Battiti

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Ciao a tutte!

Dopo una settimana impegnativa ho trovato il tempo di finire la scrittura di questo capitolo, scrittura che si è rivelata decisamente più impegnativa del previsto.
Mi rendo conto che questo capitolo tratti un argomento un po' particolare, ho scelto di inserirlo in questa storia, perché a me molto caro, ma un po' anche per esorcizzare paure ed esperienze personali.
Spero pertanto che le mie parole non urtino la sensibilità di nessuno.

Ovviamente, non penso sia necessario sottolineare, che ogni parola contenuta all'interno del testo, sia frutto della mia immaginazione. Come sempre aspetto i vostri pareri ed i vostri commenti.

Concludo ringraziando ognuna di voi per le tantissime visualizzazioni, non avrei mai immaginato che un capitolo, di una storia scritta da me, potesse arrivare alle mille letture!
Grazie immensamente!

Buona lettura.

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No, non adesso, sono rimasto tranquillo per tutto questo tempo, perché deve arrivare ora.

Va tutto bene, Mario va tutto bene.

Non sta succedendo nulla.

Non ti preoccupare!!

Dio perché deve succedere così tutte le volte, per favore no, no, no, non è giusto!

Ho bisogno di respirare.

Mario respira, non succede niente, non sta succedendo nulla, ti prego.

Perché finisce sempre così?

Mario perché la fai finire sempre così?

Ti prego, Mario ti prego.

Maledetto cuore di merda perché devi andare così veloce, perché? perché?

Il respiro corto, odio avere il respiro così.

Il petto ora mi esplode.

Adesso soffoco.

Non è giusto, anche questa volta devo rovinare tutto.

Respira Mario. Respira.

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Claudio sta finendo di sistemare le cose dopo lo shooting, Danish lascia sempre un tale disordine pensa rimettendo i pupazzi dietro al divano e sulle mensole nel salone, fa un passo indietro ed osserva il suo lavoro, dopo aver sistemato anche l'ultimo panda sopra il televisore, "Sarei stato un ottimo arredatore" bisbiglia compiaciuto, con le mani sui fianchi e la testa piegata da un lato.

È vero, in casa sembra sia passato un uragano ma un po' di disordine è il giusto prezzo per aver assistito a quegli scatti meravigliosi.

Mario è diventato veramente bravo, posa con naturalezza e osserva l'obiettivo senza quella velata paura che aveva i primi tempi negli occhi, Claudio si ricorda ancora quando, ogni tanto nei primi shooting, inventava stupide scuse per dargli il tempo necessario a scaricare la tensione.

Vedeva Mario irrigidirsi e lui esordiva con una battuta, offriva un caffè al fotografo di turno o distraeva tutti per il tempo necessario che serviva a far spuntare nuovamente sul volto di Mario il sorriso, mentre ora, il suo bellissimo uomo dagli occhi scuri, ha imparato a superare le difficoltà da solo. Punta il suo sguardo e si racconta all'obiettivo, affronta la macchina fotografica con più sicurezza, si muove in modo disinvolto ed osa con scatti che prima non avrebbe mai fatto.

Mai e per sempre  // ClarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora