Sunday

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Severus, si ritrovò davanti alla porta di Oden ancora immerso nei suoi dubbi , quando vide che la porta, era socchiusa posò la mano su di essa e piano l aprì. Vide Oden vicino alla cucina , con dei pantaloncini e una canotta mentre girava il sugo , un odore inebriò il suo olfatto e la musica riempiva l aria, la ragazza cantava e cucinava , era una visione che lo fece restare fermo un attimo , era cosi famigliare .Oden si girò e sorrise verso Severus, vide il suo essere vestito con abiti più leggeri, che cadevano sul suo corpo in maniera perfetta poi lo invitò : Vieni è quasi pronto " lui entrò " ho portato del vino , spero vada bene " Oden gli rispose " certo va benissimo, tanto io non ne so molto " e sorrise , gli regalò un altro sorrise e lui lo apprezzava " spero che ti piacciano gli spaghetti con il sugo , casa mia si fa quasi tutte le domeniche " Severus si sedette sul divano " va benissimo, e tanto che non mangio un pasto cosi casalingo...in realtà ero un ragazzo l ultima volta "

la ragazza portò i piatti a tavola , la musica li accompagnava .Il silenzio scese c'era imbarazzo , poi l uomo ruppe il silenzio " devo farti i miei complimenti e davvero buono , non tutte le ragazze cucinano cosi " Oden sorrise con il viso sporco di sugo " grazie , cucino da quando ero una bambina , mi piace molto ed e una bella dimostrazione d amore " a queste ultime frasi arrossì" sai lo facevo per la mia famiglia , intendevo questo ..." E continuò il rossore " avevo capito " disse Severus con occhi di comprensione , poi vide che aveva un po di sugo sulla guancia e d esclamò" hai del sugo sul viso " la ragazza arrossì ancora , si pulii " e pulito ora? " disse mentre il rossore padroneggiava sul viso, Severus non disse nulla, prese il tovagliolo e si chinò davanti a lei e la pulì dal sugo " ora e pulito" sembrò un attimo lunghissimo " grazie " poi disse lei .Aprirono il vino e Lui lo versò ad entrambi , " e buono " disse la ragazza " mi fa piacere che lo apprezzi " disse Severus . "Posso chiederti da quanto suoni ?" Gli chiese l uomo " da un paio di anni , mi ha insegnato Jeremy " disse La ragazza " e un tuo insegnate? " L uomo si incuriosì al nome maschile " in realtà e il mio ex ragazzo , ma ora e il mio migliore amico e suoniamo insieme quando possiamo" Severus annui poi continuò" l altro giorno ti ho sentito suonare , era una bellissima canzone " Oden lo guardò mentre lui beveva il vino , aveva un eleganza anche nel tenere il calice " anche a me mi piace molto la suono spesso , anche se non lo suonata tutta l altro giorno " guardò la chitarra sul letto Severus " allora poi devi farmi sentire la fine " Oden lo guardò e sorrise , andò sul letto , si mise seduta prese la chitarra e cominciò a suonare

Sono sdraiata sulla luna, mio caro, arriverò presto

è un posto stellato e tranquillo

il tempo lo abbiamo ingoiato

nello spazio siamo a milioni di miglia di distanza

ci sono cose che vorrei sapere

non cè nulla che ti nasconderei

è un posto buio e luccicante

ma con te, tesoro mio

sono al sicuro e siamo a milioni di miglia di distanza

Siamo sdraiati sulla luna

è un pomeriggio perfetto

la tua ombra mi segue tutto il giorno

rassicurandomi che io

stia bene e siamo a milioni di miglia di distanza

Severus, osservò Oden seduta, i capelli che cadevano ancora umidi dalla doccia sul viso , la bretella della canotta cadeva dalla spalla , e la chitarra copriva delle forme morbide , la sua voce era dolce e lo rapiva . Oden finii la canzone e lo guardò , il silenzio dei due i loro sguardi fu un attimo lunghissimo , lui si alzò e andò a sedersi sul letto con lei , poi disse " grazie , e bellissima questa canzone , e stato un pranzo splendido , ora pero devo andare " Oden non riusciva a non guardare i suoi occhi cosi vicini , e cosi scuri li trovava bellissimi poi esclamò" grazie a te per la compagnia " e sorrise, ancora un sorriso che lui non poteva non guardare e forse amare . Alzò la bacchetta e pulii la cucina , si alzò sfece un mezzo sorriso " dovrai imparare a farlo da sola , ora vado grazie ancora " Oden si alzò e lo abbracciò , le sue braccia era intorno al suo collo e la testa poggiata sulla spalla sentiva il profumo intenso e fresco , lui strinse le braccia attorno ai suoi fianchi , e la testa sulla sua spalla, sentiva i capelli umidi e il profumo leggero , ricordava il mare .Non sapevano perché si abbracciarono ma era piacevole e fu lungo , poi si allontanarono e lui la salutò ed uscii.

Lei si diede della stupida per quel gesto e sentiva solo imbarazzo , lui pensò che fosse una stupidaggine quel gesto

Spazio scrittrice

La canzone e sempre the Moon Song

La versione originale, scritta qui e di

Karen o

Estranei nel mondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora