6°capitolo

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Dopo tanto e tanto tempo passato a convincere la mamma acconsentì e il matrimonio avvenne , samir e layla stanno ancora insieme felicissimi a godere i momenti più belli della loro vita e sono già zia di una bimba di 4 anni..
Torniamo a me e alla mia vita che ormai era organizzata da mamma: "Nada mi raccomando studia, Nada non perdere il tuo tempo in cose inutile, Nada attenta non conoscere della gente perché ti distraggono, Nada attenta agli uomini e non ti avvicinare a loro prima ti Lauri e poi i uomini arrivano.. " e in tutto questo io rispondevo sempre "va bene mamma".
Una volta papà mi accompagnò fuori per una pizza tra figlia e padre..il povero babbo che cercava di farmi capire che se non volevo più studiare potevo farlo senza pensare alle conseguenza, il povero babbo che provava a capire se c'era qualche uomo nella mia vita, il povero babbo che temeva che questa vita programmata mi avrebbe condotta a qualcosa che non volevo e tutto d'un tratto mi fece una domanda al quale non ho saputo rispondere "Nada cucciola di papà: tu cosa vuoi dalla vita, cosa vorresti essere se non fosse stata la mamma a scegliere per te medicina?"
Silenzio da parte mia..perché io non ho mai pensato a cosa avrei voluto fare da grande..mi fu proposto per non dire obbligato ad essere una dottoressa ed era ciò che seguivo, non so davvero se mi piaceva diventarlo o se ero solo abituata all'idea di esserlo un giorno..
Il giorno seguente mi svegliai la mattina presto per andare a correre, mentre correvo mi rimbombava la domanda che mi aveva fatto papà e cercavo cercavo nella mia mente una risposta che non trovavo. Non mi ero resa conto del tempo e nemmeno del tragitto che avevo fatto e essendo nuova da quelli parti avevo perso la strada di ritorno.. Corro qua e là e niente , vuoto assoluto mi sono persa, cavolo adesso come faccio a tornare a casa..mi metto a camminare e guardando in giro sperando di trovare qualche via o qualche segnale che mi indichi la via giusta da prendere..mi trovai in un grande giardino e c'era solo un ragazzo che parlava al telefono, mi sono detta dai adesso mi avvicino e glielo chiedo se sa indicarmi la via dove abito..piano piano mi avvicinavo a lui e ho cominciato a sentire quel che diceva, parlava in arabo un bellissimo egiziano "WOW" quanto adoro la lingua egiziana , mi ricordo questa frase che mi fece capire che parlava con il suo amore "Wana bahibbik awi ya roh alby"cioè "anch'io ti amo anima del mio cuore" e staccò il telefono.
Girandosi mi ritrova di fronte a lui e qui successe quel che a me non era mai successo in 19 anni vissuti sulla terra...

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