Bologna.

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Finalmente a casa.
Non mi era mancata per niente.

-Jaja, tesoro, va a farti una doccia che puzzi di treno.

Replico' mia mamma.
Ah si, bentornata Jaja.

-Ho capito mamma, dammi il tempo di posare le valigie!

Risposi.

-Giada, non rispondere così a tua madre, per favore.

Disse mio padre.
Oh ma che tenevano oggi?

-Per favore niente! In una settimana non avete fatto una chiamata per sapere come stavo, e adesso vi preoccupate del mio odore? Beh, se proprio ritenete forzato il fatto di interessarvi a me, non fatelo! Non ho bisogno dell'affetto forzato!

Urlai.
Peso tolto.
Non dissero nulla, per cui io andai a farmi questa benedetta doccia e andai in camera per fare la videochiamata con i miei amici.

-Jaja!
-Oh Mario! E gli altri?
-Siamo qui!
-Bene!
-Beh hai avuto una festa di benvenuto, cuginetta?
-Ma quale festa, nemmeno il tempo di entrare in casa e ho già litigato con i miei.
-Povera amore, a breve ti porteremo via da qui.

Sorrisi.
Quella promessa contava molto per me.
Ad un tratto sentii dei passi avvicinarsi alla mia porta.

-Stanno venendo qui, devo chiudere! A dopo!
-Ciao Jaja!

E salutarono tutti in coro.
Fine videochiamata.

Entrò mio padre in camera con un album di fotografie, le mie.

-Che fai qui?

Domandai.
Non disse nulla, si sedette sul mio letto e mi fece posto per far sedere anche a me.

-Vedi Jaja, fin da piccola ti abbiamo sempre ricoperta di attenzioni, ti abbiamo amata dal primo secondo in cui sei venuta al mondo.
Quando diventasti adolescente fu un po' dura per noi accettare il fatto che tu avevi bisogno dei tuoi spazi, ma noi ci fidiamo di te e quindi abbiamo approvato questo tuo bisogno.
La nostra non è mancanza d'affetto, è fiducia.

Disse.
Ad un tratto tutta la mia rabbia verso di loro scomparve, loro avevano fiducia in me.
Avevo dei genitori stupendi e non me ne accorgevo. Ma la mia decisione di scappare fu sempre quella, non cambiò.

-Ho capito, ma almeno un messaggio per dirmi come stavo potevate mandarlo...

Risposi.
Ottima osservazione.

-Eri dai tuoi zii, sapevamo che eri in buone mani...e poi c'era Diego, con lui stai sempre bene.

Disse mia mamma entrando.
Sorrisi.
Era da tanto che non avevo questi momenti intimi in famiglia.

-Capisco.

-Se vuoi, le prossime volte in cui sei fuori casa ci informiamo come vuoi tu eh...

Disse papà.
Annuii.
E ci abbracciammo tutti e tre insieme.

La giornata trascorse velocemente.
Aspettai con ansia il venerdì che ancora non arrivava.

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Ciao! Scusate se non ho aggiornato in questi giorni ma sono rimasta senza internet! Adesso ho fatto la ricarica e sono di nuovo qui! Spero vi sia piaciuto, un bacio💋🤙🏻

Giovani per sempre.|SferaebbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora