E' lui a rovinarmi ancora una volta i momenti magici, è lui ad avermi sempre rovinato la vita e adesso è arrivata l'ora della sua fine!
<< Flam, fila dritta a letto. Tornerò tra un po', ok? >> Salgo in camera, mia madre già russa e invito Flam ad addormentarsi.
<< Dove vai? >>
Non sono per niente calmo, non riesco a tenere a freno i miei nervi, ma ci provo, non posso fare capire nulla a mia sorella. << Ad allenarmi, Flam, è pure tardi! Adesso dormi. >> Lei mi guarda turbata.
<< Ti alleni senza borsone? >> Chiede, avvicinandosi verso di me e segnalando la mia borsa vuota.
<< Quante domande, Flam!! Ho detto vai a letto che è tardi! >>
Rimane in silenzio, è consapevole anche lei di quello che ha visto, ma come al suo solito tiene tutto dentro.Mi riprendo le chiavi della macchina e mi precipito fuori dalla porta. Mio padre con la madre di Eddie, il bastardo ha sempre saputo tutto e non mi ha mai detto nulla, che razza di amico di merda!! La pagheranno entrambi! Si sono presi gioco di me, della mia famiglia...
<< Dove pensi di andare? >> Mi volto di scatto mentre apro lo sportello della macchina. E' Katie, che diavolo ci fa qui?
<< Non sono affari che ti riguardano! >>
Mi blocca lo sportello e mi fissa. << Invece sì, Landon! Non voglio che fai qualche sciocchezza di cui potresti pentirtene. >>
<< Io non mi pento mai di nulla, fatti gli affari tuoi e torna a casa! >>
<< Sono affari miei!! Abbiamo trascorso una serata magica, ho conosciuto un te che... >>
<< ...Un me che non sono io!! Ho il diavolo dentro di me Katie! >> La interrompo alzando la voce. Non vorrà raccontarmi la storiella di un Landon tranquillo e amorevole! Per quanto io ci provi ad essere così... la vita continua a sfidarmi.<< Non fare uscire quel lato di te. Non ci concludi nulla, Landon... Non cambieranno le cose ammazzando di botte chi ti ha fatto del male. >>
Mi avvicino a lei, tremolante di nervi. << Mi hanno preso in giro! Mio padre ed Eddie. Non possono passarla liscia! Capisci? >> Chiudo lo sportello e stringo i pugni. << Ma come fai a capire... tu sei quella che perdoni tutti e dilegui pace e amore nel mondo. Hai una vita così tranquilla che non immagini nemmeno in quale inferno io viva! >><< Non pensare che la vita sia complicata solo per te, Landon. Dipende come si affrontano i problemi e questo non è il modo giusto!! >> Katie è agitata, lo si vede dagli atteggiamenti, ma in questo momento non mi importa di nulla. Salgo in macchina e metto a moto, mentre lei rimane lì immobile con gli occhi lucidi. << Landon! Ti prego... >> Supplica, ma metto il piede sull'accelleratore e sfreccio via.
So di aver sbagliato, che me ne pentirò per averla lasciata lì da sola, ma ho troppa rabbia dentro. Eddie era per me un vero amico ed invece era proprio lui che tramava alle mie spalle, magari uscendo di casa pur di lasciare soli i due piccioncini. Ma che padre di merda! Non ha avuto le palle neanche di dire la realtà dei fatti in faccia a mia madre!
Giungo in pochi minuti sotto casa del vigliacco, ma non c'è nessuno e le luci della dimora sono spente: è notte, staranno dormendo. Mi aggrappo al campanello.
<< Eddie, vieni fuori!! >> Urlo in strada come un pazzo. << Eddieee!!! >> Ritento, ma nessuna risposta.
Mi siedo sul gradino di casa sua, prima o poi deve pur uscire o rientrare.Nonostante il trascorrere del tempo dovrebbe allievare i miei nervi mi accorgo che più rimango qui da solo e più ripenso alla situazione, a ciò che i miei occhi e quelli di Flam hanno visto e più mi incazzo. Ho voglia di scassinare casa sua, di mettere sotto sopra tutti i suoi mobili, di ferirlo come ha fatto a me, al signor Antonio...
Sento dei passi provenire verso di me, mi alzo di scatto. Eccolo finalmente!
Poi attenziono meglio l'ombra che si avvicina. Ha i capelli lunghi, è logicamente una donna.
<< Katie! Perché mi segui, porca miseria? >> Dico, sfinito.
<< Io abito qua vicino, ti ricordo! >> Dice, con tono urtato.
Giusto... Che idiota!
Ma lei rimane accanto a me e si mette comoda sul gradino dove sedevo prima io.
Che cavolo fa? La guardo insospettito.
<< Hai detto che non conosco il vero te! Benissimo. Sono qui, voglio vedere chi sei! >> Afferma.Che caratterino... << Devi andartene! Questa famiglia è fortunata perché non ho trovato nessuno in casa. Ma sono qui, li aspetto! >> Cerco di essere minaccioso, ma in realtà la sua presenza è stata un calmante per i miei nervi.
<< Ed io sono qui pure. Voglio conoscere il vero Landon Atwood! >> Guarda l'orologio. << Anche se, secondo me... E' un po' tardi per rimanere quì. >> La sua tranquillità è contagiosa. Rimango stupito e mi siedo accanto a lei, in silenzio e in attesa di qualcuno che, però, non arriva.Dopo qualche ora ad aspettare, in silenzio, Katie si è addormentata poggiando la testa sulla mia spalla. Le accarezzo la pelle, ha il naso freddo così come le mani. Per l'ennesima volta sono un testa di cazzo: ho trattato male una ragazza così dolce. Sempre per colpa di mio padre...
Sono ormai le quattro di notte e qui non si vede nessuno. << Ehy... Katie. >> La chiamo dolcemente, accarezzandole il viso. << Torna a casa dai. >>
Si alza dalla mia spalla, assonnata. << Solo se verrai con me. >> Afferma, determinata.
Non posso farla prendere ancora di freddo, ormai la tempesta è passata e si è fatto veramente tardi. << Ok, andiamo. >> Mi alzo e le tendo la mano per aiutarla. Apre gli occhi e mi sorride, felice.La accompagno sotto il portone e la saluto con un bacio in guancia.
<< Che fai? Mi saluti? Non hai capito... tu salirai con me, devo tenerti sott'occhio. >> Mi tira da un braccio verso le scale.
<< Io...? Di notte a casa tua? >> Quasi balbetto.
<< Non farti strani flash, Landon. Solo per questa notte in letti SEPARATI. >> Dà una pacca in fronte e si dirige su per le scale. Guardo i suoi movimenti delicati sorridendo e la seguo, chiudendo il portone.La sua casa è piccola, ma capiente. C'è un comodo salotto, una piccola cucina e poi un lungo corridorio dove credo ci siano le camere da letto con i bagni.
<< Entra pure, accomodati. >> Mi dice, vedendomi esitante. << Vuoi dormire nel lettone o di là nella stanzetta? >> Mi chiede.
<< E... dove vuoi, io... Non vorrei disturbare. >>
<< Landon, ti ho chiesto io di venire, mi sento più tranquilla se ti faccio da guardiana. >>
<< Io non ho bisogno di guardiani! >> La correggo un po' offeso.
<< Hmm... >> Mi guarda di sbieco. << Non ne sarei molto sicura. >> Contrabbatte. Si siede sul lettino della sua presunta camera.
<< Sei stanca, vero? >> Chiedo timidamente.
<< Abbastanza. Menomale che domani è domenica. >> Risponde sbadigliando.
<< Cazzo!! >> Mi alzo di scatto. << La gara!! >>
<< Cosa? Che gara? >> Mi domanda in dormiveglia.
<< Niente, ho un incontro di Muay Thai domani sera. Ho bisogno di riposare, di mattina ho gli allenamenti. >> Cavolo, cavolo!! Non ci avevo pensato! Il maestro non aveva raccomandato altro che riposo...
la stanchezza mi assale e mi addormento senza accorgermene lì, con Katie al mio fianco.
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Ma qualcuno si è chiesto come mai a casa di Eddie non ci fosse nessuno?
Cosa avrà combinato Katie?
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Ho vissuto davvero
RomanceLandon è un campione di Muay Thai, scontroso col mondo, costretto a badare alla sua sorellina Flam, di otto anni, succube di disastri familiari. Katie è una ragazza generosa, molto estroversa, fa animazione all'ospedale per i bambini malati, molto l...