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|Harry|

"non sono bellissimi, Lou? Dean e Moses, i nostri bellissimi bambini" non faccio altro che ammirarli da quando li abbiamo portati a casa poche ore fa, sono bellissimi e identici, noi però li riconosciamo subito, Moses è leggermente più paffuto di Dean
"sono splendidi Hazzie e sono sicuro che impazziranno tutti per loro" in onore dei gemellini abbiamo organizzato una grande festa a casa nostra stasera. Tutti invitati, i nostri amici, le nostre famiglie, verranno anche Gemma e Robert, sono partiti da ore ormai e manca poco al loro arrivo, rimarranno da noi per un po' di giorni. Mia sorella vuole passare del tempo con Claire e i suoi nipotini e Rob vuole rilassarsi un po' e prendersi una pausa dal lavoro. Sarà difficile rilassarsi con due gemelli piccoli per casa, ma sono sicuro che tutti faremo del nostro meglio
"mapi prendi in braccio Dean, papi tu Moses, vi scatto una foto" Claire munita della reflex professionale che le abbiamo comprato l'altro giorno e della macchina istantanea che Louis ha insistito a prenderle, ci fa mettere in posa scattando prima da una macchina e poi dall'altra, dalla quale esce subito la foto
"oddio! Siete bellissimi" ci mostra la foto istantanea e si, siamo proprio belli con i gemelli in braccio
"amore manchi tu nella foto, il pezzo più importante, prendi la macchinetta istantanea e come viene viene" gli lascio prendere in braccio Dean, io prendo la macchina, punto l'obiettivo verso di noi e scatto, subito ne esce una foto, la osservo ed è ancora più bella di quella diprima
"questa va subito messa in una cornice"
"papi anche le altre che ho fatto ai gemelli vanno messe in giro per casa, dopo le sviluppo" Claire li sta riempiendo di foto e poi sviluppa il tutto nella camera oscura che io e Louis le abbiamo fatto creare in cantina
"posso tenere Dean ancora un po' in braccio, vero?"
"certo che si amore, puoi tenerlo tutto il tempo che vuoi" proprio in questo momento Dean si sveglia osservando con due occhioni dal colore indefinito la sorella
"ciao piccolo mostro, ti sei svegliato, sei così bello!"
"hai appena chiamato tuo fratello piccolo mostro?"
"papi è un nomignolo affettuoso, Dean è mostriciattolo mentre Moses è cupcake, visto che è più paffutello"
"hai fatto tutto tu!"
"a Dean piace il nomignolo mostriciattolo vero, vero?" gli fa il solletico sulla pancia e il bambino ride agitando gambe e braccia
"papà, dobbiamo trovare delle abbreviazioni per loro, come gli zii le hanno trovate per i gemelli"
"amore sono nomi impossibili da mettere insieme, come potremmo fare?"
"mmh, aspetta, fammi pensare, Moses Jamey potrebbe suonare Moy e Dean Nathan, Den. Ho fatto l'unione dei nomi, che dite?"
"Haz se io non fossi sicuro che sei un maschio, beh penserei che Claire l'hai partorita tu. È esattamente te a 17 anni, quando ti ho conosciuto, la stessa parlantina, lo stesso entusiasmo, la stessa cocciutaggine. E tu che hai ancora dubbi se è o meno tua figlia"
"in effetti è vero, mapi sono uguale a te"
"sono così orgoglioso di te, dei gemelli e anche di te Lou, di noi. Di come ci siamo rialzati, come abbiamo rimesso insieme il nostro rapporto e guardaci adesso, più forti di prima e soprattutto con tre figli".















|Niall|

"sono bellissimi questi bambini! Una meraviglia davvero"
"Col ti piacciono i nuovi cuginetti?" lo prendo in braccio per fargli accarezzare la manina dei gemelli che sono uno in braccio a Gems e l'altro in braccio a Claire
"beii, tono piccoi"
"loro sono piccoli Col, tu sei un bimbo grande ormai" ogni volta che Claire gli dice che è un bimbo grande mio figlio ne è orgogliosissimo
"si Care! Tu bene me?"
"sempre ometto!!"
"Claire anche se adesso hai due gemellini come fratelli ci vuoi bene comunque?" le domanda Haise nascondendosi fra le braccia di Mickey
"ovvio che vi voglio bene, siete tutti come fratelli per me. Poi io e te siamo le uniche donne in mezzo a tutti questi maschi, ricordati che ti dico sempre"
"potere alle donne!!" urla la piccola Haise sorridendo, si gira verso M guardandolo interrogativa
"mami, tu sei maschio ma anche un po' femmina, quindi potere anche a te?" Luke scoppia a ridere, noi invece cerchiamo di trattenerci
"amore, io sono un uomo a tutti gli effetti, mi comporto solo come una mamma"
"però sei mamma!"
"si Joll sono la vostra mamma"
"e lo zio Harry è la mamma di Claire e dei gemelli"
"hai capito amore? Sei la mamma"
"te la faccio vedere io stanotte la mamma!"
"Harry!"
"fratellino non è da te fare questi commenti" ci stiamo divertendo davvero tanto tutti insieme, stiamo mangiando carne alla brace, patatine e ammiriamo i gemelli. Anche io sto mangiando, poco ma tutto, e il mio peso migliora sempre di più, ho messo in tutto tre chili e manca sempre di meno al traguardo dei dieci chili, sono tutti così orgogliosi di me, anche Josh e me lo dimostra ogni giorno. Le cose fra noi procedono e la terapia va alla grande, la dottoressa è stata entusiasta dei primi compiti svolti benissimo da entrambi e ci ha assegnato altre due cose per la settimana prossima. Io devo sfiorargli una mano o un braccio e lui deve, per un giorno, mettersi nei miei panni, portare Colin a scuola, sistemare la casa, cucinare per noi. Entrambi ci impegneremo al massimo anche questa volta e ne usciremo pian piano, senza fretta.
"questa risposta se l'è meritata, Gems"
"in effetti si cognatino, te la sei proprio cercata. Comunque adesso dovrei dire una cosa importante, mamma non morire, stai calma, ma si ecco, sono incinta. Io e Robert aspettiamo un bambino" questa si che è una grande notizia! Ci congratuliamo tutti con loro e Anne, come prevedibile, scoppia a piangere
"sono così felice! I miei bambini che mi hanno donato e mi donano dei nipotini"
"brutta scimmia di una sorella! Quando aspettavi a dirmelo?"
"proprio adesso Harold, volevo dare la notizia in grande stile"
"sono contentissimo per voi, Rob"
"grazie Lou, voi siete già genitori, potete capire cosa sto provando in questo momento. È una sensazione incredibile"
"fidati, questa sensazione non passerà mai"
"aumenterà di giorno in giorno" si intromette Josh
"è un amore che va al di là di tutto. Quello che provi e proverai per i tuoi figli è qualcosa di immenso" continua a parlare stringendo Colin a lui
"se posso darti un consiglio, non dare mai per scontato il loro amore, io l'ho fatto e ho rischiato di perdere mio figlio"
"Josh, non ti conosco bene ma posso dirti che tutti commettono degli errori, capita"
"io ne ho commessi più degli altri, alcuni anche gravi, ma ho cercato di recuperare il tempo perso con Colin e ci sono riuscito, adesso è lui per me la cosa più importante, è il mio bambino e farei di tutto per lui" Colin, che ha capito che si sta parlando di lui, si accoccola al petto di Josh lasciandogli qualche bacino
"si vede, è un ometto molto tranquillo"
"oh no, fidati Rob, è tutta apparenza, in realtà è un terremoto" gli assicuro con un sorriso
"momoto io!" l'esclamazione di mio figlio fa ridere tutti. Finalmente si respira serenità per tutti, anche per me che ne avevo proprio bisogno.













"il momoto dorme" sussurra Josh imitando il modo di parlare di nostro figlio, mentre esce dalla sua camera
"è stata una serata bellissima, i gemelli sono così carini e Louis e Harry se la cavano alla grande"
"tu sei stato bene?" me lo chiede ogni volta, è premuroso da morire e so che non è una cosa tanto per chiedere, me lo domanda proprio perchè vuole esserne sicuro, vuole che io stia davvero bene
"benissimo" sorrido e mi avvicino a lui lentamente
"credo che sto per sfiorarti un braccio, ti prego non muoverti, Josh" annuisce rimanendo immobile. Lentamente gli poso una mano sul braccio coperto da una leggera camicia. Sfioro il tessuto e poi sposto la mano sul pezzo di pelle scoperto. Sento la sua pelle sotto le mie mani, gli accarezzo tutto il braccio trattenendo il respiro e quando mi accorgo che ce la posso fare gli accarezzo anche l'altro braccio, passo poi al petto, e al viso, faccio tutto con estrema calma, con la mano che mi trema e il respiro leggermente affannato
"se senti di non farcela lascia perdere piccolo, hai già fatto più di ciò che ti ha chiesto la dottoressa, mi stai toccando, lo stai facendo sul serio" annuisco lasciando libero sfogo alle lacrime
"ti sto toccando Josh, lo sto facendo da solo e ci riesco, non sento più quell'ansia e quella paura che provavo prima" continuo ad accarezzargli il viso, il mento, la barba, le guance, gli occhi, poi passo ai capelli, so quanto gli piaccia che gli accarezzo i capelli
"mi era mancato il tuo tocco, il contatto fisico con te, questo delicato e puro"
"anche a me, Josh"
"non piangere piccolo, non piangere"
"piango perchè ce la sto facendo, ce la stiamo facendo insieme" annuisce allungando una mano verso la mia, scuoto subito la testa
"voglio farlo io" gli sfioro la mano facendo poi intrecciare le nostre dita, un piccolo ma importante contatto che significa tanto per me, per noi.

Un incidente d'amore 2 ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora