Ai 998 sì rimasti.
"È possibile che due persone si amino e che questo possa non bastare?"
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"Ma che cazzo fai?" gli chiede Mario, chiudendo con forza la porta della loro stanza del residence. "Sei impazzito, Claudio? Hai perso la testa?"
Sia Claudio che Mario sapevano benissimo che la settimana in Puglia sarebbe stata decisiva. Sapevano che sarebbe stata la settimana della svolta, che uno dei due avrebbe potuto mollare, che uno dei due avrebbe potuto cedere, lo sapevano, ma non pensavano che potesse succedere solo il primo giorno giorno.
Sono partiti insieme, cosa che di certo non è passata inosservata. Poi si sono evitati per tutto il giorno, cosa che a Claudio non è andata giù. Nemmeno a Mario, solo che in qualche modo lui è più bravo a nasconderlo, è stato più bravo a non avvicinarsi a Claudio e a chiedergli cosa avesse quando lo ha visto isolarsi per tutto il pomeriggio. Quella tortura era finalmente finita, avevano spento le telecamere e avevano avuto l'occasione di salire in macchina insieme, quando Claudio ha avuto la brillante idea di fare una diretta proprio in quel momento. Di cantare insieme a lui. Di ripetere il suo nome più volte. Di parlargli, di cercarlo ovunque. Di far impazzire i social che hanno considerato quel momento tra di loro la conferma di un ritorno. E Mario ha visto l'intera giornata trascorsa a fingere che non gli importasse nulla, sgretolarsi come niente in cinque minuti di diretta.
Claudio sapeva che Mario si sarebbe arrabbiato, ma non ce l'ha fatta più. Stava scoppiando. "Addirittura, Mario? Uscire allo scoperto per te sarebbe una pazzia?"
"Be', sì?" gli dice Mario, guardandolo come se avesse appena detto davvero una stronzata. "Cazzo Claudio, stavamo andando così bene! C'era davvero bisogno che facessi quella diretta?"
"Mario, dio santo Mario, ma lo vuoi capire che non ce la faccio più?" sbotta Claudio, infilandosi le dita tra i capelli con fare frustato. "Avevo bisogno di averti accanto oggi. Ho bisogno di averti accanto sempre, e non perché avessi qualcosa, non perché stessi male, ma perché sei il mio cazzo di fidanzato e sono stanco di dover fare finta di niente e stare a guardare mentre i nostri amici si sentono liberi di stare insieme alla luce del sole e davanti alle telecamere! Sono stanco, ma perché non capisci che non ce la faccio più? Mi sembra quasi che a te piaccia questa situazione."
Mario improvvisamente non sa che cosa dire, perché in fondo lo sa che Claudio ha ragione. Lo sa che non è sano quello che stanno facendo, che non è normale. "Claudio, abbiamo dei patti da rispettare. Non... non possiamo fare la coppietta, non davanti alle telecamere, lo capisci questo? Stiamo registrando un programma e la gente non lo sa che stiamo insieme."
"Ma le telecamere non sono accese sempre, Mario" sussurra Claudio, poggiandosi all'armadio alle sue spalle. "Potresti stare con me quando finiscono di registrare. E invece no, mi stai lontano. E riesci perfettamente a starmi lontano. Come fai?"
Mario vorrebbe dirgli che non lo sa nemmeno lui come fa. Vorrebbe dirgli che certe volte la paura è così forte da immobilizzarlo, da fargli fare le cose più sciocche, più sbagliate, vorrebbe dirgli che per lui questa situazione non è affatto facile come sta cercando di farla sembrare. "Hai ragione" sussurra, mordendosi le labbra, prima di fare qualche passo nella sua direzione. "Sono troppo paranoico e certe volte... anzi, sempre, la situazione mi sfugge di mano. Mi dispiace. Possiamo... possiamo smetterla di litigare?"
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Bastarsi // Clario
FanfictionDicono che il primo amore sia quello che veramente ti porti dentro per sempre e che non potrai mai dimenticare. Chi lo ha vissuto può dirlo senza alcun dubbio: è come un tatuaggio sulla pelle. Non importa quante volte proverai ad andare avanti e qu...