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Era mattina presto e Jinyoung stava ancora dormendo quando sentì il suo telefono squillare. Aprì di scatto gli occhi e si alzò velocemente per rispondere alla chiamata che proveniva da un numero a lui sconosciuto.

"Pronto?" Chiese il corvino, curioso di sapere chi avesse interrotto la sua bella dormita.

"Buongiorno, parlo con il signor Park Jinyoung?" Una voce maschile chiese dall'altra parte del telefono.

"Uhm, sì, sono io. Posso chiederle con chi sto parlando?" Domandò l'artista, mentre cominciò ad avviarsi nella cucina per preparare la sua colazione.

"Ah, non mi sono ancora presentato. Il mio nome è Im Jaebum, ero alla competizione alla quale ha partecipato ieri e devo dire che sono rimasto davvero colpito dal suo quadro. Non so davvero come abbia fatto a non vincere. Tralasciando ciò, il motivo per il quale la sto telefonando è un altro. Sono un curatore d'arte e come può ben sapere il mio lavoro è quello di occuparmi di tutti gli aspetti relativi all'organizzazione di un'esposizione artistica. Per farla breve, voglio che il suo quadro faccia parte di un'esposizione che si terrà tra qualche giorno, lei è d'accordo?" Il pittore, che era impegnato nel versare del latte nel bicchiere, si fermò istintivamente. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito, stava accadendo sul serio? Non riusciva neanche più a parlare, era come pietrificato.

"Signor Park?" L'altro richiamò la sua attenzione e si rese conto che effettivamente ancora doveva rispondere alla sua domanda.

"Ah, le chiedo scusa. A me va benissimo, anzi, grazie mille per questa meravigliosa offerta." Rispose, pensando che anche se aveva fallito nella competizione aveva ottenuto questa fantastica opportunità.

"Perfetto, la richiamerò più tardi per altri dettagli. Grazie e buona giornata."  E così terminò la chiamata. Posò lentamente il telefono sul tavolo e si rese conto finalmente che quello non era un sogno. Un suo quadro stava per essere esposto e non c'era cosa più bella per Jinyoung. Delle lacrime caddero sulle guance del corvino, ma almeno questa volta erano lacrime di gioia. Sorrise come non aveva mai fatto prima e pensò seriamente che questa potesse essere la volta buona. E la prima persona a cui volle dirlo? La prima persona alla quale l'artista pensò fu Mark. Non i suoi genitori, non la sua famiglia, Mark. Prese la lettera che il ragazzo gli aveva spedito e iniziò a leggerla, soffermandosi su quel 'mai'. Il corvino si chiese cosa avesse fatto di buono nella sua vita per avere al suo fianco una persona così gentile come lui. Prese uno dei tanti fogli che ormai aveva comprato solo per scrivere all'altro ragazzo e gli raccontò del suo delizioso risveglio.

"Hey Mark!

Non ci crederai ma non sai cosa mi è appena successo! Ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto e quando ho risposto un uomo, che si è presentato come Im Jaebum, mi ha detto di essere un curatore artistico e mi ha chiesto se ero d'accordo nell'esporre un mio quadro. Ovviamente gli ho detto di sì e dopo dovrebbe richiamarmi per parlare di alcuni dettagli. Sono ancora incredulo e senza parole, è davvero successa una cosa simile. Inoltre sento che è una cosa che dovresti sapere tu prima di tutti, sei sempre stato qui a supportarmi e probabilmente senza di te non sarei arrivato a questo punto. Grazie davvero.

Detto ciò, tu invece come te la passi? Sono sempre io l'unico a parlare delle proprie cose e sembra una cosa un po' egoista ahah. Se c'è qualcosa di cui vuoi parlare non farti nessun problema, sappi che io ci sono sempre! Spero di ricevere presto un'altra lettera.

Alla prossima,

Park Jinyoung."

Painting║MarkJinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora