Sempre sarai

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Alle mie imperatrici, 

ne approfitto perché forse, e dico forse,

stavolta non avrete motivo per odiarmi.

Vi voglio bene, e grazie perché siete delle rompiscatole

...quasi quanto me.




***




Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché

di notte chi la guarda possa pensare a te

per ricordarti che il mio amore è importante

che non importa ciò che dice la gente



"Grazie ragazzi, ci vediamo dopo!" 

Claudio saluta così velocemente i suoi amici che Mario scoppia a ridere, e non ha il tempo materiale di fare o dire qualcosa, di salutare Paolo e ringraziarlo per avergli fatto da guardia del corpo, che Claudio allaccia le dita attorno al suo polso e lo trascina verso la porta del suo appartamento.

A Mario sembra di tornare a respirare quando rimette piede in quella casa. La casa dove ha praticamente vissuto per settimane, quella casa che da bianca e asettica quale era diventò colorata e piena di vita grazie alla sua presenza, alla loro presenza, al loro amore, alla loro voglia di rendere quella casa un posto in cui in futuro avrebbero potuto vivere insieme veramente, prima di trovare un posto più grande dove stare. Con una camera per i bambini, un divano più grande, una parete enorme con tutte le loro foto più belle. In questo momento gli passano davanti tutti i progetti che avevano fatto insieme, all'improvviso, inaspettatamente, quando magari erano sul divano a guardare la televisione e Claudio facendo una diretta confessava ai loro fan il futuro che sognava per loro e si sente mancare al pensiero che adesso potranno davvero riprendere da dove avevano interrotto, realizzare tutti i loro progetti e tutti i loro sogni.

"È tutto al posto giusto, come vedi" gli dice Claudio, abbracciandolo da dietro e poggiando la testa sulle sue spalle. Come al solito non è bravo con le parole, come al solito non riesce mai a dire quello che sente veramente, e non riesce a dirgli chiaro e tondo che non sta parlando solo della casa che è in ordine nonostante Mario non ci sia stato negli ultimi due mesi. Vorrebbe riuscire a dirgli che è tutto nel posto giusto adesso, in questo momento, perché c'è di nuovo lui, ma non gli riesce. Lo stringe più forte sperando almeno qualcosa gli arrivi.

"Sì?" gli chiede Mario, voltandosi tra le sue braccia e guardandolo con fare complice. "È tutto al posto giusto perché ci sono io?"

Claudio sorride, incredulo, perché tra di loro c'è sempre stata tanta intesa ma l'insicurezza di Mario sotto questo punto di vista lo ha sempre un po' frenato. E invece Mario adesso è qui, tra le sue braccia, che si fida di lui a tal punto da capire esattamente cosa gli stia passando per la testa.

"Vieni qui" sospira Claudio, afferrandogli il viso tra le mani e spingendolo verso la parete alle sue spalle. 

Poggia le labbra sulle sue e lo bacia, dopo più di una settimana di astinenza. Mario stringe le braccia attorno al suo collo e lo lascia fare, lascia che Claudio lo baci e gli tolga il fiato come ha sempre fatto dal primo momento in cui lo ha baciato per la prima volta, inaspettatamente, nel momento in cui avrebbero dovuto semplicemente salutarsi e andare via. Claudio è sempre stato così fin dal primo bacio: sorprendente e inaspettato come la pioggia d'estate.

Bastarsi // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora