Capitolo 7

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Lauren si svegliò la mattina seguente con Camila abbracciata a lei, il braccio della giovane ragazza avvolto pigramente su di lei e il suo respiro solleticava il retro del collo della ragazza dagli occhi verdi mentre dormiva beatamente. Il resto della notte era stata senza incubi e per una volta Lauren si sentiva davvero riposata.

Fece un piccolo sbadiglio, girandosi per vedere Camila. Il ricordo della loro conversazione la sera prima le balenò nella mente e il suo stomaco si ritorse nervosamente. Merda. Non haveva la minima intenzionedi parlare con lei del suo passato. E se si aspettava che Lauren le raccontasse altro ora? Certo, era riuscita ad affrontarlo bene la sera precedente, ma erano entrambe stanche e le parole uscivano facilmente a quell'ora. Sarebbe stato imbarazante ora? L'idea che qualcuno conoscesse i dettagli della sua tortura metteva Lauren a disagio. Lei non voleva che ora Camila la trattasse come se fosse fragile o qualcosa del genere.

"Camila?" mormorò, scuotendola leggermente "Camila, è ora di alzarsi"

Camila si spostò, grugnando in risposta e avvicinandosi a Lauren "Non voglio" borbottò intontita, le sue mani tiravano leggermente la maglia di Lauren mentre si accoccolova a lei inconsciamente.

Prima che Lauren potesse rispondere la sua porta si aprì di colpo rumorosamente.

"CHANCHO!" urlò Dinah, entrambe Camila e Lauren si allontanarono una dall'altra, occhi spalancati rivolti alle sue amiche in sorpresa.

"Porca puttana, DINAH!" esclamò Lauren, premendosi una mano sul petto cercando di calmarsi dallo spavento "Che cazzo c'hai che non va?!"

Camila fissò Dinah, sfregandosi gli occhi prima di ricadere sul letto e tirandosi su le coperte sopra la testa.

"Ti odio" soffocò la frase tra le coperte, Lauren annuì in accordo.

"Wow, rude" disse Dinah "Sono venuta qui per essere sicura che non fossi sai, morta o qualcosa, e questo è il ringraziamento? Che coraggio"

"Perchè sarei dovuta morire?" borbottò Camila, scuotendo la testa incredula rifugiandosi sempre di più nel cuscino.

Dinah sbuffò "Uh, perchè non eri in stanza quando sono tornata a casa ieri sera e non eri lì ancora questa mattina?" fece una pausa, un subdolo sorriso si formò sulle labbra quando finalmente registrò che le due erano nel letto insieme "Diamine, Lo. E io che pensavo che avessi perso il ritmo"

Lauren aggrottò la fronte "Il ritmo?"

"Be è da un po' che..." Dinah alzò il sopracciglio in allusione "Sai..."

"Ohmiodio" Lauren si lamentò, buttandosi indietro sul letto coprendosi la faccia rossa con un cudcino "Seriamente Dinah?"

Camila si sedette, i suoi occhi stanchi si concentrarono su Dinah "Stavamo guardando un film e mi sono addormentata"

Dinah fece spallucce "Certo certo, se è così che volete chiamarlo allora sto al gioco" prese in giro.

"Siamo completamente tutte vestite!" esclamò Lauren nel cuscino.

"Hey! Sto solo dicendo che se sta succedendo qualcosa qui io approvo" l'intruso ridacchiò, divertendosi a infastidire le sue amiche.

Laure si sedette, puntando alla porta "Vattene"

La bocca di Dinah si aprì drammaticamente "Mi stai cacciando fuori?!

"Si. Esci"

"Perchè Camila ha il permesso di restare?"

Lauren guardò verso Camila che si era ributtata tra le coperte, cercando disperatamente di dormire ancora un po' ignorando Dinah.

Voltandosi di nuovo verso Dinah le mandò un'occhiata di avvertimento "Fuori" le ordinò di nuovo "Camila e io abbiamo allenamento comunque"

"Di sabato?" sbuffò Dinah.

"Vuoi unirti a noi?"

L'altra ragazza girò gli occhi al cielo "Ugh, va bene. Me ne vado"

"Grazie per aver controllato, DJ" Camila mormorò nel cuscino.

"Si, si. Vieni solo a cercarmi più tardi quando avrete voglia di godervi la vita" rispose, voltandosi e lasciando la stanza con un saluto finale.

Quando la porta si chiuse Lauren guardò verso Camila, la ragazza però aveva il broncio.

Lauren si accigliò "Cosa?"

"Ci alleniamo davvero oggi?"

"Si. Certo"

"Ugh" sbuffò Camila sconsolata, la testa ricadde sul cuscino "Ma è sabato!"

"Praticamente abbiamo fatto un giorno di riposo ieri. Puoi affrontare una seduta mattutina"

"Be ovvio, posso affrontare una seduta mattutina. Ma la vera domanda è, devo proprio?"

"Se ti alzi e ti alleni oggi, puoi riposarti domani" barattò Lauren "Non ti forzerò nemmeno a fare una corsa"

"Allettante" riflettè Camila, sedendosi di nuovo ma incrociò le gambe "Se finiamo a pranzo abbiamo un accordo"

"Bene" permise Lauren "Puoi andartene alle 12"

"E tu?"

La fronte della ragazza dagli occhi verdi si corrugò in confusione "Io?"

"Devi finire anche te alle 12"

"No"

"Si lo farai. È parte dei termini di questo accordo" annuì Camila, sorridendo dolcemente a Lauren "Dopo pranzo, niente allenamento fino a lunedì. Per nessuna delle due"

Lauren scosse la testa "Questo è stupido. Perchè non posso allenarmi?"

Camila roteò gli occhi "Perchè hai bisogno di divertirti ed è per questo che ci sono i weekend"

Lauren fissò la piccola ragazza, lasciando un sospiro di arresa alla fine "Okay, bene" cedette "Niente allenamento fino a lunedì"

"Aspetta seriamente?" sorrise Camila.

"Si. Va bene"

Camila battè le mani eccitata "Si! Okay fantastico, allora andiamo ad allenarci, Jauregui!" saltò giù dal letto "Ci vediamo al dojo!"

Mentre la ragazza saltellava fuori dalla porta Lauren ridacchiò, scuotendo la testa e si andò a preparare.

***
"Ti odio" gemette Camila quando collassò sul tappeto del dojo "Ti odio davvero"

Lauren ridacchiò, in piedi di fianco a Camila e rise ai tentativi della ragazza di riprendere fiato "Come va?"

"Mi stai facendo fare le ripetute, con niente tranne che per un toast nello stomaco, di sabato mattina" Camila guardò Lauren "Come pensi che stia?"

"Io mi sento bene" Lauren alzò le spalle.

"Questo perchè tu sei strana e hai un motivo per spingerti a fare queste cose" sbuffò la giovane ragazza "E penso che la gioia di infliggere questo dolore a me aggiunga benzina al fuoco"

"Sto solo facendo il mio lavoro"

"Non devi divertirti così tanto"

"Be allora niente divertimento" sogghignò Lauren "E poi non eri tu che stamattina mi hai detto che mi dovevo divertire di più?"

"Ho detto che ti odio?"

"Penso di si"

"Be, ti odio. Giusto se avessi bisogno di ricordartelo"

Lauren rise, allontanandosi da Camila per sedersi di fianco alla sua borsa, prendendo la bottiglia dell'acqua e ne bevve un sorso. Le due rimasero in silenzio mentre si riprendevano dall'estenuante esercizio e la mente di Lauren ritornò alla sera precedente. Camila non aveva menzionato la loro conversazione, e si era comportata intorno a Lauren uguale alle altre mattine. Le cose andavano bene, in maniera sorprendente. Si aspettava che fosse almeno un po' imbarazzante, ma dopo tutto era tutto normale.

"Okay" Camila sbuffò alla fine "Ho preso una decisione"

Lauren alzò un sopracciglio, divertita dalla drammaticità di Camila "Una decisone?"

"Si" annuì Camila "Ho deciso che se abbandoniamo le ripetute e facciamo qualcos'altro, potrei dimenticarmi del mio nuovo odio per te"

"Hm, interessante decisione" ridacchiò Lauren "E cosa succede se continuiamo a fare le ripetute?"

"Be allora il mio odio crescerà e ho paura che questa bellissima amicizia potrebbe finire molto presto"

"Cavolo" scherzò Lauren "Mi mancherebbe troppo uscire con una scema" commentò sarcasticamente.

"Hey! Tu ami quella parte di me. Non negarlo, Lo. La mia stupidaggine è tutta parte del mio charm"

"Te l'ha detto Ally questo?" prese in giro Lauren, compiaciuta "Sai che non dovresti crede a tutto quello che ti dice, vero? È uscita dall'utero facendo complimenti alle persone"

"Non l'ho sentito da Ally, l'ho capito da sola da come sorridi sempre quando faccio qualcosa di stupido quindi" Camila fece una linguaccia a Lauren.

"Si, be... comunque" mormorò Lauren, senza negare "Alzati, abbiamo ancora due ore da fare"

Camila mise un broncio "Non voglio fare ripetuteeee" piagnucolò "Possiamo fare per piacere qualcos'altro?"

"Va bene" sospirò Lauren "Cosa vuoi fare allora?"

"Possiamo combattere?"

La ragazza più grande volse gli occhi al cielo "Ti ho già detto che ha senso ora"

"Sai, penso che tu sia solo spaventata perchè posso batterti" canticchiò Camila, incrociando gli occhi di Lauren con un'alzata di spalle.

Lauren derise "Non non potresti"

"Potrei eccome"

Gli occhi di Lauren si socchiusero "So cosa stai facendo" affermò "E non puoi costringermi a combattere con te"

"Oh non sto facendo niente" la giovane ragazza ridacchiò "Penso solo che tu sia spaventata di vedere l'allieva che supera il maestro"

"Sono una maglia nera, Camila. Anche con le mie ferite potrei atterrarti in secondi" rispose Lauren, il suo lato competitivo riaffiorò mentre Camila continuava a proporre l'argomento.

Camila si fermò, guardando verso Lauren prima di scuotere la testa "Nup. Sei completamente spaventata"

Lauren sbuffò "Okay" disse, tirando fuori dei guanti da combattimento dalla borsa e camminò verso Camila "Facciamolo allora"

Il sopracciglio di Camila si sollevò in sorpresa quando Lauren appoggiò un paio di guanti vicino a lei, guardando come la ragazza dagli occhi verdi si mosse verso il tappeto del combattimento e iniziò a fare stretching per riscaldarsi.

"Seriamente?" chiese Camila.

"Cosa? Non dirmi che hai paura ora?" scherzò Lauren.

"No! No, bene. Andiamo" Camila saltò su, preparando i guandi e seguendo gli esercizi di Lauren.

Decidendo che erano pronte, Lauren fece strada al centro del ring, Camila la raggiunse lì. Battendosi i guanti insieme, si allontanarono e presero posizione.

Lauren guaradava come Camila saltellava da un piede all'altro, incurvando un sopracciglio e aspettando che la giovane ragazza facesse una mossa.

"Hai intenzione di fare una mossa o no, Camz?" sogghignò Lauren "Eddai, ti lascio la prima mossa"

Camila fissava la ragazza, saltellando verso di lei e tirando un pugno che si incontrò solo con l'aria mentre Lauren lo schivò con facilità. Inciampò leggermente, riguadagnando velocemente l'equilibrio e si voltò di nuovo verso Lauren con il volto irritato.

Lauren le sorrise, alzando le sopracciglia giocosamente facendo ritentare Camila.

Girando ancora una volta Lauren rimase calma come sempre, apsettando che Camila facesse la mossa successiva.

Apparentemente vedendo una chance Camila attaccò ancora, andando all'assalto di Lauren colpendola con dei pugni, i quali vennero tutti bloccati dalla ragazza dagli occh verdi prima di spingere Camila indietro.

"Devi essere un po' meno prevedibile se vuoi atterrare un colpo" scherzò Lauren, colpendo la gamba che Camila aveva alzato per colpirla e ridacchiò.

Camila sbuffò "Sei una cretina"

"Grazie" la ragazza dagli occhi verdi rise con orgoglio, infastidendo ancora di più Camila.

"Reagisci" disse Camila "Questo doverebbe essere una cosa a due"

Lauren sorrise compiaciuta "Pensavo volessi che questa cosa durasse più di dieci secondi"

Camila camminò lateralmente verso Lauren, offrendole un giro veloce di colpi pressandola mentre Lauren continuava a bloccarli, prima di saltare indietro e darle un calcio defilato sul fianco.

La ragazza dagli occhi verdi si ritrasse alla forza del calcio, guardando verso Camila sorpresa.

Camila incurvò un sopracciglio, cercando di reprimere un sorriso fiero sulle sue labbra.

"Reagisci" ordinò di nuovo.

Lauren rise, scuotendo la testa e si rimise in posizione.

"Come desideri" fece un sorrisetto, aspettando pazientemente che Camila si muovesse ancora.

Quando Camila le tirò un pugno, Lauren avanzò lateralmente, afferrandole il braccio e si girò, velocemente mandando al tappeto Camila.

"Scusa" rise Lauren prendendola in giro "Cos'è che stavi dicendo riguardo al battermi?"

Camila guardò Lauren "Non vale" si lamentò, dimenandosi sotto la sua presa e sospirò quando fallì nello slegarsi dalla presa della ragazza "Stavamo facendo semplice combattimento. Niente mosse ninja consentite"

Lauren ridacchiò "Non ricordo di aver acconsentito a questo"

"I termini erano impliciti"

"Se ricordo correttamente" sorrise Lauren "Il punto principale di questa cosa era provarti che ce ne vorrà di tempo per te prima che possa battermi nel combattimento. Te l'ho appena provato"

"I baroni non valgono come vincitori"

"Non ho barato!" rise Lauren, la sua stretta su Camila si allentò e la giovane ragazza subito catturò l'occasione.

Lauren urlò leggermente quando Camila le rovesciò, trovando le loro posizioni rovesciate e guardò su verso Camila sorpresa.

Camila ridacchiò "Ho vinto"

La ragazza dagli occhi verdi la derise, ruotando gli occhi "No non ha vinto. Avevamo finito"

"Non ricordo di aver acconsentito a questo" scherzò Camila, imitando Lauren stupidamente e rise allo sguardo che le aveva rivolto l'altra ragazza.

"Hai intenzione di lasciarmi alzare?"

"Nope" sorrise Camila "Non finchè non ammetti che ho vinto, e che per oggi abbiamo finito con le ripetute"

"Ma non hai vinto"

"Ti ho messo al tappeto" osservò Camila "Il ciò implica che ho vinto"

"Solo perchè non sto reagendo"

"Allora reagi- ah!"

Lauren sorrise compiaciuta a Camila, la giovane ragazza ancora una volta con la schiena a terra sotto di lei "Be ora che abbiamo stabilito che non potrai mai mettermi al tappeto" Lauren sorrise "Che ne dici di ammettere la sconfitta e torniamo ad allenarci?"

"MAI"

"Davvero?" ridacchiò Lauren, liberando una mano per portarla sulle costole di Camila minacciosamente.

Camila sbirciò in basso alla mano prima di guardare Lauren ancora una volta "Vai" fece spallucce non curante "Non soffro il solletico"

Lauren rise "Ora perchè penso che sia una bugia bella e buona?"

"Non lo è. Non lo è mai stata e mai-" Camila si fece uscire un rumoroso strillo mentre Lauren portava la sua mano giù sulle sue costole, facendole il solletico senza pietà.

La risata di Lauren rimbombava nell'intera stanza mentre faceva il solletivo alla giovane ragazza.

"Chi ha vinto?" chiese, alzando la voce sopra le risate di Camila.

"Io!" la ragazza gemette, cercando di sgattaiolare fuori dalla presa di Lauren.

"Risposta sbagliata"

"Fermati!" gridò Camila, tentando di respirare sotto la presa di Lauren "Laur- Lauren- fermati- miscappalapipi- LAUREN!"

Provando a liberare le mani Camila provò a prendere quelle di Lauren nelle sue, facendo un sospiro di sollievo quando portò la fine della tortura.

"Oh mio dio, ti odio"

Lauren ridacchiò, cercando di liberarsi le mani ma fallì "Sai che nel momento in cui lasci andare la mie mani ricomincia tutto da capo, vero?"

"Allora mi sa che non le lascio andare" rispose Camila, tirando fuori la lingua tra i denti.

"Che succede se hai fame?"

"Lo ignoro"

"Camila Cabello che ingora il suo appetito?" Lauren alzò il sopracciglio "Mai"

"Hey!" protestò Camila "Devi sapere che ce la faccio a resistere senza cibo"

"Camz ho letteralmente iniziato a portare snack agli allenamenti solo per fermarti dal correre in mensa ogni ora" Lauren ridacchiò "Il cibo è la tua vita"

"Si, be..." sbuffò Camila "Comunque. È bello. Da dove viene a proposito?" chiese, fissando Lauren curiosamente.

"Cosa, il cibo?"

Camila ruotò gli occhi "No, il soprannome. Camz. Mi hai chiamto così tipo, tre volte oggi"

Lauren si fermò, abbassando le loro mani intrecciate portandole sullo stomaco di Camila, senza più preoccuparsi di contrastare la stretta della ragazza.

"Davvero?" aggrottò la fronte "Non... non ti piace?"

Camila alzò le spalle "No, non è quello. Non mi hanno mai chiamata così prima. Tutte le ragazze mi chiamano Mila"

"Giusto" annuì Lauren "Non lo so... mi è solo uscito così ed è rimasto. Scusa"

Camila rise "Non scusarti, mi piace"

"Quindi non ti dispiace?"

Camila le sorrise, scuotendo la testa "Nope. Chiamami Camz quando vuoi"

"Sicura?"

"Sicura"

Lauren le sorrise in risposta e Camila strinse la sua mano rassicurantemente.

"Fantastico" ridacchiò Lauren "Ora" iniziò cercando di tirare le sue mani fuori dalla presa di quelle di Camila "Torniamo a torturarti"

Camila ridacchiò, tenendo la presa stretta intorno alle mani di Lauren "Nope. Ho una stretta di ferro" sorrise, le due iniziarono un gioco a chi riusciva a trattenere le mani dell'altra.

"Sai che puoi sempre dire che ho vinto" rise Lauren, cercando faticosamente di liberare le sue mani "Quindi niente solletico"

"Be ma allora mentirei"

"Abbiamo davvero bisogno di capire cosa pensi sia una bugia"

Camila sorrise a Lauren, le risate delle due riempivano la stanza mentre Lauren continuava a cercare di liberarsi dalla presa della giovane ragazza.

"Lasciami" mormorò in un sorriso, tirando più forte le sue mani.

"Nope" rispose Camila tirando ancora più forte in risposta.

Lauren ansimò quando la presa di Camila la tirò a lei, la ragazza dagli occhi verdi cadde dritta su Camila e le loro teste si scontrarono dolorosamente.

"Owww" strillò Camila, arricciando il volto per il pulsare nelle tempie.

Lauren si lamentò, la testa cadde nell'incavo del collo di Camila mentre si riprendeva dall'impatto.

Il corpo di Camila tremò quando iniziò a ridere, Lauren alla fine la seguì a ruota.

"Fai schifo" ridacchiò Camila, finalmente liberando le mani di Lauren quando liberò le sue per massaggiarsi la fronte.

Lauren sorrise, muovendosi per bloccare le braccia ai lati della testa di Camila, alzandosi leggermente per osservarla "Scusa" si scusò, facendo una faccia.

"Va tutto bene. Ti perdono" sorrise Camila.

"Oh mi perdoni davvero?" prese in giro la ragazza dagli occhi verdi "Grazie a dio"

"Non ringraziare dio, ringrazia me"

Lauren rise "Scema"

Le due si sorrisero a vicenda, nessuna fece un tentativo per muoversi, appena qualche centimetro tra loro. Gli occhi di Camila si soffermarono sulle labbra di Lauren, l'azione passò inosservata alla ragazza dagli occhi verdi mentre i suoi facevano lo stesso.

"Come va la tua testa?" chiese Lauren infine, la sua voce calma.

"Sopravviverò" rispose dolcemente Camila, tirando via gli occhi dalle labbra di Lauren per incontrare il suo sguardo.

"È..." Lauren mandò giù un nodo in gola, gli occhi scesero sulle labbra di Camila ancora una volta "È una buona cosa"

A Camila uscì una risatina nervosa "Si" arrossì sotto lo sguardo di Lauren "Sempre bene"

"Dovresti...um-" Lauren fece un sospiro profondo "Dovresti dirmi se- se fa male più tardi. Io- um... ho una testa... dura" quasi si ritrasse quando le parole lasciarono la sua bocca, maledicendosi da sola per l'improvvisa mancanza di abilità sociali.

Una dolce risatina lasciò le labbra di Camila "Okay" sorrise.

"Okay" ripetè Lauren.

Le due rimasero in silenzio e lo sguardo di Camila cadde sulle labbra di Lauren ancora una volta, leccandosi le sue inconsciamente. Lauren non era sicura se se lo stesse immaginando o se entrambe si stavano avvicinando quando la porta del dojo si aprì.

"Hey ragazze stavo solo- cosa- oh- merda, scusate"

Le teste di Camila e Lauren si girarono verso l'entrata del dojo da dove Normani le stava guardando come un pesce fuori dall'acqua.

"Um, stavo solo..." gli occhi spalancati di Normani caddero sulla posizione suggestiva della coppia "Torno dopo" decise, restando pietrificata nonostante la sua affermazione.

"No! Stavamo solo- resta" Lauren si districò velocemente da Camila, alzandosi con le guance di un rosso acceso "Non stavamo facendo niente stavamo-" inciampò nelle sue parole, cercando di uscirne con una spiegazione "Stavamo solo combattendo e- è successo"

Il sopracciglio di Normani di incurvò, cercò di reprimere un sorriso malizioso " È successo? Be sicuramente sembra così"

Camila si alzò dietro Lauren, le sue guance rosse per l'imbarazzo e lo sguardo rivolto al pavimento.

"No- non come" sbuffò Lauren "Non in quel modo-"

"Lauren mi stava facendo il solletico" affermò Camila, guardando verso Normani e si ricompose leggermente "Perchè non riesce ad accettare il fatto che sono migliore di lei nel combattimento" se ne uscì con un sorriso esitante.

"Come se questo fosse meno strano" disse Normani, guardando tra le due con interesse.

Distratta dall'affermazione di Camila e ignorando Normani, Lauren derise "Non sei meglio di me" disse, guardando Camila con un sorriso giocoso sulle labbra.

"Certo, certo" sorrise Camila.

"Che state facendo voi due qui piuttosto?" chiese Normani "È sabato"

"Ci stiamo allenando" rispose Lauren stupidamente.

"Lauren mi sta facendo fare delle ripetute" affermò Camila.

"Ew, seriamente? Ripetute nel weekend? Lo, questo è puramente malvagio"

"Lo so, vero?" disse Camila.

"Ugh, comunque. Come se davvero avessi intenzione di fartene fare altri" sbuffò Lauren "Sarei stata abbastanza fortunata di vederti eseguire la routine di combattimento di questo passo"

"Lauren pensa che sia cocciuta" Camila sorrise inclinando la testa.

Lauren ruotò gli occhi "Non andarne così fiera"

Normani guardò l'interazione tra le due prima di fare un sospiro "Okay" affermò, riprendendo la loro attenzione "Be, sono qui per farvi sapere che tutti noi ragazzi normali andiamo a divertirci in questo sabato al campo degli sport, quindi se avete voglia di finire di essere noiose" direzionò un'occhiata verso Lauren "E volete divertirvi per una volta, dovreste venire lì quando avete finito qui"

"Mi sono divertita ieri" affermò Lauren persistente.

"Sei andata a un poligono di tiro"

"Hey! Il poligono è stato divertente" disse Camila "Lauren mi ha preso a pizza dopo"

"Le hai preso la pizza?" chiese Normani incredula, alzando un sopracciglio.

"Uh... si..." Lauren aggrottò la fronte "Cosa? Ho fatto qualcosa di male o cosa?"

"Oh, no. Per niente" Normani scosse la testa, un sorrisetto sulle labbra "Poligono e piazza sembrano fantastici"

Gli occhi di Lauren si arricciarono "Ma?"

"Niente ma" sorrise Normani subdolamente, voltandosi "Mi fa solo pensare" iniziò mentre si dirigeva verso l'uscita "Che è successo alla classica cena e film per gli appuntamenti serali?"

Lauren rimase a bocca aperta mentre Normani lasciava il dojo, la stanza piena di un imbarazzante silenzio.

"Quindi..." mormorò Camila alla fine, guardando verso Lauren con un sorriso insicuro "Possiamo andare a divertirci ora?" chiese, sperando di sciogliere quell'imbarazzante silenzio il prima possibile.

"Um... certo" alzò le spalle Lauren, ancora non registrando quello che era appena successi "Si, va bene. Vai pure"

"Okay, fantastico!" esplose Camila, velocemente si mosse intorno alla stanza e prese la sua borsa insieme a quella di Lauren "Che stai facendo?"

"Te l'ho già detto" Camila roteò gli occhi "Niente allenamento fino a lunedì"

"Ma non è ancora ora di pranzo!" protestò Lauren "Ho ancora altro tempo per allenarmi!"

"Troppo brutto" Camila ridacchiò, muovendosi per prendere la mano di Lauren e tirò la ragazza dagli occhi verdi fuori dal dojo, nessuna delle due ragazze fece un tentativo di capire quello che era appena successo tra di loro.

Undone (Traduzione ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora