Intimitá.

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-Ti sono mancato così tanto?

Disse il mio ragazzo sedendosi sul letto.

-Non puoi capire quanto.
Bologna è bellissima, ma è tutto così monotono.
Mi ero abituata alla solitudine, dopo esserci rimpatriati no...soprattutto dopo te...

Risposi.
Sorrise.

-Sei molto dolce.
Quando vuoi però.
Non vedo l'ora di vivere una vita in tour con i miei migliori amici...e con la ragazza che amo da sempre.

Che dolce.
Ogni sua parola mi faceva sciogliere.

-Anche io, sai.
Dopo quel fatto i miei mi hanno proibito di vedervi, ebbi il cuore a pezzi. Eravate tutto per me, adesso che siamo di nuovo uniti mi sento...ecco...mi sento...più...più viva.

Dissi.
Ero sincera, soffrii molto alla nostra separazione.

-Già, sono felce che adesso siamo tutti riuniti come i tempi scorsi.
Quanti anni sono passati?

-Tanti.

Ci fu un minuto di silenzio.
I nostri occhi si incrociarono.
Era l'ora.

Mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo in qualunque parte del viso e del collo.
Gli sfilai la t-shirt e lui fece altrettanto con me.
Gli riempii di succhiotti il petto mentre lui mi sfilava il reggiseno, fatto questo prese a baciare i miei senti mentre io gli sfilavo i pantaloni.
Lui fece altrettanto, rimanemmo tutti e due in mutande.
Senza esitare entrambi ci ritrovammo completamente nudi.
Dopo altri baci Gionata prese il profilattico dalla tasca del Jeans e dopo averlo messo iniziò ad entrare dentro di me con spinte violenti.
Mi coprí la bocca con la mano, desideravo urlare ma lui me lo impedí.

-Ssh piccola, gli altri dormono.

Disse.
Dopo altre spinte il suo membro uscì da me.

-Mi sei mancata.

Aggiunse.
E mi fece spazio fra le sue braccia.
Io mi infilai subito.

-Anche tu.

Risposi.
Dopo qualche minuto mi addormentai fra le sue braccia.
Quanto potevo amarlo?

Giovani per sempre.|SferaebbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora