Quando arrivarono alla camera di Dinah e Camila, Lauren poteva sentire le risate provenienti da dentro e i suo stomaco si ritorse nervoso.
"Quindi ora siete tutte... davvero buone amiche?" chiese Lauren a Ally quando si fermarono fuori dalla porta.
Ally annuì "Si, credo. Si è adattata molto bene, Lo. Dinah e lei sono piuttosto unite... nel senso, dopo te, è stata l'unica con la quale Camila si è sentita a sua agio quando è arrivata al CHERUB"
"Dopo me?" Lauren aggrottò la fronte.
"Be si..." la piccola ragazza alzò le spalle "Intendo che tu sei stata quella che l'ha aiutata ad uscira da là, sai? Sei la sua piccola eroina" scherzò Ally con un mezzo sorriso "Dinah era nell'elicottero che l'ha portata via dalla mansione così Mila si è fidata solo di le dopo che ha scoperto che eri stata presa"
"Oh... giusto" mormorò Lauren.
"Era preoccupata per te" continuò Ally "Ian la trovava quasi tutti i giorni nel suo ufficio chiedendogli se poteva visitarti in ospedale" la piccola ragazza sorrise con affetto "Quando Dinah, Normani e io tornavamo da una visita lei ci assaliva per chiederci come stavi e i progressi che avevi fatto"
Lauren respirò profondamente "Stava solo cercando di sentirsi bene. Si sente in colpa" affermò freddamente "Tutti si sentirebbero così"
"No, non penso sia solo quello" contraddì Ally "Le importava davvero. Mila è così... è tanto di buon cuore"
"Be" sbuffò Lauren "Buon per lei"
Guardando in alto, Ally aprì la porta della camre di Dinah e Camila, entrando e lasciando Lauren goffamente sulla porta.
Normani e Dinah erano sedute sul letto di Dinah, intente a vedere dei video sul computer e ridere istericamente e Ally le raggiunse per curiosità.
Dall'altra parte della stanza Camila era seduta silenziosa sul suo letto, ascoltando musica con le cuffie e leggendo un libro concentrata.
Facendo un profondo respiro, Lauren si schiarì la voce, attirando l'attenzione delle sue amiche. Dinah e Normani la guardarono, cercando di capire se la loro amica si fosse calmata dalla cena o no e Ally annuì loro in conferma che la situazione si era risolta.
Alla mancanza improvvisa di risate, Camila alzò lo sguardò dal libro, i suoi occhi caddero su Lauren ancora alla porta.
"Hey, Lo" Dinah salutò brevemente, guardando verso l'imbarazzata Camila, che aveva deviato lo sguardo da Lauren nel momento in cui la ragazza dagli occhi verdi la guardò.
"Uh, ciao" Lauren giocò con le sue mani nervosamente, camminando nella stanza "Io um..." sispirò "Volevo solo scusarmi con voi ragazze per essere uscita di testa a cena. Sono stata una stupida e non avrei dovuto prendermela con voi"
Togliendosi le cuffie dalle orecchie, Camila si alzò dal suo letto con il libro nelle mani, l'attenzione del gruppo ora su di lei "Io um..." arrossì, sentendosi imbarazzata per aver interrotto il momento "Vi lascio da sole per un po' ragazze" affermò "Sarò in biblioteca"
Quando Camila si incamminò per uscire dalla stanza Ally guardò Lauren incoraggiandola e la ragazza dagli occhi verdi sospirò in rassegna "Aspetta" mormorò, camminando verso Camila riluttante "Io uh... possiamo parlare per un secondo?"
Camila guardò Lauren con occhi spalancati, chiaramente esitante ma annuì comunque "Um... certo" disse dolcemente, senguendo fuori dalla stanza Lauren.
Le due erano silenziose mentre Lauren conduceva Camila per il corridoio e fuori dai dormitori. Camila non osò dire una parola, rubando nervose occhiate a Lauren ogni due per tre mentre continuavano a camminare in silenzio.
Alla fine raggiunsero la pista di atletica e Lauren sbuffò, incerta di come iniziare la conversazione. Cercando le gradinate si sedette, Camila la seguì e si sedette nel posto accanto al suo.
Sentendo il disagio di Lauren, Camila decise di parlare per prima, la sua voce esitante e appena udibile da Lauren.
"Sono contenta che tu stia bene" mormorò guardando Lauren con attenzione "Io um... non sono mai riuscita a ringraziarti. Per quello che hai fatto per me" Camila lasciò uscire un respiro nervoso "Mi hai salvato e io ti devo moltissimo per quello. E mi spiace un sacco per quello che è successo a te"
Lauren si tese al menzionamento della sua tortura, restando in silenzio e guardando verso la pista di atletica, vedendo alcuni agenti del CHERUB che stavano ancora allenandosi.
"Io non..." sospirò Camila "Mi sento come se fosse colpa mia" la sua voce esitò leggermente e a Lauren quasi le dispiaceva della colpa della ragazza "E solo... voglio che sappia che non prendo quello che hai fatto per me alla leggera. Ti devo tutto e io -"
"No" la interruppe Lauren fermamente, le sue mani aggrappate strette al posto "Stavo portando a termine i miei ordini. Non mi devi niente"
Camila scosse la testa "No, Lauren io -"
"Ascolta" sospirò Lauren "Ho capito che ti senti male o cosa, ma non voglio parlare di questo con te"
La faccia di Camila fece "Oh..." disse solo per far continuare Lauren.
"Ti ho portato qui perchè volevo scusarmi con te per come mi sono comportata in caffetteria" affermò la raggaza dagli occhi verdi, le sue scuse provate "Non hai più voce in capitolo che io e ho sbagliato a darti la tutta la colpa a te"
"Tutto a posto, capito" rispose Camila gentilmente e Lauren quasi ringhiò per quanto fottutamente carina era stata la ragazza. Gesù, poteva essere solo arrabbiata con Lauren e farla sentire un po' meno una persona orribile?
Camila alzò le spalle Ne hai passate tante, non ti biasimo -"
"Ecco come andrà, okay?" affermò Lauren ancora una volta, volendo solo finire quella conversazione e andarsene. Non voleva parlare di come la sua vita era diventata una merda con Camila. La ragazza non la conosceva neanche.
"Ti allenerò, e lavoreremo insieme per essere pronta ad affrontare il campo" disse "Intendo lunghe giornate e dovrai muovere il culo perchè non ho intenzione di sprecare il mio tempo con qualcuno che non si impegna completamente. Ho il mio recupero su cui lavorare; il tempo è importante per me"
"Io - si, okay. Definitivamente" annuì Camila fermamente "Mi impegnerò per questo, promesso"
"E non voglio essere tua amica" Lauren strinse gli occhi verso Camila "Io e te" fece un gestro tra loro due "Non saremo nient'altro che conoscenti"
Camila annuì debolmente, guardandosi le mani ma non forzandosi di litigare con l'affermazione di Lauren.
"Mi sta bene che sei amica delle mie amiche ora, ma questo non vuol dire che saremo tutte amiche-amiche" continuò Lauren "Stai alla larga da me e io starò alla larga da te, okay?"
Camila giocava con le sue mani, chiedendosi dove fosse finita la compassione che Lauren aveva trasmesso quel giorno alla mansione; persa durante il tempo tenuta in ostaggio. Non capiva perchè fosse così fredda; essere amica di Camila era così brutto? Camila represse la tentazione di chiederlo a Lauren, sapendo che non era il momento. Non poteva nemmeno capire cosa Lauren aveva passato, non era il momento per chedere il motivo della decisione della ragazza dagli occhi verdi. Quindi annuì tristemente, alzandosi dal posto delle gradinate.
"Okay" mormorò alla fine.
Lauren alzò lo sguardo, spingendo via il piccolo barlume di rammarico per la sua dura dichiarazione quando guardò l'espressione sconfitta di Camila.
"Voglio solo che tu sappia cosa significa" disse, incapace di fermarsi nel dare a Camila una lezione "Ti spingerò ai tuoi limiti, e sarebbe meglio per entrambe se fosse un iteragire solo professionale"
"Si, capito" Camila annuì, evitando lo sguardo di Lauren "Quando cominciamo?"
"Domani mattina"
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Undone (Traduzione ITA)
RomanceLauren Jauregui è un agente del CHERUB, un'organizzazione segreta di spie adolescenti in associazione alla CIA. Lei è la migliore agente della sua età che sia mai stata nell'organizzazione, e conosce tutto troppo bene. Così dopo essere tornata ferit...