Capitolo 1

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- Sahar, non ci credo ancira che abbiamo superato i test entrambi con 100 su 100!- Esultò la ragazza in parte a me.

Pensavamo che non c'è l'avremmo mai fatta, dato che l'Università ci sembrava difficile.

Camminavamo per la città - dove mi sono trasferita per poter frequentare la facoltà che più mi piaceva - dopo aver visto i nostri risultati.

Omaima era diventata, ormai, una sorella per me: fu la prima persona che conobbi e con cui subito legai quando mi trasferì.

Lei studiava art&design, mentre io sognavo di diventare un'ottima segretaria. Un sogno che quel giorno diventò realtà.

Era maggio e decidemmo di fare qualche giorno di vacanza prima di iniziare a cercare un lavoro. Dopo tutta la fatica ce la meritavamo.

Quando tornammo dal mare, una decina di giorni dopo, mi misi subito a cercare un lavoro. Tornavo a casa sempre con la solita risposta: "se avremo bisogno la chiameremo".

Arrenditi, non troverai mai lavoro. Pensavo tra me e me.

La settimana passò in fretta e giunse la domenica. Quel giorno della settimana era quello in cui la famiglia si riuniva.

Passammo una bella giornata: decidemmo di fare una grigliata, qualcosa di diverso dal solito.

La sera stanchissima mi feci una doccia calda, poi mi misi a letto e presi il mio telefono a cui non davo più molte attenzioni.

Guardai se era arrivata qualche mail di accettazione di lavoro, ma ormai ero senza speranze.

Mi misi ad urlare incredula quando trovai da una Passionis, un'azienda a cui mi ero candidata due giormi prima.

- Che cosa succede?- Domandò mio fratello, Muhammad, entrando nella stanza spaventato.

Si sedette sul divano nero, che avevo sotto la finestra della mia stanza, e gli raccontai tutto.

- Un'azienda a cui avevo mandato il curriculum mi ha risposto questa mattina. Domani alle dieci di mattina ho l'appuntamento con il datore.- Spiegai emozionata.

Felice mi strinse in un forte abbraccio e mi augurarò il bene.

La mattina mi svegliai presto anche se non avevo dormito per l'ansia.
Mi feci una doccia, mi truccai leggero e poi mi misi a cercare dei vestiti da mettere.

Alla fine optai per un dei Jeans, maglietta abbastanza lunga bianca, tacchi bianchi e il mio amato velo nero.

Erano le nove, ma dato che la strada era abbastanza lunga, decisi di uscire in fretta.

Presi la mia macchina e partii.

Entrai nell'azienda e chiesi alla segretaria informazioni su dove dovevo recarmi. Mi accompagnò fino alla porta dell'ufficio.

Quando entrai trovai un ragazzo alto, capelli neri, barba ben curata - che mi faceva impazzire-, maglietta nera che faceva intravedere i muscoli e jeans.

- Youssef, piacere.- Si presentò alzandosi e stringendomi la mano.- Accomodati.

Mi fece qualche domande su di me, sul lavoro e mi diede informazioni all'azienda. Insomma, mi spiegò il mio lavoro.

Sahar's Story [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora