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Era mattina presto, Mark si svegliò con un grande sorriso, finalmente avrebbe incontrato Jinyoung.
Il cellulare vibro' dopo poco e Mark lesse i messaggi sorridendo.
Si sciacquo' il viso con dell' acqua fresca passandosi le mani tra i capelli, gli cadde lo sguardo sullo specchio, si tracciò il contorno del volto con le dita, il giovane si guardò attentamente, il suo riflesso in quello specchio... Lo rese insicuro.
iniziò a farsi domande patetiche, "se... Non riuscissi nemmeno a guardarlo in volto, se non riuscissi a presentarmi? Se la mia voce fosse irritante? Se la mia presenza fosse tale?" Un velo di tristezza calo' sul volto del giovane che sospirò tentando di calmarsi.
In casi come questi, Jackson sapeva essere di conforto, nonostante fossero quasi le otto di mattina, Mark chiamò Jackson, la sera prima alla fine, Mark aveva raccontato un po' di Jinyoung al biondo
"Pronto?"
"Ciao jackson..."
"Yaaah Mark, non farti complessi okay, piuttosto dimmi, hai scelto cosa metterti? Hai sentito Jinyoung?" il ragazzo dall altra parte del telefono aveva capito subito in che stato si trovasse l'amico, quindi, decise di farlo concentrare su tutt'altro, sapeva benissimo che Mark era un ragazzo molto sensibile che si abbatteva molto spesso.
"Oddio, allora... Io pensavo a dei semplici jeans neri e una..."
"Per l'amor del cielo, Tuan non metterti felpe larghe"
"Va bene Wang, metterò una semplice maglietta bianca a maniche corte"
"Mh, è un abbigliamento parecchio semplice, ed essendo tu un visitatore direi che va bene" Mark sorrise sentendosi confortato
"Poi, Jinyoung mi ha mandato un messaggio e ha detto che più tardi mi chiamerà" disse il castano, mettendo il cellulare in vivavoce poggiandolo sul letto per togliersi il pigiama e indossare la maglietta
"Mhh... Lui ti chiamerà e tu sarai già lì?"
Mark si mise i jeans e avvicinò il viso al telefono
"Esatto- aspetta un momento"
Mark si infilò le scarpe si pettino' i capelli e riprese il cellulare in mano andando in cucina dove iniziò a sorseggiare un po' il caffè preparato da lui in precedenza
"Dunque... Come mi contengo?!"
"Mark, eddai rilassati"
"Se arrossisco?"
"Hai un buon controllo"
Il castano fini' di bere il caffè
"Allora... Ora tu fingi di essere Jinyoung e io me stesso."
"D'accordo, ahahah, immagina che ti abbia appena chiamato al cellulare"
"P-prr.. ah.. p-ronto?"
"... Mark, riprova."
"Pronto?"
"Hey, ciao Mark, sono Jinyoung"
"Come sta andando? La mostra intendo?... Come ti trovi? Lì, alla mostra... Cosa"
"Mark? Sei serio?"
"No, sono agitato!"
"Oddio, qua la situazione si fa sempre più complicata, sai che gli parlerai per poco al telefono?"
"Sì lo so!! Riproviamo su!"
"Driin, Jinyoung ti sta chiamando e tu devi rispondere."
"Pronto?"
"Hey Mark, sono Jinyoung"
" Ciao Jinyoung! Come va alla mostra?"
"La mostra procede bene e tu,invece, dove sei?"
"Qui."
"ALLELUIA! ECCO, potrebbe succedere una cosa simile se ti va bene" esultò soddisfatto il biondo
"Speriamo non vada diversamente."
"Ora posso tornare a dormire?! Stavo sognando io e una bella persona"
"Il ragazzo dello sfondo"
"Esat- IN BOCCA AL LUPO E NOTTE"
"Ahahhaha, però è mattina adesso..." Ridacchiò il castano
"Non prendermi in giro e rimani di buonumore, Tuan.
Seriamente,in bocca al lupo"
"Grazie Jackson"
Erano le otto, Mark uscì di casa e si diresse alla mostra, prima guardò tutti i quadri dove riconobbe subito quello di Jinyoung e la targhetta con il nome era da conferma, sorrise e ammiro' quell'opera d'arte.
Successivamente si posiziono' un po' più lontano dai quadri esposti. sapeva di poter stare lì tranquillamente, Jinyoung non lo conosceva e nel punto in cui si trovava era davvero poco avvistabile. Più il tempo passava più Mark era agitato, arrossì di colpo al solo pensiero di ciò che stava per accadere e dopo poco iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore per l'agitazione, dopo poco si ricompose e prese dei respiri profondi
Verso le undici e mezza, noto' che uno
degli artisti si era allontanato lievemente prendendo il cellulare in mano, dopo poco lo schermo del castano indicò una chiamata in arrivo, Mark si alzò e si diresse accanto all'artista mentre gli parlava, non aveva ancora visto il suo volto, nella posizione in cui era precedentemente aveva potuto notare solo le spalle e i capelli di alcune persone
Il ragazzo degluti', si schiari' la voce e accettò la chiamata,
"Pronto?"
Non sapeva che voce avrebbe sentito, era curioso e impaziente
"Mark? Sono io Jinyoung! Sono alla mostra e sta andando fortunatamente tutto bene, tu invece dove sei?"
Il castano sorrise per la voce che udi', era una voce profonda ma il modo di parlare di Jinyoung era calmo e dolce, ciò stava letteralmente facendo impazzire il giovane.
Mentre il pittore parlava Mark gli si avvicinò sempre di più sentendo il cuore in gola, ma non riusciva a smettere di sorridere
"Sono dietro di te."
Il corvino si girò di scatto e Mark non riusci' a smettere di sorridere, era quasi incantato, davanti a sé si era ritrovato un ragazzo bellissimo, aveva i capelli scuri, gli occhi tirati e luminosi, erano quel tipo di occhi nei quali ci si perde, intensi.
Il viso era molto definito e ,a parer di Mark, perfetto, non riusciva a spiegarsi come potesse avere un ragazzo del genere davanti agl'occhi
I suoi pensieri continuavano a vagare ma il suo sorriso era sempre stampato sulle sue labbra.
Dopo pochi istanti, il castano ritorno' ai suoi sensi e si avvicinò di più a Jinyoung, aveva ragione Jackson, Mark aveva davvero un buon autocontrollo.
"M-Mark.." il giovane artista balbettò e ciò  provocò una sorta di scossa nel corpo di Mark, era così incantato dalla tenerezza del pittore.
"Sorpresa! Non te l'aspettavi, eh, Jinyoung?" Il castano sorrise avvicinandosi ancora un po'.
"Non posso credere che tu sia qui, sono felicissimo." il cuore di Mark iniziò a battere forte, sentire Jinyoung parlare lo rendeva pieno di gioia, finalmente era davanti a lui e non si sarebbe mai aspettato una reazione così tenera da parte del corvino che dopo poco gli afferrò la mano, sentì chiaramente il tocco del ragazzo, aveva le mano molto delicate e morbide.
"Certo! Come sarei potuto non esserci e perdere un simile evento?" Disse il castano ma non riusci' a contenere un filo di imbarazzo
"Hai già visto il quadro? Cosa ne pensi?"
Il corvino gli indicò il proprio dipinto. 

"Certo che l'ho visto! Penso che sia bellissimo, ha davvero quel tocco celestiale che riesce ad incantarmi ogni volta che vedo un tuo quadro, è perfetto."   

Disse sinceramente ricevendo un grande sorriso come risposta dal corvino.
Jinyoung guardò Mark e timidamente gli propose di pranzare assieme a lui.
"Certo che mi andrebbe! Piuttosto, tu puoi lasciare la mostra?"
"Non saprei ma adesso vado a chiedere, aspettami qui."
Mark fece come richiesto dal corvino, anche se non distolse lo sguardo dal giovane che iniziò a parlare con un'altra persona, forse qualche anno più grande di lui, il ragazzo stava guardando Jinyoung con uno sguardo molto dolce e affettuoso, ciò causò una sensazione strana a Mark, non era di certo tipo da ingelosirsi o almeno così pensava, ma in ogni caso non aveva alcun diritto di esserlo.
Sospirò e attese che Jinyoung tornasse da lui.
L'artista tornò e si mise in piedi accanto a Mark dicendogli che poteva andare ma doveva essere di ritorno entro due ore.
"Menomale! Uhm... potrei farti una domanda?"
"Certo, dimmi."
Mark portò una mano tra i suoi capelli
"Chi era il ragazzo con il quale stavi parlando?"
"Jaebum? È il curatore d'arte di cui ti ho scritto anche nelle lettere."
"Ah capisco, ti sorrideva in modo molto... Affettuoso"
"È una brava persona, magari più tardi te lo faccio conoscere , ma ora andiamo altrimenti si farà tardi."

E fu così che i due uscirono dalla mostra alla ricerca di un posto dove pranzare.

Painting║MarkJinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora