Un dolore lancinante alla testa e la mia vescica che stava per scoppiare, mi obbligarono ad aprire i miei occhi controvoglia. Uno dopo L altro si aprirono, ma ciò che vedevo non aveva nulla di familiare. Ero distesa su un letto a baldacchino, in una camera dalle preti bianche. Questa non era camera mia.
Cercai di mettere a fuoco la sera precedente, ma avevo un vuoto, di sicuro sarà stato il vino. Ricordavo la cena, le frecciatine e le prese in giro di Mister occhi di ghiaccio. La mia testa mi inviava un segnale di allarme. Questa non era camera mia quindi...
Alzai le coperte per controllare il mio stato.
Ero nuda completamente nuda.Un rumore di chiavi mi fece sobbalzare e subito mi sistemai la coperta così da non lasciare scoperto nemmeno un pezzo di pelle.
Attendevo con ansia di vedere chi era il proprietario della stanza anche se una idea già c'è L avevo. Ed ecco che la sua figura si materializza davanti a me, la mia bocca si apre per la meraviglia, era in costume da bagno con i capelli grondanti d'acqua e due occhi che mi fecero sentire un caldo infernale quando si incontrarono con i miei.
"Buongiorno bambolina, vedo che ti sei svegliata finalemente" la mia voce sembrava scomparsa e la consapevolezza di aver fatto bene qualcosa che non era nel mio stile, diventava sempre più reale.
"Hai voglia di mangiare qualcosa? C'è la colazione fuori, serviti pure!" La sua voce proveniente dal bagno dove si era infilato due secondi prima risuonava nella stanza. Ma io non riuscivo ad assimilarmi, non ricordavo nulla di quello che era accaduto. Maledetto vino.
Notai un accappatoio proprio hai piedi del letto e prima che lui uscisse lo indossai. E mi inoltrai nell'altra stanza. Era incantevole, intera parete era di vetro e fuori si scorgeva un tavolo imbandito ed una piscina. Con una vasca idromassaggio annessa.
Rimasi lì impalata a fissare il panorama. E non mi accorsi che qualcun altro era arrivato li.
Mi girai e Mister occhi di ghiaccio si era finalmente messo una maglietta, così potevo finalmente guardarlo senza che la mia faccia diventasse un peperone.
"Che ci faccio qui?" la domanda mi risuonò stupida ma ormai L'avevo pronunciata.
"Vedo che non ti ricordi nulla!" Abbassai gli occhi alla sua risposta, non ero preparata. Ma non volevo neppure restare all oscuro di tutto. Presi fiato e risposi.
"No, purtroppo non ho un bel rapporto col vino" ammisi, e mi senti un po' sciocca. Lo guardai per cercare un ammonimento ma nulla il suo viso non mostrava alcun sentimento in merito.
Mi guardò negli occhi ed io senti le mie gambe diventare gelatina, ed il mio corpo rispondeva a dei richiami che io neppure conoscevo. " Mi dispiace, bambolina che non ricordi nulla della notte appena trascorsa, ma devo farti i miei complimenti sei brava" si avvicinò a me lentamente mente parlava fino ad mettere L ultima parola a due centimetri dal mio viso.
La mia pelle ribolliva sotto il suo sguardo, mi sentivo quasi ipnotizzata.Speravo si fermasse è mi baciasse così da poter ricordar il sapore delle sue labbra che ha quanto avevo capito avevo assaporato per bene.
Ma così non fu'.
Mi sorpasso aprendo la finestra e facendomi sennò di uscire fuori.
"Avrai fame dopo l' intensa attività fisica di ieri sera, vieni a mangiare qualcosa" il suo tono ammiccante ed autoritario, mi fecero ritornare la rabbia che bramavo ieri sera nei suoi confronti.
"Stronzo" sibillai, sorpassandolo e avviandomi verso la tavola imbandita.
Inizia ha mangiare qualcosa mente lui armeggiava col cellulare. Il silenzio ci teneva compagnia.
Fini la mia colazione e tirai indietro la sedia per alzarmi, solo allora mi degno di uno sguardo ed inizio a parlare.
" Meg e Simon sono fuori in barca bambolina resterai tutta la giornata con me oggi" non potevo credere alle mie orecchie, Meg mi aveva lasciata sola tutta la giornata è poi chi era lui ad obbligarmi a restare con lui. Sarei tornata nella mia stanza.
Ripresi parola dopo alcuni minuti per me infinito " non ho intenzione di restare qui neppure un minuto di più, ti ringrazio per la colazione che oltretutto era squisita ma prendo la mia roba da vado via" spinsi indietro la sedia e mi allontanai dal tavolo.
La sua mano aggancia il mio braccio. E la sua bocca si avvicina lesta al mio orecchio.
" Non eri così polemica ieri sera mentre mi supplicavi di scoperti per bene" il suo modo gutturale di parlare mi fece partire dei flash back della serata di ieri"HO MIO DIO MA COSA HO COMBINATO.
Amiche e amici ecco a voi un nuovo capitolo purtroppo era troppo lungo e lo dovuto tagliare. Ma la giornata non è ancora finita cosa succederà?
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Inevitabile
RomanceUn viaggio in aereo, un incontro che ti cambia la vita ed un week end che racchiudi nel cuore come uno dei più fantastici della tua vita prima di intraprendere finalmente il tuo lavoro dei sogni. Ma quegli occhi sono difficili da dimenticare. Soprat...