Capitolo 9

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***
"Questo è un comportamento completamente inaccettabile" rimproverò Ian, seduto dietro la sua scrivania mentre Lauren prendeva posto silenziosamente nella sedia opposta a lui, "Hai una vaga idea di quello che hai rischiato oggi portando Camila fuori dal campus?"

"Non capisco perché sia un grande problema-"

"Davvero? Hai davvero bisogno che ti spieghi quanto sia stato idiota da parte tua?"

"Stavo solo cercando di fare qualcosa di carino" mormorò Lauren debolmente.

"Qualcosa di carino?" Ian scosse la testa in incredulità "Camila è limitata al campus per una ragione. Mettere in pericolo la sua sicurezza non è 'carino', è sconsiderato e stupido"

"Non capisco perché tu sia arrabbiato per questo" disse Lauren, trovando finalmente la sua voce "L'ho portata fuori per due ore. Non sarebbe mai successo niente di brutto"

"Potrebbe essere stata riconosciuta."

"Da chi?!" esortò Lauren "Camila viene dall'altra parte del paese, dubito altamente che qualcuno la possa riconoscere mentre cammina per la città. I Morelli non la stanno nemmeno cercando! Per quello che sanno vive con sua zia. La stavo mettendo così tanto in pericolo"

"Non è questo il punto" disse Ian "Non è tuo dovere determinare quando Camila può o no lasciare il campus"

"Oh, scusa, pensavo di io il suo supervisore" scherzò Lauren sarcasticamente.

"La stai allenando, Jauregui. Niente di più. Eri fuori dalle linee e hai attivamente disobbedito i tuoi superiori- ci hai mentito sulla vostra ubicazione!" esclamò Ian "Anche senza le limitazioni di Camila, è un motivo per un'immediata punizione"

"Va bene" sputò fuori Lauren "Puniscimi allora. Non mi scuso però"

"Scusami?"

"Cosa?" alzò le spalle Lauren "Non ho intenzione di chiedere scusa per averlo fatto. Hai rinchiuso Camila in questo campus per sei mesi" scosse la testa incredula "È un fottuto scherzo. Non puoi fare una cosa del genere"

"Camila è la parte chiave di una missione a cui si lavora da anni. Una missione in cui tu, Lauren, hai avuto un ruolo importante. Ho pensato che te tra tutte le persone avresti capito perché siamo così attenti nel trattenere la sua copertura"

"Si be' c'è una grande attenzione ma poi c'è una grande irragionevolezza" fece ruotare gli occhi Lauren "Siamo andate alla spiaggia. Gli agenti vanno in quella città praticamente sempre, è un'area che sappiamo essere sicura per noi. Non è un grosso problema"

"Abbiamo il dovere di assicurare la sicurezza di tutti i nostri agenti sempre, e questo include anche sapere esattamente dove ognuno di voi si trova quando siete fuori dal campus" spiegò Ian "Nel lasciare il campus sotto falsi pretesti hai direttamente buttato quello che noi facciamo per voi fuori dalla finestra"

"Ascolta, mi scuso per averlo fatto alle tue spalle. Prenderò qualsiasi punizione mi darai" disse la ragazza dagli occhi verdi "Non mi scuso per aver dato la possibilità a Camila di uscire da questa boccia di vetro di un campus per un giorno"

Ian le diede un'occhiata "Ho bisogno della tua parola ora che questo non succederà mai più" ordinò, "Non ti sei messa solamente te nei guai qui, Lauren. Cose così riflettono su di me e sulle mie abilità nel mandare avanti il CHERUB con successo"

"Mi dispiace" annuì Lauren "Non succederà più"

"Non mi hai mai mostrato così tanta mancanza di rispetto come con le azioni che hai fatto oggi. Spero tu sappia quanto mi hai deluso"

"Lo so" mormorò Lauren, sentendosi un po' in colpa per la reazione dell'uomo.

"Bene" sospirò Ian, passandosi una mano tra i capelli tagliati "Considerati bandita dai viaggi fuori-campus per un tempo indefinito"

"Ma per il-"

"Bandita" ripeté Ian fermamente "Se dovesse essere un caso speciale, mi aspetto che tu me chieda direttamente il permesso. E viaggerai con una scorta vedendo che apparentemente non posso fidarmi a mandarti dove dici di andare"

"...Okay" sbuffò Lauren in sconfitta.

