Inizia l'addestramento (parte 1)

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<<Allora, dobbiamo scoprire cosa sei in grado di fare, ma prima raccontaci da dove derivano i tuoi poteri, come li hai ottenuti.>> disse Stark con fare sbrigativo.

Eravamo in una sala di addestramento, ma non ero sicura di come avrei dovuto comportarmi, visto che non sapevo come usare le Gemme, ma anche perché sono sempre stata una tipa timida e riservata, e trovarmi in una stanza assieme a delle leggende come gli Avengers mi faceva sentire a disagio e un po' in imbarazzo.
"Calma Ila! Devi solo dire come stanno le cose. Che c'è di strano in fondo? Rispondi tranquillamente ma con garbo. Forza"

<<Dalle Gemme dell'Infinito.>> dissi guardandoli, anche se ero un po' agitata ma non sembravano essersene accorti.

Stark si mise a ridere sonoramente e gli altri erano tentati a imitarlo, ma si limitarono ad un semplice sorriso.

<<Ah!Ahahahahahahah! Vorresti dire che tu, puoi usare le Gemme dell'Infinito a tuo piacere? Ahahah, bella questa! Non ti credevo una comica piccoletta!>>  continuò Stark guadagnandosi un'occhiata via da Thor, e forse anche gli altri avevano capito che la cosa mi faceva sentire un pesce fuor d'acqua, ma non per questo capirono cosa intendessi con le mie parole, anche se in realtà era molto semplice. O almeno, per me lo era.

Thor era l'unico serio, infatti anche gli altri si erano messi a ridere, ma non certamente nel modo spudorato e fastidioso con cui lo faceva Stark. Thor in fondo sapeva perfettamente chi ero, e oltre a lui solo Visione era rilassato, direi pacato, e non capiva il perché Stark si fosse messo a ridere in quel modo; probabilmente aveva percepito qualcosa in me, forse la stessa energia che scorreva nella Gemma posta al centro della sua fronte e che gli donava i poteri.

Stufa di sentire Stark starnazzare in quel modo, risposi in modo non proprio calmo come mi ero ripromessa, ma in fondo non ci potevo fare nulla: stava ridendo di me e la cosa mi faceva infuriare.
<<TI SEMBRA CHE STIA SCHERZANDO ?>> dissi portando le braccia al petto e incrociandole, non distogliendo da Stark i miei occhi, che in quel momento sembravano in grado di incenerire qualunque cosa su cui si sarebbero posati.

"Stark è proprio un immaturo, non mi ricordavo che fosse così tanto irritante! E dire che ho guardato la trilogia di Iron-man più e più volte"

<<Aspetta, dici...dici sul serio?>> chiese Hawkeye leggermente spaventato.

Finalmente qualcuno si era accorto di come ero incazzata in quel momento, e così risposi senza esitazione alla domanda dell'arcere.
<<Non vedo perché dovrei mentire>>

Stark smise di ridere, assumendo la stessa espressione di Hawkeye, e lo stesso fecero gli altri, escludendo però Thor e Visione. Erano diventati seri, tutto l'opposto di un attimo prima, e io non capivo proprio perché questo repentino cambio di atteggiamento.

<<Bhe, che vi aspettavate?>> domandai loro confusa dalla loro reazione.

<<Credevamo fossi una mutante, frutto di qualche esperimento, come Wanda>> rispose Natasha rivolgendo un'occhiata veloce alla streghetta.

Sembrava stupita, e la cosa sorprese pure me, ma soprattutto fu la sua risposta a stupirmi.
Stavolta di Thor a ridere, e io quasi non mi trattenni dal ridere a mia volta.
"Pensavo avessero fatto una ricerca su di me o che Thor li avesse informati. A quanto pare non è successa né una né l'altra cosa." pensai sospirando.

<<Oh no amici miei, lei è molto più di un mutante, qualcuno di più incredibile e forte. Lei è l'Avatar>>

Tutti si voltarono verso Thor, che aveva parlato con una tale naturalezza come se fosse cosa ovvia chi fossi, anche se nemmeno io sapevo esattamente chi ero diventata.
Stark si fece scappare un <<cazzo>> che mi fece ridere un po', ance se versi di non mostrarlo.

Dopo aver spiegato loro come avevo ottenuto i miei poteri, mostrai loro come avevo imparato ad aprire portali con la Gemma dello spazio. Dopo una settimana a farlo ero diventata piuttosto brava a concentrare l'energia ed aprile portalo, tanto che ci impiegavo solo pochi secondi, anche se oltre a questo non avevo imparato a fare altro se non sdoppiarmi.

Riconobbero subito l'energia del Tesseract, la stessa che anni prima Lodi aveva utilizzato per invadere New York; quando Stark vide l'energia azzurrina il suo cuore perde un battito, e come biasimarlo: aveva attraversato il portale e finito nello spazio per salvare la città, e nel farlo era quasi morto.

<<Che vi avevo detto?>> disse Thor con una punta di fierezza nella voce che solo io mi accorsi che aveva usato.

Gli Avengers erano allibiti, non si aspettavano di certo di rivedere in azione il Tesseract.
"Solo che io non sono il Tesseract, ma una persona. Spero che colgano la differenza in fretta, non mi va proprio di essere vista come una specie di arma aliena"

<<Quindi...?>> chiesi timidamente mentre si riprendevano; erano come incantati, stupiti e shockati.
Non sapevano come trattarmi, in fondo ero l'essere più potente dell'universo, o così diceva Thor, e devo ammettere che la cosa mi spaventava un po'.

<<Che altro sei in grado di fare?>> chiese educatamente Visione. Non ero certa che lo volesse sapere, penso che lo sapesse già, più che altro era un modo per uscire da quella strana e disagiante  situazione in cui ci trovavamo, e per questo non potei che essergliene grata; lo guardai e gli sorrisi, lui intese subito il perché e mi fece un piccolo e quasi impercettibile cenno col capo.

<<Finora non ho provato a fare nulla, tranne aprir portali e moltiplicarmi.>>

<<Devi solo aprire la mente, scoprirai di poter fare cose straordinarie>> mi disse pacato Visione incoraggiandomi, mentre gli altri ascoltavano in silenzio.

<<Allora continuo a provare. Ho già qualcosa in mente, tanti modi per usare l'energia delle Gemme, ma non so se e quali cose riuscirò a fare>> risposi ritrovando la calma iniziale.

<<Cominciamo>> annunciò Steve, risvegliatosi dallo stato di shock, e tutti gli Avengers eccetto Thor e Visione andarono in una stanza piena zeppa di apparecchiature elettroniche: monitor, computer, grafici e sonde necessari per osservarmi usare i miei poteri in sicurezza e registrare i dati raccolti su di me.
Non volevano tralasciare nulla, erano davvero molto accurati.

<<Cosa  vuoi  provare  per  prima  cosa?>> mi chiese Visione col solito tono tranquillo. Mi era davvero simpatico quell'androide, mi faceva sentire a mio agio.

<<La telecinesi!>> risposi entusiasta di scoprire nuovi poteri.

<<E a quale Gemma è collegata?>>

<<Non ne ho idea. Non credo che devo vedere le Gemme come unità separate, ma come una sola fonte di energia cosmica.>>

<<Sono certo che riuscirai nel tuo intento>> mi disse Thor appoggiandomi una mano sulla spalla e sorridendomi nel modo gentile e rassicurante come solo lui sapeva fare.

Intanto Stark aveva ascoltato ogni parola dalla sala di controllo attraverso i microfoni nascosti nella parete nella stanza e prendendo qualche appunto. Poi premette un pulsante e dal pavimento della palestra in cui ero io con Thor e Visione uscirono dei manichini bianchi con le articolazioni fatte di metallo.

Marvel: AVATAR - La custode dell'universo TEMPORANEAMENTE SOSPESA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora