arrivederci New York

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Vieni a Roma, lavora con me. Ho una palestra da gestire, mille corsi da organizzare e saggi da preparare. Con il matrimonio e così non so se riuscirò a fare tutto. Torna dai, ho bisogno di una persona fidata, pieno di talento, inventiva, che ci sappia fare con i ragazzi.
Elena guarda Veronica, stupita non sa che dire. La proposta che può mettere fine ai continui sensi di colpa che stanno corrodendo il suo animo. Elena abbraccia l'amica, rimangono per vari minuti così. Veronica sente il peso sulle spalle di Elena che scende, la sente leggera, la sente di nuovo viva. Sorride. Si sono aiutate a vicenda. La loro è un'amicizia particolare, ma speciale e vera. Quelle amicizie che trovi nei libri o nelle serie televisive, che sogni e che desideri. Il giorno dopo, dopo anni e anni, Elena riesce finalmente a salutare la città che è stata la sua seconda casa, il luogo da dove è partita la sua magnifica carriera, dove ha conosciuto il suo maestro e mentore David, dove ha trovato i suoi colleghi e i suo cari amici, lions, li ha sempre chiamati così. La città che è però è stata anche la principale causa della rottura definitiva della sua relazione con Alessio, la città che l'ha tenuta lontana dalla sua famiglia. Una città e un oceano come muri che la tenevano lontana dalla sua terra, dal suo mare. E ora da suo nipote. Una lacrima scende sul viso di Elena. Troppe emozioni la legano a New York. Lì ci tornerà con sua madre, vorrebbe tornarci se avrà un fidanzato o marito e con i suoi figli. Ma ora basta. Basta star male, basta stare lontana dai suoi affetti. Ha una sola vita e vuole stare bene. Con la valigia in mano e con il cuore aperto e sereno, Elena dice arrivederci a New York. It's a goodbye not a farewell. E finalmente Elena sorride. Sorride alla vita.

Ritorni e sorpreseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora