19- Katie

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L'amore ha diverse sfumature. Non per forza si deve parlare di amore verso una persona di sesso opposto. Io amo i miei genitori: un amore così eterno... E amo Leo: un amore sincero e dolce... Ma non sono mai stata innamorata di un ragazzo. Di una persona estranea che si prendesse cura di me, che facesse qualcosa per me senza richiedere nulla in cambio.

Eppure Landon fa tanto per me e non chiede niente. Mi ha comprato la colazione, mi ha coperta durante la notte, mi fa compagnia in ospedale rallegrandomi le serate. E... mi ha chiesto di uscire con lui. Dell'amore di sesso opposto non ne so niente, non so se quello che provo per lui è questo o se ci somiglia bene, so solo che è un grande sbaglio avvicinarmi così tanto a Landon.

Oggi è domenica, per fortuna! Dedicherò tutta la mia giornata all'ospedale. Ho bisogno di distrarmi dai miei pensieri e voglio parlarne con il mio amico Antonio.

Esco di casa e noto la polizia sotto casa di Eddie. Evvai, la giustizia è stata fatta! Sono contenta del fatto che quell'infame sia in galera, ma temo la reazione di Landon.

Fa freddo, mi abbottono il giubbotto, cammino con la testa in giù per non far penetrare l'aria ghiacciata dal collo. Per fortuna negli ospedali fa sempre caldo.

<< Buongiorno cucciolo!! >> Saluto con un bacione il mio Leo. << Dov'è il nonno? >> Chiedo.
<< In bagno, arriva. Non vedeva l'ora di andare via, dice che è molto stanco. >> Risponde.
Il mio piccolo è davvero in forma, ha un bel colorito in viso. Quanta forza che ha dentro di lui...

Poso il mio giubbotto sulla sedia e subito dopo arriva il signor Antonio.
<< Buongiorno, cara! >> Esclama, sorridendomi.
Oddio, voglio sapere com'è andata la nottata, ma non posso parlare davanti a Leo.
Lui sembra averlo capito immediatamente. << La dottoressa ti chiama, se aspetti un attimo usciamo insieme, così nel frattempo vado a casa. >>
Sghignazzo. Caro nonnino, non riesci a dire le bugie!

<< Leo, amore del nonno, ti lascio in buone mani come sempre. Ci vediamo stasera. >> Gli dà un bacio in guancia e lo abbraccia stretto stretto.

<< Signor Antonio, mi sta facendo rodere il fegato! Suvvia, inizi a raccontare. Come hanno fatto i poliziotti a fare così in fretta? >>

<< Un po' di pazienza, fanciulla! >> Ride ed inizia a raccontare. << Quando sono arrivato in commissariato e ho pronunciato quel nome mi hanno subito prestato ascolto. Eddie era già segnalato per molti altri fatti accaduti. Gli ho detto che era una cosa urgente, che aveva minacciato di ritornare da me e... sono scappati via, verso casa sua. >>
Grande, nonnino!
<< Tempismo perfetto! >> Esclamo.

<< Katie... sai che i carabinieri camminano sempre a due a due? >> Chiede, sottointendendo qualcosa. Annuisco, continuando ad ascoltare.
<< Non appena ho fatto il nome di Eddie, la polizia ha subito continuato con il nome di Landon. "La coppia delinquenti" Li hanno chiamati. >>
Abbasso la testa. << Lo so. Eddie e Landon sono amici da una vita. >> Rispondo, consapevole.
<< Essere amici non vuol dire essere delinquenti assieme! >> Ribadisce.
<< Non capisco, che vuole dire? >>
<< Non è la prima volta che entrambi sono sospetti di scippi, furti e rapine. >>

Cosa?! Landon è coinvolto in questi reati??
<< No, no... Io conosco Landon, signor Antonio. E' un ragazzo pieno di problemi famigliari, ma non farebbe queste cose... Ne sono sicura! >> Dico, agitandomi.
<< Non sono io a dirlo. L'hanno detto i poliziotti, stanotte. Mi hanno pure chiesto se era coinvolto e ho raccontato loro di come mi ha salvato la vita. Non aspettano altro che un'altra virgola per acchiappare anche lui. >>

Non posso crederci: Landon un delinquente! Credevo mi avesse raccontato tutto della sua vita, ma a quanto pare non sono l'unica ad avere dei segreti.

Il signor Antonio mi guarda fissa. << Katie, Katie... In che guaio ti stai cacciando! >> Esclama.
<< Non credevo fosse un delinquente... Non... non me l'aspettavo. Lui è così dolce... E' vero, si irrita facilmente, ma ha ai suoi buoni motivi! >> Rispondo, in sua difesa.
<< Non parlo di questo, gioia. >> Mi dice dolcemente. << Io credo che ciò che ha fatto è stato anni fa, nella sua giovinezza. Ma da quando il suo amico mi ha aggredito lui ha chiuso con questo mondo. Li ho sentiti litigare quel giorno, l'ho sentito. >>
<< E allora che vuoi dire? >> Chiedo, confusa.
<< Lo difendi, gli salvi la vita, domandi di lui, sorridi alla sua presenza e l'altra sera qui in ospedale, non riuscivi a toglierli gli occhi di dosso. >>

Sono fregata! Arrossisco nell'ascoltare quelle parole. Il signor Antonio mi fa voltare girandomi il viso con la sua mano sotto il mio mento. << Sei innamorata di lui, Katie. >>
<< Ma che dici... >> Dico, quasi sussurrando.
<< Katie, devi dirglielo o devi allontanarlo perché vi farete del male. >>

Sì, sono decisamente fregata. E per un attimo odio la mia vita, odio il mio modo di essere, odio la mia malattia.

Mi viene da piangere, ma chiudo gli occhi appoggiandomi al muro di questo dannato ospedale dove iniziò tutto.

<< Le impronte digitali non indicano chi siamo veramente, Il Dna non fa capire perché siamo diversi gli uni dagli altri, il timbro della voce non dice nulla sulla nostra identità perché ciò che ci rende davvero unici sono le nostre scelte. E voglio solo dirti una cosa: qualunque scelta prenderai io sarò d'accordo. Non smettere di vivere, Katie, non farlo! >> Il signor Antonio mi abbraccia forte forte ed io dò sfogo alle mie silenziose lacrime.

*********

Menomale che oggi è domenica, posso stare tutto il giorno in ospedale a far divertire gli altri. Per un attimo dimentico i miei pensieri e rido con tutti i bambini che mi circondano. Facciamo il gioco dei mimi e tocca proprio al piccolo Leo mimare il film della Sirenetta.

<< Ma che è, una balena? >> Esclama ridendo uno di loro.

<< Ma noo! >> Risponde Leo, ammazzandosi dalle risate. Si crea una grande confusione di risate e schiamazzi ed io mi sento partecipe.

Improvvisamente la porta della terrazza di apre, spattendo nel muro in modo violento. Cala il silenzio.
<< Landon! >> Esclama Leo, raggiungendolo.

Landon?! No... che ci fa qui? Non ho proprio voglia di vederlo... Non ho ancora fatto la mia scelta.
<< Ciao! >> Dico, sorpresa. Sempre idiota! Non ho voglia di vederlo però è sempre piacevole averlo quì. Ma mia allegria si allevia non appena noto il suo umore. Oddio, avrà scoperto tutto. La mia peggior paura si è avverata!
<< Che ti prende, Landon? >> Chiedo, impaurita. Dio, dimmi che non è qui perché ha scoperto la verità su di me.
<< Dimmi che non c'entri un cazzo con la denuncia di Eddie! >> Dice, infuriato.

Ah, lui è incazzato per questo? Che sollievo! Ma eccolo lì di nuovo il Landon incazzato col mondo. Non presta ascolto alle mie risposte, continua ad urlare invitandomi di farmi gli affari miei, di vivere la mia vita e alla sua ci bada lui.

E' questo che vuoi, Landon? Hai appena semplificato la mia scelta. Ho deciso: io odio il tuo mondo del Muay Thai, non sopporto la tua impulsività... Ma al solo pensiero di perdere Landon, di allontanarlo da me mi giungono le lacrime agli occhi. Ma devo... A questo punto è meglio per tutti: per me e per lui.

Una lacrima va giù e lui si rammollisce. Assurdo come riesce a passare dallo stato furioso a quello romantico. Ma non cedo.

<< Vai via Landon. >> Riesco a dire. Nonostante le sue suppliche, nonostante il nostro primo appuntamento mancato, nonostante gli avevo concesso una possibilità è il momento di dirgli addio.

<< Katie... ti prego. Io... ho bisogno di te! >> Dice, ferito e bisognoso di amore. Ma trattengo le mie lacrime e i miei singhiozzi, lasciandolo lì sulle scale e chiudo la porta della terrazza di questo ospedale.

Landon... Lo faccio per te.

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Katie coglie la palla in balzo... Non è arrabbiata con lui, lo fa per via della sua malattia... Cambierà idea?

Ho vissuto davveroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora