Con o senza?

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A Jess e ai suoi consigli! Grazie

21.04.2017

C: C'è ancora il tuo profumo tra queste lenzuola, c'è ancora il tuo sorriso assonnato tra i miei occhi, c'è ancora il tuo sapore sulla mie labbra ed il tuo calore sotto le mie mani... ed io adesso non aspetto altro che tu possa tornare a casa, tra le mie braccia, perché ho bisogno di tutto questo ogni mattina, ho bisogno di te, ho bisogno di noi...

Invio.

Claudio entra in casa stremato, nervoso, agitato.
Non sa perché ha scritto quelle parole ma sa perfettamente che non avrebbe mai avuto il coraggio di esprimere, anche solo uno di quei concetti, a voce.
Lo ha lasciato solo pochi minuti prima in stazione, lo ha visto allontanarsi da lui, andare verso l'albergo e non ha resistito, ha dovuto fargli presente quanto odiasse quella situazione, quanto avrebbe voluto che si allontanassero insieme verso quella casa, quella che deve tornare ad essere la loro casa.

Per Claudio passare quel viaggio in treno a 4 carrozze di distanza da Mario è stato decisamente snervante, la gamba non ha smesso un attimo di tamburellare e si è torturato i capelli fino a quando il treno non è arrivato in stazione.

La voglia di averlo vicino, di toccarlo, di respirarlo ormai è diventata implacabile, la sente sotto la pelle, la sente tra le ossa, la sente divorarlo dall'interno.
Claudio non ha mai provato tutto questo per un uomo, ha provato attrazione per tante persone, ha fatto sesso con tanti ma non ha mai provato il bisogno viscerale di avere accanto una persona anche solo per guardarla, non ha mai provato la necessità di sentire il battito del cuore di una persona sotto le mani e non ha mai perso la testa sentendo un profumo.

Ed ora che si ritrova ad aggirarsi nervoso all'interno di quella casa decisamente troppo silenziosa, troppo bianca, troppo vuota, si sente un animale in gabbia, un animale che non può soddisfare il suo bisogno primario, un animale che non può cacciare la preda tanto desiderata, non può bearsi del suo sapore e respirare la vittoria.

Odia l'idea che Mario passi il week-end in albergo ma il tono più che perentorio del suo ragazzo non ha lasciato margine a repliche "Claudio non insistere" gli ha detto scocciato, guardandolo dritto negli occhi, qualche ora prima "non se ne parla! Questo week - end rimarrò in albergo, del prossimo ne riparleremo lunedì".

Claudio ripensandoci si innervosisce ancora di più e decide che non può restare chiuso dentro quelle quattro mura, deve mettere un freno ai suoi istinti, prende la borsa della palestra e si chiude la porta di casa alle spalle.

Sarà una lunghissima giornata pensa scendendo le scale più veloce del solito.

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Hanno mentito a tutti e vogliono continuare a farlo, ingannare la redazione è stato difficile ma dopo insistenze e preghiere le tutor si sono convinte ed hanno fatto saltare il confronto previsto per quel mercoledì, rimandandolo a data da destinarsi.

Continuano a nascondersi dalle loro fans, dribblano pedinamenti e corrompono, come possono, le ragazze che li avvistano insieme, insomma si comportano come due ladri che si nascondono al mondo, dopo aver compiuto il colpo del secolo.

Siamo semplicemente due stronzi innamorati che vorrebbero tenersi giusto un paio di cose per loro pensa Mario attraversando sovrappensiero quel famoso ponte, si guarda intorno, ricorda ogni singolo dettaglio di quel paesaggio, ricorda ogni singolo dettaglio di quella sera, di quel selfie, di quel momento impresso in quello scatto così significativo.

A dicembre arrivato a Verona da pochi giorni, gli sembrava di aver trovato il suo posto nel mondo, gli sembrava di aver trovato la sua casa, la sua famiglia e poi dopo poco tutto era cambiato.

Mai e per sempre  // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora