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Ehy Lavinia,
mi chiamo Thomas ed ho diciassette anni.

Mia madre tornerà verso le due meno dieci insieme a mia sorella Beatrice, che ha sei anni, quindi ho ancora tempo per inventarmi una scusa per cui ho saltato scuola.

Federica si è trasferita in un'altra scuola, in un'altra città.
Scusami, non lo sapevo.

Di cosa ti scusi Thomas?

Non mi avevi mai parlato e invece a quanto pare ne avevamo entrambi bisogno.

Non so se fartene una colpa.

Oggi a ricreazione sarei voluto venire a sedermi affianco a te all'ultimo banco per consolarti, e giuro, stavo per farlo.

Io ti volevo.

Ma non sei venuto.

Ma è arrivato lui, Mathis.

Oh no...

Si è seduto accanto a te ed avete iniziato a parlare.

Avrei voluto dirti che tipo di persona era lui, il tipico stronzo che fa il depresso con le ragazze per farle intenerire e portarsele a letto, ma poi l'hai fatto: hai sorriso.

Io volevo sorridere con te però.

Vi ho visti sorridere e ridere.

E cazzo, Lavinia, hai una risata stupenda. Te lo hanno mai detto?

No, sei la prima persona Thomas.

E Non volevo far svanire il bellissimo sorriso che ti era nato sul volto, e per questo sono rimasto fermo. Zitto.

Non avresti dovuto.

Scusa, forse avrei dovuto avvertirti di che tipo di persona è Mathis.

Perchè non l'hai fatto?
Io ti amavo Thomas.
Come facevi a non capirlo?

Tuo, Thomas.

***

Ehy Lavinia,
mi chiamo Thomas ed ho diciassette anni.

Da quando è finito quel brutto periodo a scuola sono tornata ad avere la media del nove/dieci, quindi nessuno si arrabbierà se per una volta ho saltato le lezioni.

Oggi a ricreazione sei rimasta a parlare con Mathis infondo all'aula.
Ho visto che ridevate e scherzavate finchè lui non si è alzato la manica del braccio destro.

C'erano dei tagli.

Me lo ricordo come se fosse ieri...

Hai sbarrato gli occhi, i quali in seguito, ti si sono riempiti di lacrime, e l'hai abbracciato, stringendoti forte a lui come se fossi un koala.

Mi hai visto, Thomas?

Mia piccola dolce Lavinia, mica avrai pensato che quei tagli che avesse fossero veri? Fossero la causa di una vera tristezza?

Si, lo pensavo veramente.

Pensavo avesse bisogno di aiuto.

Avrei voluto avvertirti. Dirti di non stare troppo con lui.

E invece non l'hai fatto...

Ma sono stato zitto. A volte con lui ridi, ma soprattutto Mathis ha le palle di stare con te e di rivolgerti la parola. Ed io non sono meglio di lui dato che non riesco nemmeno ad intercettare il tuo sguardo.

Io volevo stare con te Thomas.

Scusa, forse dovrei venire da te.
A stringerti forte.

Io ne avevo bisogno.

E ne ho ancora bisogno.

Ma tu ora non ci sei più.

Mi hai lasciata sola.

Tuo, Thomas.

Thoughts/Thomas Bocchimpani [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora