Quel posto in cui andavamo insieme

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A Claudio e Mario,
che possiate trovare il coraggio di amarvi alla luce del sole come avete fatto un mese fa

"Questo è assurdo" borbotta Mario, mentre segue Claudio che entusiasta continua a trascinarlo ovunque in giro per Roma. "Questa è la mia città, non dovresti essere tu a portarmi in qualche posto. E poi dai, avrai anche tanti difetti ma mi hai scelto tu Clà, dovrei organizzà io qualcosa pe sta co te-"

"La smetti di parlare?" gli chiede Claudio cercando di sembrare seccato, ma non ce la fa, gli scappa un sorriso enorme mentre cammina all'indietro e guarda il suo ragazzo. Il suo bellissimo ragazzo. E okay, si sente sdolcinato ma stanno insieme da due giorni, ha pure il diritto di esserlo... no? Insomma, sì. "Mi piaci quando dici co te."

Mario lo guarda divertito. "Be', potevi dirmelo prima! Te l'ho detto n'sacco di volte."

"Non potevo mica dirti tutto" continua Claudio divertito, scrollando le spalle e fermandosi. "Allora, non dici niente?"

"Che devo dire?" domanda Mario confuso. "E perché ti sei fermato? Non hai detto che volevi portarmi in un posto?"

"È questo il posto" risponde Claudio, guardandosi intorno con fare ovvio. "Non ti piace? Guarda che bello! L'ho trovato per caso durante il programma, e ho pensato- ho pensato "oddio che bello dopo la scelta devo assolutamente portarlo" e mi faceva sorridere pensare questa cosa, perché mentre ci pensavo... pensavo a te e in qualche modo mi rendevo conto che il mio cuore avesse già fatto la sua scelta. Non vedevo l'ora di venirci con te. Non ti piace? Guarda che bello che è qui!"

Mario si guarda intorno pure lui e gli scappa un sorriso intenerito, perché... il suo ragazzo è assolutamente adorabile in questo momento. "Questo è il ponte della musica e... lo conosco, Clà. So di Roma" gli ricorda di nuovo, e il suo sorriso diventa ancora più grande quando vede Claudio spalancare gli occhi dispiaciuto e quasi mettere il broncio. Ed è ora, esattamente adesso che guardandolo si rende conto che se non era già innamorato di Claudio, si è innamorato adesso. Completamente. E forse è presuntuoso da parte sua pensare una cosa del genere dato che l'amore non lo ha mai conosciuto prima d'ora, ma lo sente. Sente qualcosa che non ha mai sentito prima d'ora e non può che essere amore. "Vieni qui, scemo."

Claudio lo guarda, ancora leggermente scombussolato, ma non fa in tempo a fare un passo che Mario lo ha già raggiunto e trascinato tra le sue braccia. "Non so perché pensavo che non ci fossi mai stato!" sbuffa Claudio, nascondendo la testa nel suo collo.

"Esserci con te è comunque tutta un'altra cosa" lo conforta, lasciandogli un bacio dolce sulla guancia. "Grazie per avermici portato."

Claudio alza gli occhi al cielo, perché Mario sta palesemente cercando di farlo sentire meglio e lui è solo dannatamente fortunato. "Sì, prego" risponde sarcastico.

Mario ride e gli scompiglia il ciuffo con affetto, Claudio ucciderebbe chiunque provasse a toccargli i capelli ma quando lo fa Mario non ci riesce: al contrario si sporge e gli lascia un bacio sulle labbra. "Tutto sommato non sei male come scelta."

"Stronzo" ride Mario, abbracciandolo e sperando che Claudio non riesca a sentire le farfalle che gli stanno svolazzando nello stomaco.

È irrimediabilmente innamorato di lui e se ne sta accorgendo solo adesso.

***

Mario cammina avanti e indietro per il camerino cercando di tenere sotto controllo l'impulso che ha di vomitare. La testa gli gira vorticosamente ma non riesce a smettere di camminare, la sua testa non riesce a smettere di pensare e si sente male, si sente male come si è sentito poche volte nella sua vita.

Bastarsi // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora