Era mattina presto e Jinyoung si trovava già nel treno diretto a Seul che per fortuna non era molto affollato a causa dell'orario mattutino. Prese posto nel treno e sistemò la valigia che aveva preparato il giorno prima per partire mentre osservava il via vai di persone che salivano e scendevano dalla carrozza nella quale si trovava. Dopo un viaggio abbastanza lungo il pittore sentì annunciare il luogo della sua fermata e si preparò a scendere dal treno, osservando dal finestrino il paesaggio che gli si presentava. Appena si aprirono le porte il corvino si guardò intorno notando quanto le persone lì sembrassero tutte di fretta e indaffarate, avevano il passo svelto e molti di loro non facevano altro che guardare il proprio orologio in continuazione.
Mentre era perso nei suoi pensieri e nell'osservare la città l'artista quasi dimenticò che non aveva nessuna informazione sul luogo nel quale si sarebbe tenuta la mostra e che quindi non aveva la più pallida idea di dove andare. Fortunatamente ricordò di aver segnato il numero di Jaebum su un fogliettino prima di partire in modo che avrebbe potuto contattarlo se avesse avuto dei problemi e mai il pittore fu stato più facile di vedere un pezzo di carta bianco.
In pochi minuti Jinyoung riuscì a chiamare l'altro ragazzo che rispose fortunatamente quasi subito.
"Pronto?"
"Jaebum? Sono appena arrivato a Seul, sono sceso da poco dal treno." Disse il corvino, tenendo stretto il manico della valigia e continuando a guardare in giro.
"Ok, perfetto. Sei ancora in stazione?" Chiese l'uomo, prendendo le chiavi della sua auto e aprendola.
"Sì, sono ancora lì." Rispose l'altro, contemplando il cielo blu e limpido di quella giornata.
"Va bene, aspettami. Tra circa dieci minuti sarò lì, a dopo." E fu così che la chiamata terminò.
Dopo aver aspettato un po' saltò agli occhi di Jinyoung un auto nera dalla quale uscì un ragazzo in giacca e cravatta dai capelli e gli occhi scuri che si avvicinò lentamente a lui.
"Jinyoung, eccomi."
"Ah, suppongo che tu sia Jaebum, giusto?" Chiese l'artista che non avendolo mai visto prima si trovò spaesato.
"Oh, avevo dimenticato che questa è la prima volta che ci incontriamo di persona. Comunque sì, sono io. Adesso andiamo che devi vedere il luogo dell'esposizione." Rispose l'altro che si avviò nuovamente verso l'auto, facendo sedere Jinyoung nel posto affianco al suo.
Dopo circa cinque minuti in auto arrivarono davanti ad un'edificio abbastanza grande e lussuoso nel quale entrarono per poi raggiungere un altra persona che sembrava aspettare proprio loro.
"Jaebum sei tornato! Lui deve essere Jinyoung, giusto? Piacere io sono Youngjae!" Disse il ragazzo sorridendo dolcemente e porgendo la mano alla persona di fronte a sé. Sembrava davvero allegro e felice.
"E' il mio collaboratore, non vedeva l'ora di conoscerti." Disse Jaebum a bassa voce, cercando di non farsi sentire dal castano che era ancora sorridente davanti a Jinyoung.
"Il piacere è tutto mio!" Rispose l'artista, stringendogli la mano.
Dopo aver fatto le prime presentazioni quindi decisero di procedere col mostrare al pittore dove il suo quadro sarà esposto. La cornice era già appesa al muro, pronta per l'indomani e il corvino poteva già immaginare il suo dipinto in quella esatta posizione. Senza neanche accorgersene toccò delicatamente le rifiniture e i bordi di quest'ultima, come per accettarsi che non fosse un sogno e capì che no, non lo era. Sorrise teneramente e si voltò verso i due curatori d'arte che lo accompagnarono giù e lo salutarono.
"Jaebum, Youngjae, per caso conoscete un hotel qui vicino dove passare la notte?" Chiese l'artista, ricordandosi che ancora non sapeva dove avrebbe soggiornato.
"Sì, dovrebbe essercene uno proprio nei paraggi, se continui sempre diritto su questa via te lo troverai di fronte!" Esclamò Youngjae, indicando al corvino dove andare.
"Va bene, ti ringrazio. Ci vediamo domani allora!" E dopo aver salutato i due il pittore iniziò a percorrere il tragitto indicato dal castano quando improvvisamente sentì il cellulare vibrare.
Un solo pensiero passò nella sua testa in quel momento.
Mark.
Prese subito il telefono e notò che gli fosse arrivato un messaggio da un numero sconosciuto.
"Sei arrivato? Tutto bene? -Mark"
Leggendo quelle parole, anche se così semplici, Jinyoung poteva sentire quanto il ragazzo fosse preoccupato per lui e non poté fare a meno di rispondere subito.
"Mark!"
"Sì, sono arrivato e va tutto bene per fortuna ahah."
"Aspetta un attimo che aggiungo il tuo numero ai contatti."
E fu in quel momento che il corvino si trovò seriamente in difficoltà. Come avrebbe dovuto salvare il suo amico? Semplicemente come 'Mark'? Eppure gli sembrava un po' scontato.
Markie|
Marki|
Mark|
Il pittore cancellò immediatamente ciò che aveva appena scritto e ripensandoci nascose il viso fra le mani, imbarazzato. Markie?
Mark ♥|
Mark|
Aggiunse un cuore che cancellò ancora più velocemente. Un cuore? Che cos'era il suo fidanzato? Non poteva di certo mettere una cosa simile.
Cominciò quindi di nuovo a cercare tra le emoticon finché non ne scelse una che attirò la sua attenzione.
Mark ☀|
E questa volta il corvino non esitò più, perché era riuscito a trovare proprio ciò che l'altro ragazzo rappresentava per lui, perché niente avrebbe potuto descriverlo meglio.
Sì, perché Mark era il suo sole.
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Painting║MarkJin
FanfictionDove Jinyoung è un pittore e Mark adora i suoi quadri. @ManakaHime and @Rikookie24