Giovani per sempre.|Sferaebbasta

Torna a dormire.

Ore 3.00
Non riesco a dormire, le parole della serata scorsa di Gionata mi rimbombano nella testa come un martello.
Ho bisogno di parlargli.

Esco dalla stanza tranquillamente, Diego dorme e russa beatamente, carino.

Vado nella sua stanza ed entro, sembra che stia dormendo.
Mi avvicino al letto.

-Gio

-Mmh

-Gio

-Chi sei

-Jaja, coglione.

Che idiota.

-E beh che vuoi?

Come che voglio? Ma è scemo?

-Parlarti.

-No. Non possiamo farlo domani mattina?

-No.

Sbuffa e accende la lampadina del comodino e si mette seduto.

-Allora, volevo solo dirti che non ha senso tenere il broncio se nessuno dei due si vuole. Lo abbiamo detto e siamo d'accordo entrambi e non ci vedo nulla di strano.

Ride.

-Vedi Giada, il problema è che io mentivo.
Io ti amo ancora, non ho smesso mai. Io se dovevo fidanzarmi, mi mettevo solo con le zoccole come hai notato tu, ma a me di loro non me ne frega niente, a me importi tu. A me importa di te da 10 anni, forse.

Io basita.
Adesso siamo veramente nei casini.
Lui mi ama! Mi sta sotto e lo sapevo! Però detto da quando è sobrio è carino...non so.

-Gio, io non so...

Sono confusa.

-Ho bisogno di pensare.

Aggiunsi.

-Va bene, vai a dormire.
Tanto lo sai che sarò sempre qua.

Disse.

-Lo so, da tanti anni...

Dissi sorridendo, lo abbracciai e andai in camera mia.

-Dove sei andata?

Ed ecco un Diego preoccupato.

-A bere un po' d'acqua, calmati.

E apriti cielo.

-Tu a me bugie non ne dici, ti ho cercata di sotto e non c'eri! Guarda che me ne sono accorto mentre andavi da Gionata. E adesso mi racconti tutto.

Disse incrociando le braccia.

-Mi ama ancora.

-Sapevamo già.

-E misá pure io.

Nessuna parola.

-Jaja

-Si?

-Torna a dormire.

Forse aveva ragione.
Ma non riuscivo a togliere di testa quel ti amo.
Mi faceva battere il cuore e sorridere, prima era solo fonte di disgusto, adesso di piacere.
Penso di essermi innamorata di nuovo di Gionata.
Jaja, torna a dormire.