Ancora avvinghiata a lui, accarezzandogli il viso e i capelli mentre mi perdo in un bacio passionale, che mi fa dimenticare ogni cosa...e che è come se fermasse il tempo. Non voglio distaccarmi da lui e dalla sua presa, anche se per il bisogno di respirare, perchè ne sono certa ormai. Lui...è lui l'ossigeno di cui ho bisogno. Damon.
Che mi tiene saldamente per i fianchi in una presa appassionata ed allo stesso tempo delicata, da mandarmi su di giri. Le nostre lingue non smettono di inseguirsi frenetiche, come se non avessero aspettato altro, se non di incastrarsi, da tutta una vita.
<<Damon>> sento in lontananza una voce richiamarlo, ma come se fossimo in una bolla privata tutto intorno appare un illusione...esistiamo solo noi.
Ma sfortunatamente quel qualcuno è reale, e ci interrompe producendo un finto colpo di tosse, facendoci così distaccare e tornare alla realtà. Perchè Stefan è davanti a noi con un espressione tra l'allibito e il felice. E nonostante la sua presenza i nostri sguardi non smettono di incontrarsi. Damon mi guarda attentamente e profondamente, devo essere un disastro con gli occhi lucidi, le guance accaldate, i capelli scomposti e l'affanno prodotto dalla frenesia del momento e del mio cuore che non smette di battere all'impazzata.
<<Si fratellino?>> Damon interrompe il nostro contatto girandosi con aria infastidita verso il fratello...e nello stesso momento, in quello che si crea un attimo di silenzio dato che Stefan sembra non sapere cosa dire, il mio telefono squilla...avvisandomi di una chiamata di Klaus.
Imbarazzata, frastornata e confusa cerco di spezzare l'atmosfera <<I-io devo andare.>> con queste parole Damon si gira di scatto a guardarmi cercando i miei occhi anche se non so bene cosa vorrebbe cercare in essi. <<A domani.>> mi allontano piano insicura di come agire, soprattutto davanti al fratello, così silenziosamente e senza aspettare una risposta, seguita dal suo sguardo attento, esco dalla pensione prendendo la macchina per tornare alla villa.
Talmente con la testa da un'altra parte non mi accorgo di essere arrivata, che sto sorridendo come un ebete e che c'è qualcuno che se n'è accorto.
<<A quanto pare qui qualcuno ha fatto faville.>> esclama Stiles avvicinandosi a me sorridendo in modo buffo come di suo.
<<Ci devi dire qualcosa?>> interviene Scott raggiungendoci.
Non hanno bisogno di parole, li guardo sorridendo buttandomi tra le loro braccia, sempre pronti ad accogliermi.
<<Era ora, stavo diventando vecchio.>> mi sussurra il mio fratellino stringendoci entrambi.
<<Non esagerare scimmia.>> ironizzo stringendolo a mia volta e baciandogli una guancia.
<<Tuo padre è di sopra, ti aspetta in camera.>> mi avvisa Scott quando ci distacchiamo. Non me lo faccio ripetere due volte e correndo salgo le scale fino ad arrivare alla porta della mia camera che trovo socchiusa, dove mio padre in piedi appare irrequieto camminando avanti e indietro.
Non appena si gira accorgendosi di me corriamo l'uno verso l'altro finendo per stringerci forte. <<Non so se prenderti a schiaffi o piangere di gioia. Piccola pazza.>> sussurra provato.
<<Ho preso da te.>> ironizzo <<Scusami papà.>> alcune lacrime mi scendono traditrici mentre mi lascio stringere ancora da lui.
Poco dopo ci ritroviamo seduti sul mio letto con le mani unite <<I tuoi amici mi hanno raccontato a grandi linee quello che hai fatto. Sono stanco di fare prediche o altro, sono solo felice che tu stia bene e che sei tornata. Ma ti prego tesoro, non sparire più. Questo povero vecchio non riuscirebbe a sopportarlo.>> parla di se sorridendomi con gli occhi lucidi.
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La mia Luce - TVD & Teen Wolf
FanfictionOdette è mancata da Beacon Hills per 4 anni, ora sta per tornare dal fratello e dal padre. Ma tutto ciò che conosce è cambiato e cambierà ancora. E come tutti anche lei ha un segreto da proteggere. Il male è alle porte, nemici nuovi e vecchi ed alle...