Un forte colpo risuonò nella stanza di Camila e Dinah, facendo sobbalzare Camila dal letto e guardò verso la sua amica. Le scappò un sospiro stufo quando Dinah continuò a dormire senza disturbo, scese dal letto riluttantemente e andò ad aprire la porta."Normani?" aggrottò la fronte alla vista della ragazza davanti a lei "Ti rendi conto che sono tipo le tre di mattina, vero?"
"Lauren non è qui con te, vero?" chiese Normani, ignorando la domanda di Camila.
"Um, no..." si accigliò "Che sta succedendo?"
"A quanto pare Lauren ha avuto una sorta di attacco ed è scappata da Celine. Stiamo cercando di trovarla" Normani si morsicò il labbro inferiore "Non so, Celine era molto preoccupata. Anche Ally e Zayn sono in giro a cercarla"
"Celine ha detto che cosa è successo?"
Normani scrollò le spalle "Solo che Lauren ha avuto un attacco di panico o qualcosa del genere"
Camila annuì, si girò per scuotere Dinah cercando di farla svegliare prima di prendere un giubbino.
"Vi aiuto a cercarla" disse.
Dinah si lamentò quando Normani le saltò addosso per svegliarla "Che c'è?"
"Lauren non c'è" disse Normani "Dobbiamo trovarla"
"Dove stanno cercando gli altri?" chiese Camila, non volendo aspettare ancora di più mentre Dinah si metteva in piedi.
"Celine sta controllando la palestra, penso che Ally stia controllando il campo esterno"
Con un ultimo cenno del capo Camila lasciò la stanza, analizzando nella sua testa dove sarebbe potuta essere Lauren.
***
Lauren era seduta sull'ultima fila degli spalti che guardava il circuito di atletica con uno sguardo perso e vuoto.
Non era precisamente sicura da quanto tempo fosse lì, accovacciata sui seggiolini a riviversi ancora e ancora il sogno nella sua testa.
L'affogamento era stato uno dei più dolorosi metodi di tortura. Era riuscita a tenerlo fuori dalla sua mente per così tanto, ma ovviamente era solo questione di tempo prima che quell'evento apparisse nei suoi incubi.
Quando era stata trovata in quella stanza, tolta dalle catene e portata di corsa all'ospedale, con nel corpo ancora un briciolo di vita... Lauren pensava fosse finita. Pensava che finalmente le torture erano finite. Ma ovviamente non era così. Era ancora lì, ancora presente nella sua mente. Stava iniziando a chiedersi se sarebbe davvero finita. Era un sogno impossibile pensare che un giorno sarebbe stata bene?
"Strano vederti qui"
La testa di Lauren scattò all'inizio degli spalti, trovando Ally che la guardava con un sorriso dolce.
Lauren sospirò, sorridendo controvoglia alla sua amica e guardando di nuovo il tracciato "Ah. Presumo Celine abbia mandato fuori la squadra di ricerca, eh?" disse, ridendo asciuttamente.
Ally alzò le spalle, spostandosi lungo la fila e si sedette di fianco a Lauren "L'hai spaventata" spiegò.
"Volevo solo un po' di spazio" sbuffò Lauren, roteando gli occhi "Cosa avete pensato che facessi? Non è che me ne posso andare da qui"
"Eravamo preoccupati" disse Ally "Non sei stata molto te stessa ultimamente"
Lauren era silenziosa, Ally la guardava e aspettava pazientemente per una risposta.
Alla fine la ragazza dagli occhi verdi parlò "Si, be, non sono stata 'me stessa' per un bel po', Ally" guardò in basso ai suoi piedi che colpivano il cemento "Non sono sicura che la Lauren di cui stai parlando possa mai tornare"
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Undone (Traduzione ITA)
RomanceLauren Jauregui è un agente del CHERUB, un'organizzazione segreta di spie adolescenti in associazione alla CIA. Lei è la migliore agente della sua età che sia mai stata nell'organizzazione, e conosce tutto troppo bene. Così dopo essere tornata ferit...