12/01/2017

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Non so come ho fatto, ma sono riuscita a far penetrare in casa Letícia e Ana senza che i mio padre ed Elisabete lo scoprissero. Loro due infatti sono usciti e torneranno verso le 19.00, quindi tecnicamente se le faccio andare via prima di quell'ora non dovremmo essere scoperte, sempre che non ci tendano un'imboscata.
Anche Leti e Ana sono "fuggite" da casa, perché tecnicamente sono in punizione anche loro.
Ma dobbiamo rischiare, abbiamo molte cose da raccontarci e non possiamo aspettare

《Ci sono alcuni punti da chiarire.》esordisco dopo averle fatte accomodare sul divano
《Esatto.》continua Letícia
《Tipo?》chiede Ana
《Tipo, come hanno fatto a scoprirti?》chiedo rivolta ad Ana

Ana sospira profondamente e mi fissa. Poi tira fuori la sua placchetta d'oro dalla scollatura della maglia e me la mostra

《Te la ricordi?》mi chiede
《Sì, la tua placchetta... ma cosa c'entra?》
《Ci sono incisi nome e cognome sopra.》
《Ah...e?》
《Sono stata una stupida. Ho sottovalutato il fatto che ci sarebbero potute essere delle telecamere, o meglio, non ho controllato bene.》
《Per un'esperta del settore come te, è una grossa pecca》commenta sarcastica Letícia
《Ma che vuoi? Non faccio la ladra di professione, e non intendo farla. È stata solo e unicamente sfortuna.》
《Beh, e quindi? Cosa è successo?》
《È successo che hanno controllato le registrazioni e hanno visto chiaramente che rubavo. Non solo: la commessa mi ha riconosciuta e ha detto che si ricordava ciò che era inciso sulla placchetta: Ana Silva.》
《Ma come ha fatto?! Non ci si può ricordare di 'sti particolari! È assurdo!》
《Evidentemente questa tizia è un alieno. In ogni caso, una volta scoperti nome e cognome non è stato difficile rintracciarmi. Hanno raggiunto casa mia e hanno chiesto a mia madre dove fossi. Le hanno spiegato tutto e poi sono venuti a cercarmi.》
《Ci sarà il processo, immagino.》continuo io
《Non ci voglio neanche pensare.》
《Ci hai cacciato in un bordello assurdo! Potremmo essere coinvolte anche noi!! Per averti coperta!! Per un reato che non abbiamo neanche commesso!!》esplode Leti
《Vorrei ricordarti che coprire un crimine è reato.》risponde Ana acida
《Cosa volevi?! Che ti denunciassimo?!》chiede quasi strillando lei
《Non sono cazzi miei quello che decidete di fare. Adesso sono nei casini comunque, indipendentemente dalla scelta avete fatto.》
《Se ti avessimo denunciata ora non saremmo in questo bordello!》
《Ah!? Davvero mi avresti consegnata alla polizia, Leti?!》
《Forse avremmo dovuto farlo! Abbiamo rischiato per te!! Ci siamo fidate!! Volevamo proteggerti!! E invece? Siamo nei casini anche noi!》
《Secondo te volevo mettervi nei guai?! Credi fosse il mio scopo fin dall'inizio?! Ma ti senti quando parli?! Dici cose senza senso!!》
《Potevi prevederlo!》
《No che non potevo!》

Leti si alza stizzita e la fissa dritto negli occhi

《Sei un'idiota.》esclama lei
《Tu una testa di cazzo!》ribatte Ana
《Stupida!》
《Cretina!》
《Tu sei una lesbica di merda!!!》

Ana sembra stia per controbattere ma si ferma di colpo, come se ad un tratto fosse diventata di ghiaccio, e la fissa con gli occhi sgranati.
Dopo un po' si riprende e ricomincia a fissarla con espressione ostile.

《... Come mi hai chiamata?》chiede piano
《Lesbica di merda.》risponde risoluta Leti, anche se sembra aver perso gran parte della sua sicurezza
《Raga vi prego... smettetela》sussurro angosciata
《Zitta Pal!》mi urla Ana
《avanti, ripeti! Ripeti se hai coraggio!》
《Lesbica di merda!!》

Ana si avventa contro di lei ma riesco a trattenerla prima che sferri un pugno in faccia a Leti. Quest'ultima si scansa velocemente, spaventata dall'inaspettata reazione dell'amica.

《Vieni qui!》le urla Ana mentre cerco di farla sedere sul divano trascinandola con la forza
《Ana! Così non risolvi nulla!!》esclamo
《Mi ha insultato!》
《L'hai insultata pure tu!》
《Stai dicendo che è colpa mia?!》
《Non ho detto nulla!! Allora, sediamoci e parliamo civilmente. Non è un incontro di wrestling!》

Si siedono entrambe continuando a fissarsi con astio senza però dire una parola. Dopo qualche minuto di silenzio, Ana chiede, con una punta di fastidio:

《Posso sapere come fai ad affermare che sono lesbica?》

Leti non risponde, prende direttamente il telefono. Ho già capito cosa vuole fare, prevedo guai
Ana fissa la foto che Leti le mostra e strabuzza gli occhi.

《Che...?》sussurra basita
《Sbaglio o siete tu e Adelaide che vi baciate?》chiede sarcastica Letícia
《Ci hai scattato una foto!!》
《Dovevo pur avere qualche prova...》
《Ma prova de che?!》
《Del fatto che sei lesbica, o almeno bisex.》
《Ma a te...》comincia Ana
《Sì?》
《CHE TE NE FREGA?!?!》urla imbestialita
《Me ne frega eccome. Se ci dici delle cose e poi ne fai altre...》
《Ma cosa?! Che cosa ti ho mai detto?!》
《Se dici che stai con Luís e poi ti fai una ragazza...》
《Sono cavoli miei. E ora... ELIMINA QUELLA FOTO!》
《Perché?》chiede con aria indifferente Leti
《Perché?! E lo chiedi pure?! Perché è violazione della privacy, idiota. Posso denunciarti se non lo fai.》
《E mi denunceresti? Sul serio?》
《Sì. Ti denuncio eccome.》
《Se, se...》
《Elimina - quella - foto.》
《Ok, ok... calma.》

Senza battere ciglio, cosa che mi stupisce, elimina la foto davanti agli occhi di Ana.

《Bene, ora io vado a casa. Ah e... ultima cosa: gradirei che della questione mia e di Adelaide non si sapesse nulla. Perché sono cose private. Posso fidarmi, spero.》
《Sì, ovvio.》dico prontamente
《Sì.》conclude Leti
《Bene. Grazie per la "piacevole" chiacchierata.》
《Grazie a te.》dice con una punta di fastidio Leti.
《Ciao Ana》dico frettolosamente chiudendole la porta alle spalle

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《Sei riuscita a eliminare quella foto? Brava.》dico a Leti
《Ma perché, secondo te l'ho eliminata?》chiede con un sorrisetto
《Non l'hai fatto?》chiedo, delusa
《No, ovviamente. Cosa credevi? Queste sono prove schiaccianti》
《E per cosa vuoi usarle?》
《Per ricattarla.》risponde, con tono freddo
《Ma ricattarla per cosa?》
《Per tutto. Ci sono tante cose che ancora non sai.》


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