"Sono a conoscenza che la maggior parte del tuo tempo la passi ad allenare Camila" si permise Ian "Così considererò ancora la tua punizione e te la farò sapere una volta che sarò giunto a una conclusione. E non voglio sentire neanche una minuscola lamentela quando te la darò. Capito?"

"Si, signore" farfugliò la ragazza dagli occhi verdi.

"Bene" annuì Ian "Visto che hai il resto del giorno libero, ho informato il Generale Kazakov che ti saresti fermata da lui. Credo che abbia del lavoro da finire nel campo"

Lauren si morse la lingua, sforzandosi di non contraddire l'uomo e annuì debolmente "Okay"

"Va bene. Questo è tutto quello che ho da dire ora" Ian si mosse per aprire la porta, Lauren si alzò per uscire "Dritta al campo d'addestramento. Non voglio sentire che ti sei fermata a chiacchierare con i tuoi amici lungo la strada"

Mormorando qualcosa che sembrava un consenso, Lauren lasciò l'ufficio.

***
Lauren si lasciò scappare un sospiro esausto mentre camminava nel corridoio verso la sua camera. Dopo aver lasciato l'ufficio di Ian era andata dritta al campo di allenamento, trovando il Generale Kazakov che aspettava con un sorriso compiaciuto e una pala per lei. Oltre cinque ore a scavare trincee e ora si ritrovava coperta di fango, aveva freddo, era affamata e pronta a svenire.

La ragazza dagli occhi verdi era così presa dai suoi pensieri che non aveva nemmeno notato Camila seduta fuori dalla sua porta che leggeva un libro finchè non fu a qualche centimetro di distanza. Lauren si accigliò, schiarendosi la voce e facendo sapere della sua presenza.

Saltando leggermente Camila guardò in alto, un sorriso esitante si intravide sulle sue labbra mentre si alzava.

"Hey" respirò la ragazza, presa dallo stato di Lauren e aggrottò a fronte "Tu um..."

"Sembro uno schifo?" indovinò Lauren, alzando un sopracciglio.

Camila ridacchiò "Abbastanza... Perché sei coperta di fango?"

"Ho scavato trincee per le ultime cinque ore"

"Oh" si acciglio Camila "Come, per punizione?"

Lauren sospirò "Yep" annuì, passando Camila e andando verso la porta "Ed è solo l'inizio della mia tortura. Non vedo l'ora di sentire che cosa ha in serbo per me Ian"

Camila guardò mentre Lauren cercava nella sua borsa le chiavi della porta "Stai bene?"

"Solo stanca" la ragazza dagli occhi verdi fece un sospiro di sollievo quando finalmente trovò le chiavi, aprendo la porta "Da quando sei qui ad aspettare?"

"Non molto"

"Quanto è 'non molto'?

"...Be, non ti sei fatta vedere a cena" Camila alzò le spalle "Volevo vedere se stavi bene"

"Quindi sei ad aspettare da due ore"

Camila arrossì "Più o meno"

"Be" sospirò Lauren, staccandosi dalla parete "Vieni dentro allora?" chiese, facendo un cenno alla porta aperta.

"...Vuoi che entri?" chiese Camila esitante.

"Mi hai aspettato per due ore" disse Lauren neutrale "Non ho intenzione di mandarti via"

"Giusto..." annuì Camila, passò Lauren ed entrò nella stanza della ragazza "Io um... Ti ho portato da mangiare" disse, recuperando un contenitore di plastica dalla sua borsa e lo appoggiò sulla scrivania di Lauren "Nel caso non avessi mangiato"

Lauren sorrise dolcemente "Grazie"

"Prego" rispose piano la ragazza più giovane, guardandosi intorno imbarazzata.

"Io um..." Lauren fece un cenno al bagno "Mi vado a dare una lavata prima"

"Oh, certo. Si, ti aspetto"

"Okay" ridacchiò Lauren, andò a prendere dei vestiti puliti prima di andare dritta in bagno.

Quando alla fine ritornò, capelli umidi e con addosso un paio di shorts una vecchia maglia del CHERUB, Lauren trovò Camila seduta con le gambe incrociate sul suo letto, la testa immersa nel libro ancora una volta.

"Che cosa stai leggendo?" chiese, scegliendo di sedersi alla scrivania anziché con Camila.

"Città di carta" rispose Camila, chiudendo il libro e voltandosi verso Lauren.

"Ti piace?"

"Yep"

"Figo" disse Lauren con gli occhi che le caddero sul contenitore che le aveva portato Camila "Allora... che c'è per cena?"

Camila sorrise "È una sorpresa"

Lauren ridacchiò, postandosi il contenitore vicino e aprì il coperchio "Pasta" osservò.

"Si... non pensavo ci mettessi così tanto. Sarà fredda ormai"

"Pasta fredda va bene" sorrise Lauren grata a Camila, prendendo la forchetta che le aveva procurato la ragazza. Rimasero in silenzio per il tempo in cui Lauren mangiava, Camila imbarazzata giocava con i suoi pantaloncini con un'espressione frustrata sul volto.

"Mi dispiace" se ne uscì alla fine, guardando verso Lauren.

"Come ho detto, non è colpa tua" alzò le spalle Lauren, mettendo l'ora vuoto contenitore sulla scrivania "È stata una mia scelta di rompere le regole"

"No, non per quello..." mormorò Camila "Per il litigio" sospirò "Hai fatto davvero una cosa carina per me oggi. Mi ha fatto passare questa giornata fantastica via dal campus, e poi sei andata e mi hai comprato la chitarra... e ti ho restituito il favore essendo inopportuna"

"Non sei stata così male..." replicò la ragazza dagli occhi verdi.

"Be..." sbuffò Camila "Comunque mi dispiace" guardò Lauren in modo colpevole "Mi perdoni?"

Lauren sorrise profondamente, annuendo con la testa "Certo" ridacchiò "Penso di poter lasciar perdere"

Un sorriso a trentadue denti si stampò sul volto di Camila e la giovane si riaccese "Fantastico! Perché ho portato Harry Potter da vedere e avrebbe fatto schifo vederlo e restare in silenzio"

Lauren rise "Harry Potter?"

"Si, non l'hai mai visto?" l'altra ragazza chiese, tirando fuori il dvd dalla sua borsa prima di saltare sul letto.

"No, certo che l'ho visto" rispose Lauren "È che è una scelta interessante"

Camila socchiuse gli occhi "Se hai intenzione di fare una battuta su Harry Potter ti conviene stare zitta intanto che sei in tempo"

La ragazza dagli occhi verdi ridacchiò, scuotendo la testa "Nessuna battuta su Harry Potter, te lo prometto. Volevo solo dire che era una scelta a caso"

"Si be abbiamo litigato e ho pensato che Harry Potter rende tutti felici quindi è stata la scelta migliore" Camila sorrise, contenta con la sua scelta "Ora" sogghignò, facendo un gesto allo spazio di fianco a lei "Muoviti a venire qui"

***
"Sai il CHERUB è un po' tipo Hogwarts" affermò Camila, accucciolatasi un po' a Lauren mentre guardavano il film sul laptop della ragazza dagli occhi verdi.

Lauren ridacchiò, sbirciando verso Camila con un sorriso divertito "Presumo. Anche se, penso che avrei preferito di più essere trovata da Hagrid e introdotta nel mondo della magia. Essere presa all'età di 10 anni e introdotta nel mondo dell'essere un agente per il governo è leggermente meno divertente"

"Si, avrei preferito imparare come usare una bacchetta piuttosto che una pistola" concordò Camila giocosamente.

"Anche se essere capace di uccidere un uomo a mani nude è un'abilità abbastanza utile da imparare"

Camila rise "Oh, si, perché è un'abilità che servirà così spesso fuori dal CHERUB"

Lauren fece un'alzata di spalle.

"Quindi, Hogwarts o CHERUB?" chiese Camila.

Lauren fece una risatina "Hogwarts" disse come se la risposta fosse ovvia "Hanno la magia"

"Si, ma hanno anche Voldemort"

"Be, ogni mondo ha un cattivo" intervenne Lauren "E poi, Vorldemort è morto. Hogwarts è giochi e divertimento ora"

"Ottima osservazione" annuì Camila.

"Che cosa sceglieresti te?"

"Hogwarts. No" ridacchiò Camila "Come hai detto te, loro hanno la magia"

Lauren sorrise, tornando al film in cui Hermione aveva appena tirato un pugno in faccia a Draco Malfoy.

"In che casa pensi che saresti?" chiese Camila dopo un po'.

Lauren si fermò, pensando alla domanda prima di rispondere "Non lo so. Probabilmente Serpeverde?"

Camila analizzò la faccia di Lauren, sorridendo "Perché?"

"Uh... non saprei. Voglio dire, mi sono sempre concentrata principalmente sulla mia crescita. Mi spingo per essere sempre meglio... Non sono una che si tira indietro. È una cosa da Serpeverde, no?"

"Non sei astuta o cattiva o nessuna di quelle cose però" dichiarò Camila.

"Le ho sicuramente in me"

"Si, ma solo perché hai il potere di far del male alle persone non vuol dire che lo devi usare" la ragazza affermò "Non sei una brutta persona"

"Non tutti i Serpeverde devono essere brutte persone"

Camila annuì "Si, lo so questo. Solo che ancora, non penso tu sia un Serpeverde"

"Va bene" ridacchiò Lauren "Allora cosa sono secondo te?"

"Un Grifondoro" rispose Camila immediatamente, sicura della sua decisione.

Lauren la guardò storto "Si, okay. E perché questo?"

"Sei coraggiosa" iniziò Camila, guardando verso Lauren "Fai sempre cose per gli altri... anche quando non ti conviene. Come oggi, hai rischiato di finire nei guai per me. E quando Ian ci ha beccate, non mi hai lasciato neanche prendere un po' della colpa"

"Be non era colpa tua" Lauren alzò le spalle.

Camila sorrise, colpendo Lauren con la spalla "Non vuol dire niente. Un Serpeverde non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Sei davvero lontana da quel tipo di persona, Lauren. Voglio dire, il giorno che ti ho incontrata, hai scelto di salvare la mia vita anzi che la tua"

"Stavo facendo il mio lavoro"

"È stato più che quello" Camila girò gli occhi al cielo "Non stavi facendo solo il tuo lavoro, Stavi facendo quello che pensavi fosse giusto. Lo fai sempre. Sei una brava persona, Lauren" affermò, guardando la ragazza vicino a lei sinceramente.

Lauren diede un 'occhiata a Camila, un dolce sorriso si formò sulle labbra mentre la ragazza divagava, il film dimenticato da tempo.

"Sei gentile, e compassionevole, e mentre potresti apparire come se non te ne potesse fregare nulla, è ovvio che hai più cuore di molta altra gente" disse Camila, arrossendo leggermente "Quindi si, sei un Grifondoro" mormorò, i suoi occhi incontrarono quelli di Lauren.

"Non sono coraggiosa" mormorò Lauren, i suoi occhi si spostarono sulle labbra di Camila momentaneamente, notando la loro vicinanza.

Camila scosse la testa non essendo d'accordo "È una bugia. Sei la persona più coraggiosa che ho mai incontrato"

Lauren sorrise "Sai, penso che tu mi stia dando un po' troppi crediti"

Camila alzò le spalle, anche i suoi occhi si soffermarono un attimo sulle labbra di Lauren "Sto solo dicendo la verità" rispose, la sua voce appena sopra un bisbiglio.

"Be... Grazie"

"Di nulla"

Le due si sorrisero, l'atmosfera nella stanza si fece sempre più pesante quando i loro sguardi si posarono sulle labbra altrui.

Camila tirò fuori la lingua inconsciamente e si leccò il labbro inferiore e avrebbe potuto giurare che gli occhi di Lauren si fossero scuriti mentre guardavano l'azione.

"Sono davvero contenta di averti conosciuto" mormorò Lauren dolcemente.

Le labbra di Camila si incurvarono verso l'alto, la ragazza annuì "Si...." Fece un respiro "Anche io sono felice di averti incontrato"

Lauren rimase in silenzio, fissando le labbra di Camila con desiderio mentre cercava di sopprimere la tentazione. Giusto un'inclinazione della testa e avrebbe potuto baciare Camila. Giusto un innocuo, piccolo movimento.

Camila si avvicinò, fermandosi, e scannerizzò i lineamenti di Lauren in maniera esitante mentre la ragazza dagli occhi verdi la guardava con il fiato sospeso, senza osare muoversi.

Il cuore di Lauren accelerò mentre gli occhi scuri di Camila la osservavano, cerando una qualche di risposta a una domanda inespressa.

Alcuni minuti passarono, la due più vicine possibili, gli occhi che saltavano sulle labbra in anticipazione.

Lauren fu sorpresa quando Camila fece la prima mossa, la ragazza più giovane avvolse una mano intorno al suo collo. E prima che potesse realizzare quello che stava succedendo trovò Camila che si spinse in avanti, facendo incontrare dolcemente le sue labbra con quelle di Lauren.

Il respiro di Lauren si fermò, la ragazza dagli occhi verdi si pietrificò per un momento prima di iniziare a ricambiare il bacio.

Le labbra di Camila si posarono sulle sue delicatamente, come se stesse facendo in modo di essere sicura di godersi ogni singolo momento. Le sue azioni erano impacciate, e Lauren si chiedeva se fosse la prima volta che Camila baciava qualcuno.

Alla fine, trovarono un ritmo, e Camila sorrise contro le labbra di Lauren quando la ragazza dagli occhi verdi la guidò nel bacio.

Era un tipo di bacio di quelli che fanno girare la testa a una ragazza. Era focoso, ma lento, dolce... appassionato. Una promessa silenziosa che fu guidata da più che un semplice desiderio.

Lauren aveva baciato molta gente nella sua vita, ma questo era diverso. Lo sapeva. E le esitanti e curiose labbra contro le sue che approfondirono il bacio le dicevano che anche Camila lo sapeva. Si. Lauren sapeva tante cose sul baciarsi. Ma lì, baciando Camila in quel momento, sentì come se non avesse mai provato un bacio vero nella sua vita.

Ma ovviamente, la realtà arrivò e colpì Lauren in piena faccia, e quando sentì Camila gemere leggermente si staccò velocemente dalle labbra dell'altra ragazza, liberandosi dalla presa di Camila.

Camila aggrottò la fronte all'improvvisa perdita di contatto, i suoi occhi si aprirono e trovarono una Lauren inorridita che la stava guardando.

"Io..." Lauren scosse la testa, cercando di liberare la testa dai pensieri "Camila- io- io non posso"

Cazzo. Cazzo. Cazzo. Aveva appena baciato Camila. Be, Camila aveva baciato lei per prima – ma aveva risposto al bacio. Questo era fuori dal piano. Era Camila Cabello. La ragazza i cui genitori erano morti a causa di un errore che Lauren aveva commesso. La ragazza con cui Lauren non avrebbe dovuto nemmeno essere amica, figuriamoci baciarla!

"Scusa-" fece un respiro profondo mortificato "Scusa, non posso" sbuffò Lauren, strizzando gli occhi per un momento e si passò una mano nei capelli "Puoi solo- puoi-?"

"Posso andare?" indovinò Camila.

Lauren la guardò, il suo stomaco si contorceva all'espressione afflitta sul volto della ragazza. Ignorando il senso di colpa che la invadeva, annuì debolmente "Per piacere"

Camila strinse le labbra, i suoi occhi diventarono leggermente lucidi e annuì "Okay" mormorò, la sua voce si spezzò leggermente "Si... va bene"

La mano di Lauren si chiuse in un pugno stretto mentre Camila si allontanava da lei, il calore del suo corpo fu presto rimpiazzato dal freddo quando la ragazza si alzò e attraversò la stanza.

Camila si fermò alla porta, porgendo un ultimo sguardo ferito a Lauren che rimase a guardare il pavimento. Con un sospiro di arresa, la giovane ragazza uscì dalla stanza, chiuse la porta dietro di lei con un 'click' finale.

Quando la stanza fu avvolta in un agghiacciante silenzio, Lauren rimase pietrificata in quella posizione sul letto, alcune lacrime le si formarono negli occhi.

...Che cavolo aveva appena fatto succedere?


Ehilà gente!

Ma quanto sono carine le nostre Camren in questo capitolo?!! Questo è sicuramente uno tra i miei preferiti, (per ovvie ragioni). 

Comunque ci tenevo a farvi un "in bocca al lupo" per il rientro a scuola, perchè si ormai ci tocca... 

Undone (Traduzione ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora