Capitolo 14

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ATTENZIONE: elementi di tortura nell'ultimo flashback
***

Aveva imparato i metodi di tortura al CHERUB. Lauren ricordava chiaramente, seduta in classe di fianco ad Ally, ascoltando attentamente il loro superiore che parlava dell'argomento.

Si ricordava di averlo trovato molto affascinante, la quantità di tempo che serviva alle persone per una semplice confessione. I metodi quasi ingegnosi messi in pratica per spingere qualcuno oltre il proprio limite.

Le era stato insegnato come meglio comportarsi se fossero stati catturati. Lauren era stata stupida a fregarsene nelle ultime lezioni nel credere che non sarebbe mai stata in quelle situazioni.

Era tutto un gioco. Stavano giocando con lei. La spingevano oltre se stessa, distruggendo tutti i muri che si era costruita intorno finche non avrebbe ceduto.

Di tutto quello che le era stato insegnato, una lezione le rimase impressa nella mente.

Non lasciarli entrare nella tua testa.

Lasciali irrompere nella tua testa, e loro vincono. E mentre Lauren era seduta, accucciata in un angolo della fredda e buia stanza, stava imparando che la sua tortura era arrivata a un punto in cui non era altro che semplice dolore fisico.

Con la speranza di essere trovata ormai lontana, Lauren sperava solo che la sua fine fosse vicina.

Iniziò ad inoltrarsi nell'oscurità, incapace di rimanere sveglia ancora per molto.

Aveva momentaneamente raggiunto un po' di pace quando l'estremità di una frusta schioccò, la sua schiena si mosse al rumore. Il suo cuore perse un battito per la paura al suono e gli occhi di Lauren si spalancarono in preparazione al dolore.

***

"Lo?"

Gli occhi di Lauren si alzarono velocemente dalla sua colazione, incontrando gli sguardi preoccupati delle sue amiche.

"Scusate?" mormorò lei, scuotendo la testa e cercando di liberarsi la testa dai ricordi del sogno della nottata precedente.

"Ti ho chiesto se hai intenzione di andare alla presentazione di Zayn" ripeté Ally.

"Cazzo" sospirò Lauren, passandosi una mano tra i capelli "È stasera?"

"Yep"

"Ragazza, che c'hai?" Dinah aggrottò la fronte, scuotendo Lauren "È tipo la quinta volta che ti imbamboli oggi"

Lauren fece spallucce, guardando in alto per trovare Camila che la fissava con un'espressione mortificata e immediatamente riportò la sua attenzione su Dinah.

Erano passate tre settimane da quando lei e Camila avevano discusso, e le due continuavano solo ad allontanarsi. Dando a Camila il suo spazio, Lauren non aveva spinto la ragazza a mantenere la loro amicizia e si trovarono in una dinamica che rispecchiava molto le loro prime settimane insieme.

Fuori dall'allenamento e dal tempo con le ragazze, non parlavano. Lauren si chiedeva se faceva male a Camila tanto quanto stava facendo a male lei questa situazione.

Recentemente gli incubi erano stati più frequenti. Lauren era sicura fossero collegati con il litigio che aveva avuto con Camila. Da quando era sbottata non riusciva a toglierselo dalla testa. Ammettendo il senso di colpa che sentiva, aveva aperto una voragine, e Lauren poteva sentire se stessa perdere contatto con la realtà.

Le sue amiche avevano iniziato a notare la presenza vacante di Lauren, sempre che si perdeva nel mezzo della conversazione. Avevano tentato di capire la ragione dietro la recente mancanza di sonno di Lauren, ma la ragazza dagli occhi verdi era sempre veloce a chiudere il discorso. Stava facendo così tanti progressi a livello fisico che non poteva rischiare di essere limitata al suo allenamento dovuto alla salute mentale. Doveva solo adattarsi a sogni più frequenti e sarebbe stata presto pronta.

"Solo stanca" mormorò Lauren in risposta "Non ho dormito bene"

"Buongiorno ragazze!"

Lauren quasi si lamentò all'accento irlandese quando Niall prese posto al fianco di Camila, dando un bacio sulla guancia alla ragazza mora.

Il resto del gruppo salutò velocemente Niall prima di tornare alla loro conversazione.

"Non hai dormito bene, huh?" Dinah sogghignò "In piedi tardi con Celine?" mosse le sopracciglia e Lauren roteo gli occhi.

"No" disse Lauren, sbirciando Niall con Camila con la coda dell'occhio. Il suo stomaco si contorse quando lui iniziò a baciare il collo di Camila. La ragazza sorrideva e rabbrividiva al contatto

"Sta studiando o... qualcosa" mormorò Lauren distrattamente.

"Sai, probabilmente dovresti sapere cosa sta facendo la tua ragazza" scherzò Normani.

"Non è la mia ragazza" cantilenò Lauren, facendo un sospiro esausto e distolse lo sguardo da Camila e Niall.

"Si, come va comunque?" disse Dinah "Ve la state prendendo con calma"

Lauren cambiò posizione "Non so" disse brevemente, alzandosi dalla sedia e guardò verso Camila "Pronta ad andare?" chiese.

L'attenzione di Camila si spostò su Lauren e annuì dolcemente, spostandosi Niall da dosso.

"Certo" concordò, salutando Niall e le ragazze con un piccolo sorriso "Ci vediamo dopo ragazzi?"

"Ci puoi scommettere!" rispose Niall, facendo l'occhiolino a Camila.

Non avendo bisogno di vedere altro, Lauren si girò e andò verso l'uscita della caffetteria con Camila che la seguiva.

La giovane ragazza infine la raggiunse, mettendosi al fianco di Lauren e rimase in silenzio. Guardava Lauren curiosamente, notando come si era persa ancora una volta. Passando ogni giorno con Lauren voleva dire notare lo stato della ragazza che si deteriorava, e Camila avrebbe mentito se avesse detto che non era preoccupata.

"Lauren?"

"Hmm?"

Camila esitò quando due occhi verdi indecifrabili incontrarono i suoi, facendole fare marcia indietro.

"...non ti preoccupare" mormorò.

Gli occhi di Lauren si socchiusero leggermente, guardando Camila con curiosità per un secondo prima di rinunciare e guardare avanti ancora.

Quando arrivarono al dojo si concentrarono sulla solita routine. Camila stava facendo grandi progressi e Lauren era sorpresa di quanto veloce fosse ad apprendere le tecniche di combattimento.

Le loro sessioni erano diventate estremamente estenuanti ultimamente, e quando finirono una serie di colpi con il manichino da combattimento individualmente, Lauren poteva sentire la fatica che la assaliva.

Si sedette sul pavimento del dojo goffamente, stringendo i denti mentre fissava le sue mani tremanti, cercando di concentrare la sua vista ofuscata su di esse. Il suo petto si muoveva velocemente, la testa girava e pulsava.

"Lauren?" chiamò Camila, la preoccupazione tagliava il suo tono mentre guardava la ragazza.

Lauren rimase in silenzio, stendendo le dita e trattenendo il dolore, i muscoli contratti protestavano all'azione.

Camila attraversò il tappeto, abbassandosi di fronte a Lauren "Hey"

Vedendo le mani tremanti di Lauren, Camila le strinse nelle sue, forzando Lauren a guardarla negli occhi.

"Respira, okay?" mormorò Camila, il suo pollice massaggiava il retro delle mani di Camila per calmarla.

Lauren deglutì, tentando di calmare il respiro. Si concentrò sul volto preoccupato di Camila, la sua vista voleva schiarirsi e si lasciò tranquillizzare dal contatto della ragazza.

"Tieni" disse Camila, brevemente lasciando la mano di Lauren per prendere un drink energetico dalla sua borsa "Bevi" ordinò, porgendole la bottiglia.

Lauren la accettò, aprì la bottiglia e mandò giù il liquidi zuccherato.

Le mani di Camila rimasero sulle cosce di Lauren in modo da rassicurarla mentre aspettava che la ragazza dagli occhi verdi si riprendesse.

Alla fine Lauren si sentì calmarsi, il respiro si fece regolare e il tremare delle mani si fermò. Fissava il pavimento timidamente, imbarazzata per aver fatto una scena davanti a Camila.

"Meglio?" domandò Camila inclinando la testa per guardare meglio Lauren.

Lauren annuì debolmente "Sto... sto bene" rispose lei, scossa, appoggiando giù la bottiglietta al suo fianco.

Camila guardava Lauren, rimanendo ferma mentre decideva se dar voce alle sue preoccupazioni.

"Dillo" sospirò Lauren, passandosi una mano tra i capelli stancamente.

"Cosa?"

"Qualsiasi domanda tu stia pensando ora"

Camila si fermò, guardando in basso verso le sue mani e le tolse dalle gambe di Lauren.

"Sono gli incubi, non è vero?" Camila chiese con attenzione.

Lauren alzò le spalle.

"Stanno peggiorando?" spinse Camila "Pensavo stessi andando meglio"

"Stavo" sospirò Lauren, scuotendo la testa "Sono solo... stressata. Presumo"

"Hai bisogno di dormire"

Lauren ridacchiò "Oh, davvero?"

Camila la guardò seriamente e Lauren roteò gli occhi.

"Okay- si. Lo so" la ragazza dagli occhi verdi mormorò "Non riesco però. Letteralmente, non riesco a dormire senza svegliarmi da un cazzo di incubo dopo due ore"

"Hai parlato con qualcuno?"

"...no?" rispose Lauren.

"Lauren" sbuffò Camila "Hai bisogno di parlarne con qualcuno"

"Scusa, mamma" mormorò Lauren.

"Sono seria. Non puoi andare avanti così, non starai mai meglio" Camila scosse la testa, il nervoso per Lauren traspariva appena "Dio, perché devi essere sempre così ostinata su tutto?"

"Non posso andare da nessuno" insistette Lauren "Mi manderebbero in terapia e non sarò mai pronta in tempo"

"In tempo per cosa?"

"Sai cosa. La missione Bryant"

" Davvero, Lauren?" Camila la guardò con incredulità "Non puoi mettere una data di scadenza la tuo ricovero. Se non sarai pronta in tempo, non ci dovresti andare"

"Sarò pronta" disse Lauren tagliente "Se vado in terapia insisteranno che gli incubi sono più di quelli che dovrebbero e inizieranno a diagnosticarmi qualche fottuto problema"

"Lauren sono lì per aiutarti"

"Ho passato brutti momenti. Gli incubi sono qualcosa da aspettarsi" rispose Lauren "Non ho bisogno di andare in terapia per quello"

"Ne hai bisogno quando sei sul punto di svenire in allenamento perché non riseci a dormire la notte"

"Sono già andata quando sono tornata. Conosco come funziona. Non ho bisogno di tornarci"

"Lauren..." Camila fissò Lauren con evidente preoccupazione sui lineamenti.

Lauren si ammorbidì all'espressione preoccupata di Camila "Ascolta, sto bene, okay?" disse "Prenderò delle pillole per dormire o farò qualcosa"

"Non ti fa bene, Lo"

"Starò bene" la rassicurò Lauren, sorridendo insicura "E poi perché ti preoccupi tanto? Sono sicura che Niall avrà qualcosa di irlandese a cui farti pensare"

Camila si fermò alla menzione del ragazzo, notando che era la prima volta che una delle due aveva tirato fuori l'argomento dalla loro sfuriata tre settimane fa. Veramente questa era la loro prima vera conversazione da allora.

"Posso essere preoccupata per te, Lauren" disse infine.

"Pensavo ci fosse posto solo per l'odio in questi giorni" Lauren scherzò per metà, sorridendo imbarazzata e giocando con le sue mani.

""Non ti odio"

"Sei sicura?" chiese Lauren "Capirei se lo fossi"

Camila sorrise con rammarico "Si, sono sicura" mormorò roteando gli occhi "È complicato. E lo sai. Non posso... non posso riavvolgere il nastro e tornare ad essere amiche come prima"

"Lo so" annuì Lauren "Lo capisco"

"Mi importa ancora... solo perché non ti ho parlato... non significa che non mi importi più" disse Camila "Voglio che tu stia bene, Lauren"

"Lo sono" Lauren sorrise "Starò bene. Ho solo bisogno di dormire un po'"

"Se continua così... puoi per piacere palarne con qualcuno?"

Lauren non era sicura "Si, certo. Magari"

Camila diede un'occhiata a Lauren, non contenta con la sua risposta ma sapeva di non dover continuare a spingere sull'argomento. Era più che consapevole di quanto potesse essere ostinata Lauren.

"E te?" chiese Lauren infine, incontrando gli occhi di Camila "Stai... bene?"

"Si" Camila sorrise " Sto bene"

Lauren annuì "Bene... buono" si passò una mano tra i capelli "È... tu e Niall siete..." si morse il labbro inferiore, sospirando "Ti rende felice?"

Camila guardò Lauren, cercando di trovare qualche traccia di malizia nelle sue parole, ma ne rimase allo scuro.

Annuì poi alla fine "Si" disse "Voglio dire... è una cosa nuova. Ma è carino" Camila ridacchiò "È tipo, troppo appiccicoso. È divertente"

Lauren sorrise, ignorando il leggero scombussolamento del suo stomaco "Sono contenta per te" replicò genuinamente "Ti meriti qualcuno come lui"

Camila sorrise tristemente "Grazie"

"Allora..." Lauren ridacchiò "Dovremmo tornare ad allenarci"

"Si... no" sbuffò Camila "Abbiamo finito con gli allenamenti per oggi"

"Camila abbiamo appena iniziato-"

"Um, non eri qua quando sei quasi collassata dopo una seria?" Camila guardò Lauren come se fosse impazzita "Te non fai più allenamento oggi"

"Bene. Allora ti alleno soltanto"

"Si, non continuo neanche io. Se tu ti prendi il giorno libero, allora anche io"

Le labbra di Lauren si curvarono in un sorriso "Ricordi quando ero io in carica di tutto questo progetto?"

"Non molto, no" Camila fece un sorriso a trentadue denti.

"Allora cosa dovremmo fare?"

"Be, sono indietro con i compiti" Camila alzò le spalle "Potrei mettermi alla pari"

"E devo farli anche io?"

Camila annuì "Non mi fido di te che stai lontana dal dojo. Quindi yep, oggi studiamo insieme"

Lauren sospirò in sconfitta "Va bene. Penso di poterlo fare per oggi" scherzò. Onestamente, era solo felice che Camila fosse di nuovo normale. Ne faceva la scorta finche poteva. Conoscendola, Lauren si sentiva che avrebbe mandato tutto all'aria e avrebbe detto qualcosa di stupido alla fine. A quanto pare succedeva spesso quando riguardava Camila.

Le due tornarono al dormitorio di Laure per studiare, Camila si sistemò per terra con il suo portatile e Lauren si mise sul letto.

"Non riuscirò mai a capire il problema di questa roba qua" mormorò Camila, la fronte corrugata mentre navigava sul programma di hackeraggio sullo schermo.

"Si, ce la farai" disse Lauren, gli occhi concentrati sul quaderno davanti a lei "Credimi, una volta che capisci il problema, è facile"

Camila sbuffò "Be, una volta che trovi il problema di qualsiasi cosa, è facile" lasciò uscire un lamento quando fallì nel completare l'esercizio ancora "Oh mio dio, è impossibile"

Lauren ridacchiò, sorridendo di gusto alla ragazza "Mi offrirei per aiutarti, ma sono così stanca ora che dubito di riuscire a risolverlo"

"Tranquilla" Camila indicò lo schermo "batterò questa cosa anche se dovesse uccidermi"

"Per piacere, non lasciarlo ucciderti" canticchiò Lauren, ridendo con se stessa. Fece un sospiro, stiracchiandosi, e si sdraiò sulla pancia fissando il quaderno "Il russo ha ancora meno senso quando ti senti che potresti addormentarti" sbiascicò, socchiudendo gli occhi agli appunti stranieri sulla pagina.

"Ugh, non dirmelo" Camila si lamentò "Sai, è così ingiusto che debba imparare un'altra lingua. Sono già fluente in spagnolo, non basta?"

Lauren scrollò le spalle "Tutti devono farlo"

"Si, ma tutti quanti hanno iniziato quando erano bambini" sbuffò Camila "Si dice che è molto più difficile apprendere una lingua una volta usciti da quella bella età"

Lauren arricciò il naso "Si, hai ragione" sbadigliò, spostando il quaderno e mettendo al suo posto il cuscino su cui appoggiò la testa.

Le due rimasero in silenzio mentre Camila si concentrava sul programma. Circa trenta minuti dopo si lasciò scappare un emozionato 'whoo', finalmente fu accolta dalla schermata verde che indicava il superamento del test.

"Ce l'ho fatta" esclamò, alzando i pugni in aria in segno di vittoria e si sedette per guardare Lauren, orgogliosamente. Camila si fermò quando trovò Lauren addormentata sul letto. Sorrise dolcemente all'immagine, notando il calmo alzarsi e scendere del petto di Lauren e lo prese come un buono, segno che non stava avendo incubi.

Camila si morse il labbro inferiore, decidendo se lasciala Lauren o rimanere lì. Aveva visto com'era Lauren dopo un incubo, lasciare la ragazza da sola a riprendersi non le andava a genio. Specialmente se gli incubi erano peggiorati ultimamente. Non poteva lasciare Lauren da sola, e non avrebbe svegliato la ragazza quando finalmente riusciva a dormire.

Facendo la sua decisione, Camila si rimise al computer, mettendosi al lavoro sul prossimo test.

***

Camila si svegliò al suono di un leggero bussare, gli occhi della giovane ragazza si aprirono di scatto e si guardò intorno intontita. Si accigliò quando si rese conto che era ancora sul pavimento della stanza di Lauren. Sedendosi si stiracchiò la schiena, sbirciando Lauren e trovando la ragazza dagli occhi verdi ancora addormentata nel letto.

Camila fece uno sbadiglio, incerta di quando si fosse addormentata e si chiese da quanto fossero segregate nel dormitorio di Lauren. Aveva passato un po' di tempo davanti al suo laptop mentre Lauren dormiva, quindi era sicuramente pomeriggio.

Quando altri colpi risuonarono sulla porta Camila si alzò, avviandosi verso di essa e la aprì tranquillamente, un'espressione di sorpresa le attraversò il volto quando si trovò davanti Celine che aspettava fuori. In confronto comunque, Celine sembrava molto più sorpresa di quanto lo fosse Camila.

"Oh, hey Celine" sorrise dolcemente Camila all'altra ragazza, ancora insonnolita dal pisolino.

"Um... ciao Camila" Celine aggrottò la fronte in confusione "C'è Lauren?"

Camila sbirciò Lauren brevemente prima di annuire "Yep. Si è tipo addormentata poco fa, però" disse, aprendo la porta per far entrare Celine.

Celine guardò il copro dormiente di Lauren, i suoi occhi poi s spostarono a cercare Camila. Un'espressione indecifrabile sfiorava i suoi lineamenti quando notò il look scompigliato di Camila.

"Certo..." mormorò Celine "Ora dormire fa parte del vostro allenamento?" scherzò, il tono un po' scazzato.

Camila si chiese se si stesse immaginando l'irritazione nella voce di Celine "Oh- no. Lauren si è solo addormentata" rispose imbarazzata "Stavamo studiando"

"Sta bene?" chiese Celine mantenendo la sua voce bassa pe non svegliare la ragazza.

"Si, sta bene. È solo stanca, penso" annuì Camila, insicura di quanto Lauren avesse raccontato a Celine degli incubi.

"Okay" Celine sospirò, voltandosi verso Camila "Um... non voglio fare la stronza, ma io e Lauren avevamo organizzato di uscire prima della presentazione di Zayn di stasera" la informò "Quindi... pensi abbiate finito di studiare?"

Camila corrugò la fronte alla frustrazione appena nascosta di Celine. Perché si sentiva colpevole ora? Non aveva fatto niente.

"Um, si. Abbiamo finito" annuì Camila "Va bene" sorrise con imbarazzo, muovendosi per raccogliere le sue cose. Diede un'occhiata di sfuggita a Lauren prima di voltarsi verso Celine "Presumo che ci vedremo da Zayn allora"

Celine annuì, facendo un sorriso a labbra strette "A dopo"

Non volendo stare ancora intorno alla ragazza chiaramente infastidita, Camila si incamminò fuori dalla stanza, desiderosa di scappare.

***

Lauren sorrise dolcemente quando una mano le sfiorò la guancia delicatamente, facendosi cullare dal contatto mentre usciva dal suo stato comatoso.

Si stiracchiò, gli occhi rimasero chiusi e fece un sospiro sollevato, sentendosi completamente riposata per la prima volta in settimane.

"Camz..." iniziò, aprendo gli occhi piano e immediatamente li spalancò in sorpresa quando trovò Celine seduta sul bordo del letto al posto di Camila. Lei arrossì alla scoperta del soprannome. "Celine?"

Celine guardò Lauren con un'espressione indescrivibile, sorridendo alla fine "Hai detto di venire dopo la lezione"

Lauren guardò intorno alla stanza in confusione, sedendosi lentamente sul letto e in cerca di qualche segno di Camila. Quanto aveva dormito?

"Che ore sono?" chiese, sbadigliando.

"Le quattro" disse Celine, guardando Lauren "Camila se n'è andata" dichiarò, sapendo cosa la ragazza stava cercando.

"Oh" annuì Lauren "Bene"

"Lauren..." Celine sospirò esasperata "Cosa stavate facendo voi due qui?"

Lauren arricciò le sopracciglia, ridacchiando imbarazzata "Scusami?"

"Mi dici che ti alleni e poi quando vengo per vederti Camila risponde alla porta come se fosse appena uscita dal letto e tu dormivi"

"E?" Lauren inarcò un sopracciglio "Stavamo studiando, mi sono addormentata. Non posso farlo?"

"Perché Camila sarebbe dovuta rimanere dopo che ti eri addormentata?" Celine spinse, infastidita "Non vi siete parlate per settimane. È abbastanza strano che improvvisamente vi incontrate nel tuo dormitorio da sole"

"Perché sei così paranoica?" mormorò Lauren con il nervoso che le saliva.

"Perché, mi avevi detto che stava succedendo niente tra te e Camila"

"Ed è la verità. Non succede nulla"

"Nessuna coppia di 'amiche' fa così caldo e freddo" sbuffò Celine "Non mi hai mai spiegato perchè vi siete ignorate a vicenda. E da quello che ho sentito da altre persone, eravate inseparabili prima che tornassi a casa"

Lauren sbuffò "Allora cosa, credi ai pettegolezzi del campus ora?"

"Penso solo che mi debba una spiegazione"

"Oh mio dio" si lamentò Lauren "Stavo dormendo, perché è così difficile da capire?"

"Perché passi ogni giorno con Camila e mi piacerebbe sapere che succede!" esclamò Celine "Voglio dire, è già tanto che hai provato a dare una chance a noi due ultimamente. Metà del tempo è come se non fossi neanche qui. Quindi scusa se sono un po' insicura dei tuoi sentimenti per me"

Lauren sospirò "Non sei tu, okay?" mormorò "Sto passando uno strano periodo ultimamente"

"Per cosa?" continuò Celine "Basta dirmelo"

"Solo sogni, okay? Incubi" Lauren alzò le spalle "Sono aumentati nell'ultimo periodo e ho dei problemi a dormire a causa loro" si passò una mano tra i capelli "Camila era qui oggi perché sono quasi collassata agli allenamenti. Mi stava dando un'occhiata. Non stava 'succedendo' niente tra noi, okay?"

Celine diede un'occhiata a Lauren, un di colpevolezza le attraversò il volto "...oh"

"Si" Lauren roteò gli occhi "Oh"

"Lauren..." iniziò lei "Mi dispiace... non lo sapevo"

"Tranquilla" Lauren scosse la testa "Non ti preoccupare. Ho capito"

"Perché non me l'hai detto?"

"Perché posso pensarci per conto mio"

"Ma non devi pensarci per conto tuo"

"Ma preferisco così" ribatté Lauren "Ascolta, mi dispiace di non avertelo detto" sospirò "La prossima volta te lo dirò. Possiamo lasciare perdere ora? Fidati" sbuffò Lauren "Ho già avuto questa conversazione su quello che dovrei fare oggi"

Celine guardava Lauren, in conflitto, prima di lasciarsi andare in un sospiro di sconfitta "Okay"

Lauren sorrise "Grazie"

"Devi iniziare a parlarmi Lauren. Non andiamo da nessuna parte se no puoi confidarti con me" disse Celine.

"Si, si. Lo so" annuì Lauren "Lo farò. Farò qualche sforzo, okay?"

Lauren si avvicinò, premendo un dolce bacio sulle labbra di Celine per rassicurarla "Scusami" mormorò tenendo la fronte contro quella della ragazza.

***

Dopo aver partecipato alla presentazione di arti marziali di Zayn, Lauren e Celine fecero ritorno al dormitorio di Lauren.

Lauren si assicurò di stare al fianco di Celine per la maggior parte della serata, sperando di rallegrare un po' la ragazza e di non farla dubitare dei suoi sentimenti. Camila era all'evento con Niall e aveva salutato velocemente Lauren prima di lasciarla con Celine. Aveva subito notato l'imbarazzo tra Camila e Celine e si fece una nota mentale di ricordarsi di ringraziare Camila per aver tenuto le distanze durante la serata. Chiaramente aveva colto l riservatezza di Celine di quel pomeriggio.

Quando raggiunsero la stanza di Lauren, lei aprì la porta, voltandosi per salutare Celine quando si ritrovò accolta in un bacio. Le sopracciglia le si arricciarono all'improvviso gesto, ricambiando e baciandola.

Lauren ridacchiò nel bacio quando Celine fece un passo avanti, guidando Lauren all'interno della stanza e tirò un calcio alla porta che si chiuse dietro di lei.

"Che stai facendo?" mormorò lei contro le labbra di Celine.

Niente" sorrise Celine, continuando ad avanzare finche le gambe di Lauren colpirono il bordo del letto.

Gli occhi di Lauren si aprirono sorpresi quando si trovò spinta sul letto, Celine a cavalcioni su di lei.

"Um, questo non sembra niente" disse Lauren, Celine iniziò a tracciare una linea di baci lungo il suo collo.

"Certo che si" scherzò Celine. Le sue mani scesero, alzando la maglia di Lauren solo per la avere la ragazza dagli occhi verdi che la fermò, afferrandole i polsi gentilmente.

"Cosa- um... cosa è successo all'andarci piano?" Lauren aggrottò la fronte.

Celine abbassò lo sguardo su Lauren "Seriamente non vuoi questo ora?" chiese leggermente innervosita "Sto cercando di farti sentire meglio. Non è che non l'abbiamo mai fatto prima.

Lauren fece roteare gli occhi "Non è per quello. Non... non sono pronta ora,okay? Hai detto che potevamo andare piano"

Celine si fermò, facendo un sospiro sconfortato.

"Si, hai ragione" disse lei, spostandosi da Lauren "L'ho detto"

"Mi dispiace"

"Va bene" Celine sorrise malvolentieri "Io solo..." sbuffò "Non so come aiutarti"

Lauren sorrise compiaciuta "E pensavi che un po' di sesso fosse la risposta?"

"Non lo so..." Celine fece spallucce "Forse"

"Be" sospirò Lauren "10 punti per averci provato"

Celine guardò Lauren in modo inquisitorio "Posso stare qui stanotte, però?"

"Umm..." Lauren esitò "Io- um. Si certo" annuì infine.

"Voglio dire...se hai un incubo, magari avere qualcuno qui aiuta?" suggerì Celine.

Lauren ci pensò, dubitando fortemente quella logica ma si sforzò di provarci, incapace di rifiutare Celine per la seconda volta di seguito.

"Magari" mormorò "Vale la pena provare"

Celine sorrise grata, annuendo con la testa.

Le due rimasero sveglie a parlare ancora per un po' prima che il sonno accolse Celine, mentre Lauren rimase sveglia. Alla fine, dopo due ore passate a fissare il soffitto, finalmente Lauren riuscì ad addormentarsi, aspettando però con ansia il primo incubo.

***

Il buio che aveva circondato Lauren per quelli che sembravano giorni fu spezzato da una luce accecante che illuminava la stanza, causando un movimento brusco alla ragazza.

Faticava a vedere, una mano proteggeva i suoi occhi dalla luce mentre identificava due ombre che velocemente si avvicinavano a lei. Lauren lasciò fuoriuscire un lamento quando delle mani pesanti la fecero alzare dal pavimento, trovandosi strattonata su un tavolo e incatenata, ancora una volta. Strinse i denti quando le strette catene strofinavano contro ferite che c'erano già.

Lauren alzò il collo per vedere verso l'entrata della stanza dove la risata beffarda di Dominic risuonava. I suoi occhi iniettati di sangue si spalancarono quando notò il tubo che stava trascinando al suo finaco.

"Non pensavi che ci fossi scordati di te, vero?" prese in giro lui, fermandosi al suo fianco, i suoi occhi freddi scrutinavano la ragazza.

"Per quanto mi piacciano le nostre chiacchiere" disse Dominic "Penso sia arrivato il momento di avere delle risposte. Non pensi?"

Lauren riconobbe appena le sue parole, troppo concentrata a prepararsi a quello che sarebbe venuto dopo. Si concentrò sul suo respiro, sentendosi già presa dal panico.

Al cenno di Dominic, Lauren si trovò uno straccio premuto stretto contro il volto. Le sue mani lottavano contro le cinghie disperatamente, tentativi che sembravano inutili.

Iniziò con lo shock dell'acqua fredda, che incontrava il suo volto a un lento ritmo e aumentava il panico per quello che stava per succedere.

E poi la piena arrivò. Lauren cercò di respirare attraverso lo straccio, sputando e si dimenava nelle catene in angoscia. Sentì una seconda persona tenerla ferma molto saldamente.

Pensò che di aver sopportato le peggiori torture. Aveva torto. Le frustrate, i coltelli, i colpi, la guerra psicologica... avrebbe scelto qualsiasi cosa, tranne l'attuale disperata lotta per laria. Lauren a quel punto desiderava che la lasciassero affogare.

L'acqua iniziava a farsi strada giù per la sua gola e Lauren tossiva. Il suo corpo era inerme e tremava, la lotta contro le catene ormai dimenticata mentre cercava disperatamente di lottare per l'ossigeno. Tossì e sputò, trovandosi addosso ancora più acqua di quella che già c'era.

Stava affogando.

***

Lauren si svegliò di soprassalto, cercando disperatamente di respirare e trovandolo impossibile, coperta di sudore e il suo cuore che martellava rumorosamente nel suo petto.

"Lauren?" chiese Celine preoccupata, sedendosi e posando una mano sulla spalla di Lauren.

Lauren si appesantì, scuotendo la testa e tirando via la mano di Celine da lei. Le sue mani restarono sulle ginocchia quando si mosse per sedersi sul bordo del letto, cercando di respirare.

Celine si alzò dal letto, apparendo di fronte a Lauren e si accovacciò sul pavimento "Lauren che succede?" chiese, gli occhi spalancati.

"Non riesco-" il petto di Lauren si muoveva velocemente, il suo respiro altrettanto veloce "Non- non respiro- non riesco-" deglutì, scuotendo la testa e spinse indietro Celine in un tentativo di abbraccio da parte della ragazza "No- io-"

"Lauren dimmi che sta succedendo-"

"Fuori" respirò Lauren "Ho bisogno-"

Senza altre parole Lauren saltò su dal letto, lasciando velocemente la sua stanza e si diresse verso il corridoio.

Non riusciva a vedere, tentando di tenersi in piedi mentre si faceva strada verso l'uscita. Irrompendo fuori dalla porta dell'edificio Lauren ansimò per aria fresca. Con la sensazione di affogamento che era quasi sparita, Lauren si concentrò sul controllo del respiro, lasciando andare la sensazione di panico.

Quando finalmente riuscì a ricomporsi, Lauren guardò il campus, asciugandosi furiosamente le lacrime che le riempivano gli occhi e iniziò a camminare, dove, non ne aveva idea.

Fuori. Aveva bisogno di uscire.

***


Ehilà gente!

BOOM I'M BACK BITCHES!!!

Undone (Traduzione ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora