A cuore aperto

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Con le poche forze che mi sostengono mi dirigo a passo traballante ma deciso verso l'interno della tenuta, affiancata da un Damon molto preoccupato.

<<Aspetta.>> blocca i miei passi prendendomi per un polso e facendomi appoggiare a lui, a cui mi aggrappo subito per la poca stabilità <<Dove credi di andare.>> mi chiede apprensivamente seppur a denti stretti.

<<A casa tua naturalmente.>> gli rispondo di getto provocandogli un sorrisino malizioso...lo sapevo, ecco che arriva una delle sue battute.

<<Non pensavo fossi così frettolosa, sei una birbante ed io che volevo andarci piano.>> la sua esclamazione mi fa arrossire al limite ed istintivamente gli mollo un pungo sul braccio scatenando la sua risata.

<<Scemo, anche se Hansel è innocuo per ora, non mi fido comunque a lasciarlo da solo.>> mi sosto da lui cercando di non ridere contagiata dalla sua risata. Lo vedo alzare le mani in segno di resa, prima di prendermi per mano e dirigerci verso la sala.

Ma non vi facciamo in tempo a mettere piede che veniamo subito raggiunti da Stefan in compagnia di Klaus, Enzo, Alaric e Peter. Chi più e chi meno appaiono sorridenti e sereni, ma prima che possano dire qualcosa la mia vista si annebbia, così come la mia mente e delle urla tremende prendono a tormentarmi. Sono bloccata e assente ed anche gli altri devono essersene resi conto...vedo sangue, fumo, ancora sangue...e vedo Hansel. Sento come una pugnalata in pieno petto che mi toglie il respiro.

Poi uno strappo, come se venissi strappata da un sogno <<Odette maledizione!>> sento Klaus imprecare scuotendomi, così tanto da farmi tornare alla realtà e riprendere a respirare esausta.

<<Che è successo adesso?>> chiede Peter che come gli altri noto si sono avvicinati a noi. Damon mi sorregge per le spalle accarezzandole lievemente, è terribilmente preoccupato, il suo sguardo non lascia dubbi al riguardo.

<<Hansel.>> rispondo con il poco fiato che ho. Li vedo guardarsi complici avendo capito.

<<Andiamo allora.>> afferma Alaric dirigendosi verso le auto, seguito da noi altri.

Montati nelle auto, di comune pensiero, ci accordiamo per non dire nulla agli altri rimasti al ballo, per ora. In men che non si dica arriviamo alla pensione Salvatore, dove con sguardo serio ci dirigiamo nei seminterrati, dritti verso la cella dove l'ibrido vi è rinchiuso. Si sentono dall'esterno i rumori delle catene, sicuramente sta provando a liberarsi strattonandole. Butto un occhio alla borsa, fortunatamente porto con me sempre tutto.

Poi con un sospiro pesante lascio che sia Klaus ad aprire la cella, quello che mi si presenta davanti non è il solito Hansel, tutto d'un pezzo...ora legato da spesse catene, a petto nudo, visibilmente stanco e sofferente, ferito. E non posso far a meno di essere soddisfatta davanti a questa visione.

<<Guarda guarda come sei ridotto. Potrei quasi dispiacermi...anzi no.>> interrompe il silenzio Klaus chiamandolo all'attenzione.

Ci guarda in maniera circospetta uno ad uno, vedo dei lampi di furia passare nei suoi occhi, fino a che il suo sguardo non si ferma su di me. Sprezzante sfoggia una specie di ghigno <<La mia Regina degli inganni in tutta la sua bellezza.>> guarda lascivo la mia figura, provocandomi disgusto.

Vedo Damon irrigidirsi affianco a me ed indurire lo sguardo <<Se non la fai finita ti cavo gli occhi e ti strappo la lingua.>> lo minaccia facendo un passo avanti. Gli pongo una mano sul petto cercando i suoi occhi. 

"Ti prego Damon calmati." Lo supplico utilizzando il nostro contatto. Vedo i suoi occhi illuminarsi prima di mettere una sua mano sopra la mia, ancora posata sul suo petto, e stringermela annuendo.

La mia Luce - TVD & Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora