05/01/2017

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Mi guardo intorno, seduta su una delle poltroncine del commissariato, aspettando il turno per la mia deposizione, senza parlare, ma i miei occhi terrorizzati dicono già tutto.
Seduta qualche sedia più in là, Elisabete non perde l'occasione di scoccarmi occhiatacce che forse una volta a casa si tramuteranno in schiaffi.
Non ho mai avuto così tanta paura, non posso credere che stia succedendo proprio a me.
Mio papà ha cercato di farmi forza, nonostante fosse molto preoccupato anche lui.
Tutto è accaduto solo qualche giorno fa, abbiamo fatto appena in tempo a trovare un avvocato in caso si dovesse affrontare un processo, cosa che spero non accada.
L'avvocato appunto sta seduto di fianco a me, con espressione seria.
Sembra molto sicuro, infatti papà mi ha detto di non avere dubbi, che ci tirerà fuori da questo casino.
In quel momento la porta davanti a noi si apre ed esce Letícia con il suo avvocato.
Sua madre e suo padre, seduti dall'altra parte della stanza si alzano e si dirigono verso di lei.
Elisabete scocca un'occhiataccia alla madre della mia amica

《È inutile che mi guardi così, Elisabete. Non è colpa mia se tua figlia fugge abusivamente di sera spalleggiata dalla sorella e tu ti fai fregare. Non sono affari che mi riguardano. E non venire a dirmi che non mi sono interessata abbastanza o altro. Non mi sembrava il caso, trovo "normale" che una a una figlia venga dato il permesso di uscire, senza che debba scappare di casa. Cosa dovevo fare, telefonarti per chiedere conferma?! No, mi sono fidata. Quindi, basta.》
《Non ho detto nulla!》esclama infastidita Elisabete
《Mi basta il tuo sguardo. Letícia, andiamo, avanti》
《Ciao》saluto a bassa voce

Leti mi fa un cenno a mo' di saluto
In quel momento la testa del commissario fa capolino dalla porta.

《Signorina Carvalho? Prego, può accomodarsi.》
《Vai tesoro. Andrà tutto bene.》mi sussurra mio padre

Elisabete mi scocca un'occhiataccia ma non dice nulla.
Mi alzo a fatica e mi dirigo con l'avvocato dentro alla stanza.
Il commissario chiude la porta alle mie spalle. Mi sento come un topo in trappola.

《Potete sedervi. Signorina Carvalho, si sente bene?》
《Sì》mento
《Lei invece è...》chiede il commissario rivolto all'avvocato
《Avvocato Calvairais. Piacere》risponde l'avvocato stringendogli la mano
《Allora, incominciamo. Signorina Carvalho, lei dovrà rispondere sinceramente alle domande che le porrò. Avvocato, lei potrà intervenire ovviamente, nei limiti del possibile.》
《Certo》disse con voce ferma l'avvocato
《Signorina Carvalho, Ana Silva ha dichiarato che lei e Letícia Santos eravate presenti al momento del furto. È così?》
《Sì.》
《A noi però la signorina Santos ha riferito che non era vero. Che non eravate presenti. Sono due versioni contrastanti.》
《Evidentemente la signorina Santos non ha detto il vero.》conviene l'avvocato

Come ha potuto Letícia dire una cosa del genere?!?! Lavarsene le mani in questo modo?!

《Signorina Carvalho? Cosa ha da dire ha riguardo?》
《Ehm...》

Porca Eva, io e Leti avremmo dovuto concordare la versione! Perché non ci è venuto in mente?!
A questo punto non saprei se confermare la versione di Letícia oppure dire la verità... in tutti e due i casi sarei nei casini ugualmente.

《Allora?》incalza l'agente
《Letícia ha detto il falso. Eravamo presenti al furto tutte e due.》concludo a fatica
《Non avete fatto nulla per fermarla?》
《No...》
《Come mai?》chiede
《Signor agente, mi permetta, le due ragazze erano probabilmente sottoposte ad una forte pressione! Credo fosse la prima volta che accadeva una situazione del genere...》
《Prego avvocato, lasci parlare la signorina Carvalho.》

Gli occhi mi si riempono di lacrime. Provo a parlare ma mi esce solo un singulto strozzato.

《Signorina Carvalho? Si sente bene?》chiede l'agente
《Te la senti di continuare Paloma?》chiede l'avvocato
《Come ha detto l'avvocato, era la prima volta che succedeva. Noi... non abbiamo saputo fermarla. Temevamo le conseguenze per Ana se avessimo raccontato tutto alla polizia...》
《Sarebbe stato meglio.》disse con voce ferma il poliziotto
《Certo... ma secondo Ana non l'avrebbero mai scoperta. E noi ci siamo fidate.》
《Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Comunque per adesso va bene così, grazie per la sua disponibilità.》
《Ci sarà un processo?》chiedo con voce instabile
《Non è tenuta a ricevere queste informazioni in questo momento.》
《Oh... ok.》
《Arrivederci.》saluta l'avvocato alzandosi
《A rivederla avvocato. Arrivederci signorina Carvalho.》
《Salve》sussurro

Mi alzo, l'avvocato mi mette un braccio sulla spalla e mi conduce fuori
Corro verso mio padre e lo abbraccio come facevo da bambina e scoppio a piangere.

《Va tutto bene, Pal. Va tutto bene.》mi sussurra
《Andiamo a casa.》dice con voce ferma Elisabete

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《Elisabete, non potremmo aspettare un attimo prima di discutere di questo argomento? Lascia riposare un attimo Paloma...》
《Eh no! Eh no! Adesso ne parliamo! Non puoi fargliele passare tutte!》
《Non voglio lasciar perdere, semplicemente rimandiamo la questione!》
《No! Ne parliamo ora! Non puoi fare sempre il menefreghista, ok?! Sono anche figlie tue!!》
《E chi sta facendo il menefreghista?! Ho chiesto solo un po' di pietà!!》
《Basta! Non litigate!! Affrontiamo subito la questione e basta!!》esclama inalberata Micaela
《Bene! Allora, intanto, questa CAZZATA che avete fatto, cioè far scappare Paloma mentendomi sul suo stato di salute verrà pesantemente punita. Entrambe non potrete uscire per tre settimane.》
《Ma mamma!!》esclama contrariata Mic
《Niente contraddizioni, intesi Mic?Meritereste anche punizioni peggiori. Inoltre, niente paghetta per due settimane!》
《No!! Questo non te lo permetto!! Mi servono quei soldi!!》urla Micaela
《Zitta, Micaela!! Ci pensavi prima di andare contro le mie decisioni!》
《Ti odio!!!》strilla
《Elisabete, da' la mia paghetta a lei! A lei i soldi servono!》
《No, Pal, entrambe non avrete i vostri soldi per il tempo da me e vostro padre stabilito.》
《Veramente tutte queste regole le hai stabilite te... a me non hai chiesto un parere.》borbotta mio padre
《Se non ti chiedo un parere è perché mi aspetto che tu sia d'accordo! Se per una volta puniamo le ragazze dato che si sono comportate a MOLTO male, non vedo dove stia il problema!》
《Le tue punizioni non sono funzionali alla loro educazione!》
《Perché, invece fargliele passare tutte è funzionale?!》

Io e Micaela andiamo via dalla stanza, lasciandoli litigare.

Unicamente Nós (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora