Sofia

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Quel ragazzo.. i suoi capelli mossi, lo sguardo penetrante, é veramente.. bellissimo. No, non posso averlo pensato! cerco di scacciar via l'immagine di lui nella mia testa e mi incammino verso la mia nuova classe. Una prof.ssa giovane dai capelli biondi, raccolti in un chignon perfetto (quanto la invidio, non riuscirei mai a tenere in ordine i miei capelli in quel modo per più di un secondo) mi fa cenno di entrare. <<Benvenuta al liceo scientifico di ..>> Non sento più la voce della prof bensì l'ansia che mi sta assalendo, noto i compagni scambiarsi commenti tra loro, che non riesco a decifrare; mi chiedo se si sono fatti una bella idea di me guardandomi. Cerco tra tutti gli sguardi quello del ragazzo in cortile; non c'è. Non so neppure perché mi sono messa a cercarlo. La cosa mi stupisce ma al contempo mi incute timore; i ragazzi, le cose sdolcinate, l'amore non fanno per me. Non so nemmeno cosa significhi la parola "amore" (non che mi incuriosisca saperlo, ovviamente), sarà perché non ho mai avuto relazioni, tralasciando quella con un bambino all'asilo. Ora che ci penso non ricordo neanche il nome. <<é il primo giorno e sei già distratta ragazzina?>> dice la prof accennando un sorriso. Credo che abbia percepito la mia tensione; che tutti in quella stanza l'abbiano percepita. Perfetto! Ora crederanno che io sia la ragazza innocente di turno e si prenderanno gioco di me. Sento di avere la necessità di urlare, piangere. <<Direi che tu debba presentarti. Dì perché ti sei iscritta a questo liceo, cosa ne pensi, qualsiasi cosa tu voglia dire>> sorride. <<ecco io..sono Sofia Robert. Ho 17 anni, m..ma questo.. beh già lo sapevate.>> Balbetto, ridono tutti di me. Immagino di essere rossa come un peperone, ma decido di continuare. <<mi sono trasferita in questa città perché mio padre si é risposato dopo.. dopo l'incidente.>> cerco di trattenere le lacrime. <<ho scelto il liceo scientifico perché tutto ciò che riguarda la matematica, la chimica, la storia che c'è dietro tutto ciò che ci circonda mi affascina. E..>> non so più cosa dire ma per fortuna la prof mi interrompe incitandomi a prendere posto vicino a un ragazzino riccioluto dai capelli biondi. Prendo posto e cerco di prestare attenzione alla prof quando sento una voce provenirmi di fianco. <<ciao, sono Thomas. É un piacere conoscerti.>> dice e gli faccio un sorrisino accennato. <<il piacere é mio.>> Devo cercare di farmi dei nuovi amici e mantenere la calma, senza fare una delle mie solite scenate. Sarà un'impresa non lasciarmi sfuggire uno schiaffo sentendo commenti "sporchi" da parte di qualche ragazzo. Le prime due ore di matematica e la terza di fisica passano molto velocemente. Ero così concentrata da non accorgermi quasi del suono della campanella. Vedo tre ragazze avvicinarsi, spero che vogliano parlare con Thomas, il ragazzo di fianco a me quando mi accorgo di essere seduta da sola. L'ansia mi assale.

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