ero completamente circondato, ma non sentivo dolore. Anzi.

Sentivo una nuova forza piano piano crescere in me. Allora con uno sforzo immane, richiamai dentro di me tutto quell'azzurro che avevo intorno, e lo assorbii completamente.

Per due secondi rimasi fermo, finchè non rilasciai il fuoco in eccesso, con una violenta esplosione.

"Ma che ca...?! " urlò Atlas che non era riuscito a rimanere in piedi.

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