Finalmente ero a New York. Ero nella città dei miei sogni. Ma sopratutto ero sola. Questo mi destabilizzava, ma dovevo essere forte, e poi oggi avrei conosciuto la mia coinquilina. Avevo preso un appartamento a pochi isolati dal giornale, così da riuscire ad essere sempre puntuale.
Il taxi mi accompagno all'indirizzo che gli avevo mostrato, e lungo tutto il tragitto non avevo fatto che alzare la testa per ammirare i grandi grattacieli. L'aria era un po' diversa da quella di Los Angeles, ma non ci feci caso, ero intenta a guardare tutto ciò che attraversavo e a scattare milioni di foto che avrei inviato a i miei amici.
Pagai il tassista e scesi, davanti a me un palazzo con i mattoni rossi e una grande scala antincendio proprio all'esterno dell edificio tipico dei palazzi newyorchesi . Mi avvicinai al portone cercando il cognome che mi aveva lasciato l'inquilina. Bussai.
"Chi e?" Mi rispose una voce da tono molto squillante.
"Sono Joy la nuova inquilina" risposi con tono molto agitato. Era sempre la stessa storia quando dovevo conoscere nuove persone, non ero brava a mantenere la calma.
Il portone si aprì e mi affrettai a salire le scale, l'appartamento era situato al primo piano, ed era il numero 19. Trovai la porta socchiusa quindi per educazione bussai. Non avendo risposta apri la porta per entrare.
"Si può?" Cercai di annunciarmi nel modo più educato che potevo. Apri la porta e varcai il piccolo corridoi ritrovandomi subito nel salotto dove c era un gran bel divano con un televisore a plasma sul davanti, e proprio hai piedi della TV c'era quella che supponevo essere la mia coinquilina, su un tappeto intenta a seguire un video in TV di come fare joga.
Mi schiarì la voce "ciao" dall'altra parte nulla. Alzai la voce. "Ehi, ciao io sono joy".
Si sfilò le cuffie dall orecchio e finalmente ebbi l'attenzione che meritavo.
"Ciao io sono Isabel, per gli amici Isy, scusami ma non posso interrompere la lezione finché non finisce" la guardavo e continuavo ad annuire. " allora finalmente ti conosco, ci voleva proprio una donna finalmente, vieni ti faccio vedere la tua camera." La segui lungo il corridoio che era proprio alla nostra destra. Mi accompagno nella mia camera. "Questa e la tua stanza la mia e proprio quella dopo e l'ultima e quella di Frank L altro coinquilino, ma ora non c'è', lo conoscerai sicuramente stasera. Ti lascio disfare la valigia quando mi vuoi mi trovi in cucina" ero rimasta da sola nella mia nuova stanza, della mia nuova casa. Ero entusiasta, mi lancia sul mio nuovo letto dalle lenzuola bianche, e guardai il soffitto.
Mi svegliai di soprassalto e guardai la finestra, il cielo si era scurito, guardai l'ora e mi accorsi che avevo dormito quasi per 6 ore si vede che il jet lag aveva proprio danneggiato il mio sonno.Mi feci una doccia nel mio bagno personale che avevo in stanza, il bagno era piccolo ma confortevole. Aveva tutte le mattonelle bianche e un piccolo mosaico con L azzurro che dava un tocco di mare al ambiente totalmente bianco.
Sfilai dalle valige ancora piene una t-shirt e i miei adorati jeans, e andai in cucina.
Un ragazzo girato di spalle con un grembiulino armeggiava tra i fornelli della cucina. Rimasi a fissarlo, mentre intonava alcune note. Mi avvicinai lentamente per non spaventarlo, gli picchiettai due dita sulla schiena, quando si giro quasi non mi misi ad urlare anche io per le sue grida di terrore.
"Ehi, scusami sono la nuova inquilina, non mi sentivo e non sapevo come chiamerai!" Esordi.
"Ho mio Dio quasi non mi hai fatto venire un infarto, Baby!" Rispose in un tono molto più calmo di prima.
" piacere Joy, tu devi essere l'altro inquilino?" Domanda stupida lo so.
" si sono io piacere Frank, Isabel mi ha detto del tuo arrivo ma non pensavo già fossi qui! Mangi con noi stasera?sai e il mio turno di cucinare quindi avrai da leccarti i baffi" annuì con piacere, è quasi mi consolai pensando che forse in fondo questa convivenza non sarebbe andata tanto male.
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Inevitabile
RomanceUn viaggio in aereo, un incontro che ti cambia la vita ed un week end che racchiudi nel cuore come uno dei più fantastici della tua vita prima di intraprendere finalmente il tuo lavoro dei sogni. Ma quegli occhi sono difficili da dimenticare. Soprat...