SETTE

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Beckett era arrivata al distretto da pochi minuti. Nella sala relax si stava facendo un caffè con la macchina regalata da Castle. Pensò che era bastato un gesto come quello per rendere le loro pause decisamente migliori, potendosi finalmente bere un caffè degno di quel nome. Stringeva la sua tazza blu tra le mani, assaporando la bevanda calda e pensando che quella che avrebbe dovuto affrontare da lì a poco sarebbe stata un'altra giornata estenuante fatta di noiose ricerche nel passato di Ethan Austin. Finì il caffè leccandosi un po' della schiuma che le era rimasta sulle labbra, pensando che comunque quello che preparava Castle era più buono, sarà stata l'abitudine, in quei mesi aveva già fatto centinaia di caffè per tutto il distretto, diventando il loro personale barista quando non c'erano casi particolarmente complicati da risolvere, o forse usava qualche ingrediente segreto che avrebbe dovuto farsi dire, prima o poi, anche se questo avrebbe voluto dire ammettere la superiorità dei suoi caffè seguita da quello che si immaginava già una pavoneggiarsi infinito da parte sua: forse l'ingrediente segreto poteva rimanere tale, quel caffè in fondo, andava bene anche così.

Kate aveva ancora il sapore di caffè tra le labbra e si era appena seduta alla sua scrivania quando sentì qualcuno pronunciare il suo nome.

- È lei la detective Katherine Beckett?

Davanti a lei un uomo elegantemente vestito sulla quarantina, che poggiò la sua ventiquattrore sul piano della scrivania prima ancora che lei potesse rispondere.

- Sì, sono io. Lei invece chi è? - Lo fissò dal basso in alto senza nemmeno alzarsi, decisamente infastidita da quel modo arrogante di porsi.

- Sono l'avvocato Benjamin Austin, rappresento Aaron e Elijah Austin.

- Parente?

- Sono il nipote di Aaron, ma questo non è importante. I miei clienti hanno saputo che ieri un uomo, probabilmente accompagnato da lei da come è stata descritta, con una bambina sono andati a casa di Ethan Austin e ne sono usciti con molti effetti che si trovavano nell'appartamento.

- Esatto. È il nuovo tutore di Joy e li ho accompagnati a prendere le sue cose. - rispose secca Beckett.

- Non capisco per quale motivo i miei clienti non possano entrare in possesso dell'appartamento ed invece a degli estranei è consentito entrare ed uscire da lì. - Beckett si alzò e girò intorno alla scrivania per trovarsi davanti all'uomo.

- Avvocato Austin, credo che lei conosca la definizione di "scena del crimine", immagino, o almeno spero.

- Fa dell'ironia gratuita, detective?

- Le persone entrate nell'appartamento erano sotto la mia supervisione e non hanno contaminato in alcun modo la scena del crimine, nel caso servano ulteriori accertamenti. Le cose prese erano gli effetti personali della bambina: vestiti, giocattoli, libri per la scuola.

L'avvocato Austin aprì la sua valigetta e ne tirò fuori un foglio che mise sulla scrivania di Beckett.

- Spero che la cosa non si debba ripetere, in ogni caso quella è una diffida a far entrare di nuovo in casa persone estranee e a portar via qualsiasi cosa senza la presenza mia e dei miei clienti. Non vorrei dover in futuro constatare che sono state sottratte delle cose che non erano di proprietà della signorina Joy Johnson che glielo ricordo non è in alcun modo imparentata con Ethan Austin e sua moglie, visto che le pratiche per l'adozione non sono mai state portate a termine e non ha alcun diritto su nulla di quello che era loro.

- Avvocato, sta forse accusando di qualcosa uno dei miei migliori detective? - Montgomery aveva assistito all'ultima parte della conversazione ed era infine intervenuto in difesa di Beckett.

- Lei è? - chiese sprezzante l'avvocato.

- Capitano Roy Montgomery. Se ha qualche cosa di cui lamentarsi dell'operato dei miei uomini venga pure nel mio ufficio. Comunque informi i suoi clienti che le indagini proseguiranno ancora, quindi non escludiamo ulteriori sopralluoghi da parte dei miei agenti sul posto, quindi dubito che possano rientrare in possesso dell'appartamento nei prossimi giorni. In ogni caso la porta del mio ufficio è sempre aperta per ulteriori chiarimenti.

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