All'amore,
quello vero,
che non guarda in faccia nessuno,
che non si ferma davanti a niente
e che sa superare ogni tipo di ostacolo-
Mario rotola via dal corpo di Claudio e si stende di schiena, cercando di riprendere fiato. Claudio accanto a lui prova a fare lo stesso, resta in silenzio per un interminabile minuto e poi poggia la testa sulla sua, facendolo sorridere. "Mario Serpa, tu non sei umano."
Mario scoppia a ridere e si gira di lato, guardandolo curioso. "Non sono umano?" gli chiede, poggiando il braccio sul suo stomaco.
Gli piace guardare Claudio dopo aver fatto l'amore, anzi, in generale gli piace guardare Claudio sempre. In ogni momento. Sarà che è passato poco tempo dalla scelta, sarà che Mario ancora non ci crede di averlo accanto, ma per il momento sono una coppia sdolcinata e non riescono a stare più di due minuti separati. Proprio non ce la fanno.
Sono di ritorno dalla loro prima serata insieme al Fellini e Claudio che era già mezzo distrutto, adesso lo è completamente. Ma del resto da quando sta con lui è sempre così: Mario lo distrugge. Sul serio. La vita di coppia con qualcuno non è mai stata così faticosa. Sono lontani anni luce quei momenti in cui considerava Mario Serpa un ragazzo semplice timido e sensibile, soltanto da proteggere e coccolare. Mario è di più, tanto, molto ma molto di più.
"Mario, siamo stati tutta la notte svegli a far serata, siamo ripartiti per Verona, mi hai trascinato in camera da letto e non sembri per niente stanco. E vogliamo parlare di quello che hai fatto poco fa? Sì? Fottuta macchina da sesso."
Mario ride di nuovo e si fa più vicino a lui, poggiando la testa contro la sua spalla. "Sona, ti stai lamentando per caso? Il fatto è che mi ispiri tante cose, ma se la cosa te da fastidio me lo dici e cerco di andarci più piano."
"No no no, va bene così" risponde Claudio, girandosi su un fianco e infilando una gamba tra la sua, per stargli più vicino. Mario sorride, poi sospira quando Claudio avvicina il viso alla sua pelle e comincia a baciargli le rondini che ha tatuate lungo la spalla. "Mi distruggi, ma va bene. Lo avevo intuito dalle nostre litigate folli durante il percorso che a letto ci saremmo intesi alla grande."
Claudio è divertito quando lo dice, ma a Mario non piace mai veramente parlare di quel periodo. È un tasto ancora dolente. Aver vissuto per più di tre mesi con il pensiero fisso che Claudio non sarebbe mai stato suo lo ha devastato. "Beato te che da quelle litigate intuivi questo, io intuivo solo che ti avrei perso."
Claudio solleva lo sguardo e gli accarezza il fianco, come per confortarlo. "Perché sei uno stupido e non ti accorgevi di niente. Se non ti avessi voluto ti avrei mandato a casa, invece di correre sempre da te a litigare."
"E io che ne potevo sapere?" protesta Mario, facendosi più vicino e poggiando la testa nell'incavo del suo collo.
"E devi imparare a capirle certe cose, Mario" lo rimprovera Claudio, lasciandogli un bacio tra i capelli. "Se ti avessi mostrato indifferenza avresti avuto tutte le ragioni del mondo per dubitare di me. Ma ti cercavo, preferivo litigare con te piuttosto che andare a stare bene con Francesco, cercavo te, volevo te. Non era difficile capire la mia preferenza, sai? Non è che di te non mi importasse proprio niente, eh."
Mario sbuffa, dandogli un pizzico sul fianco. "Hai finito di darmi dello stupido? Ho capito, quando mi incazzavo e andavo via tu venivi sempre a riprendermi. Ok. Il concetto è chiaro, ora stai zitto e dormi."
"E io verrò a riprenderti sempre, Mario" lo avverte Claudio, con tono minaccioso. "Mi hai detto mille volte sì, Cicci, te le farò scontare una ad una."
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Bastarsi // Clario
FanfictionDicono che il primo amore sia quello che veramente ti porti dentro per sempre e che non potrai mai dimenticare. Chi lo ha vissuto può dirlo senza alcun dubbio: è come un tatuaggio sulla pelle. Non importa quante volte proverai ad andare avanti e qu...