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Lisa mi aveva raccontato della festa di stasera, ma non avevo proprio voglia di andarci, anche se sapevo bene che bisognava esserci, la presenza era importante dovevo conoscere i miei colleghi capire chi potesse diventare mio alleato e chi un potenziale nemico.

L'approccio con i colleghi non era andato male, almeno in ufficio il primo giorno erano girati tanti sorrisi, sicuramente qualcuno falso, ma c era pur sempre in aria serena, speravo vivamente durasse a lungo.

Lisa mi aveva supplicato di esserci visto che per adesso ero l'unica con cui avesse fatto amicizia, ed anche io, quindi ero obbligata ad andarci.

Quando rientrai nell'appartamento c era molta calma, i miei coinquilini sicuramente erano a lavoro, ero contenta almeno avrei avuto il tempo per un bagno caldo, entrai in bagno iniziai a riempire la vasca mettendoci dentro del olio che mi potesse rilassare,regalo della mia adorata nonna. Mi aveva raccomandato di usarlo quando il lavoro mi avrebbe stressato. E per la giornata appena trascorsa ci voleva proprio.

Il dilemma di tutte le donne, cosa mettere ad una festa. Puntualmente apriamo l'armadio e non ci troviamo mai nulla dentro che possa fare al nostro caso. Questa adesso era la mia situazione, tutti i miei vestiti erano lanciati alla rinfusa. Non avevo un amica che mi potesse consigliere, visto che da più di 2 ore eronsola in casa. Così decisi di chiamare Meg, lei è l'unica che poteva salvarmi adesso.

" Best, buongiorno tutto bene?" Solito affanno è solito allenamento mattutino per la mia amica sempre in fissa per la forma fisica.

"Meg ho bisogno di te, devo andare ad una festa cosa metto?"
"E brava la nostra Joey iniziamo presto con le feste?" Ride di gusto

" sciocca e la festa di iniziò anno lavorativo dicono è una delle più belle di New York, l'organizzatore è un certo Jeremy holden"
Un urlo mi fece allontanare il telefono dall'orecchio.

"O mio Dio, Joey le feste di Holden sono le più belle di New York come fai a non saplerle, tu e la tua fissa per il giornale e non conosci uno dei più famosi festaioli della grande mela, tesoro tu mi sbalordisci sempre di più" la ascoltavo assente, già odiavo le feste, sapendo che era anche una delle più belle e bla bla bla, mi era passata di più la voglia.

" Meg sai quanto odio le feste, devo andarci solo perché è un benvenuto per noi stagisti è l'unica mia amica del intero giornale mi ha supplicato di andarci, quindi ora smettila di criticare le mie conoscenze e aiutami" la mia voce disperata fece mettere in moto il piccolo cervello Della mia amica/sorella.

" per prima cosa controlla l'invito, solitamente hanno un tema le feste" iniziai a frugare nella mia borsa alla ricerca di quel benedetto invito, perché le feste dovevamo avere per forza un tema.

Vittoriosa lo trovai.

" c'è scritto black and white, ed è obbligatoria una maschera" la mia voce emanava tutto lo stupore che provavo non solo doveva avere un tema così sciocco come i colori da sempre opposti tra loro, ma la ciliegina sulla torta doveva essere la maschera.

" bhe il tema è semplice ritieniti fortunata, l'anno scorso era tema il libro della giungla." La mia bocca si spalancò facendo uscire sillabe incomprese.

" si caro te lo detto che sono delle feste da urlo, che fortuna vorrei essere lì con te".

Il risultato finale fu che alle 9 ero pronta con un tubino a scacchi con spacco sul davanti ed una scollatura bella abbondante sul decolte, tacchi dodici che avrei odiato per tutta la serata, ma Meg mi aveva obbligato a mettere è una maschera trovata da un negozio di articoli da regalo giù casa di bianco e tanti, forse troppi brillantini. Aggiustai i capelli in una crocchia disordinata, applicai un po' di trucco leggero. Dovetti farmi una foto obbligatoria, da mandare a Meg e la sua faccina sbalordita fece bene al mio ego insicuro sul risulto.

Ero pronta.

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