Dalla porta entrò la stessa donna che quando arrivai mi indicò l'ufficio del capo. Annunciò a quest'ultimo dell'arrivo della sua amica.
- Dille pure di entrare.- le rispose lui.
Pochi attimi dopo una creatura stupenda entrò dalla porta puntando subito il suo sguardo, che inizialmente sembrava essere tranquillo, sul mio.
Il cuore iniziò a battere forte quasi da voler uscirmi dal petto.
Nessuna parola, solo sguardi durati qualche secondo, ma che sembrava un'eternità.
Fu la voce di Alfred a interrompere quel silenzio rumoroso.- Ciao cara!- la salutò con un sorriso a trentadue denti che per un'attimo mi diede fastidio.
- Oh giusto! Lui è Yassine, il ragazzo di cui ti parlavo l'altro giorno. Resterà con noi per qualche mese per il Progetto "Tout le monde".- Piacere.- disse alzando faticosamente la mano tremante per stringerla nella mia.
Anche lei, come me, era sorpresa di vedermi, soprattutto dopo quel che c'è stato.
È stato faticosa voltare pagina dopo anni e anni di conoscenza, dopo le continue delusioni, dopo i ripetuti litigi con mamma e papà per una ragazza banale a cui ho dato tutto per poi perdere quel tutto in un attimo.- Se vuoi puoi venire con noi a pranzo.- disse d'un tratto Alfred, dopo aver finito la lunga discussione sul progetto su cui ho perso alcuni dettagli poiché troppo impegnato ad ammirare la donna che un tempo mi faceva impazzire.
- Oh io non voglio disturbarvi, ci vediamo più tardi.- dissi.
- Nessun ti preoccupare Yassin! Forza andiamo.Il ristorante non era molto lontano. Era un ristorante italiano che cucinava pesce.
- Che cosa ordinate?- disse la ragazza con la camicia bianca e i pantaloni neri, tipico da cameriera, con un accento molto francese.
Sapevo già che a lei non piaceva il pesce: avrebbe sicuramente preso qualsiasi cosa che non lo contenga. La sua faccia schifata mi fece sorridere. Il suo sguardo si posò sul mio volto ancora sorridente: una fitta sullo stomaco mi fece rabbrividire, non era mai stata così potente come quella volta.
In quello sguardo, durato qualche minuto, non riuscivo bene a decifrare ciò che provava per me. Mai era successo.
- Cosa vuoi ordinare?- le chiese Alfred accarezzandole la spalla ed interrompendo quello sguardo che mi era mancato tanto.
- Ehm..- pensierosa- riso alla parmigiana- disse.
- Spaghetti.- ordinai io.
- Un fritto, grazie- disse infine Alfred.
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Sahar's Story [IN REVISIONE]
DragosteATTENZIONE: la storia è in revisione, per cui ci saranno dei capitoli con ripetizioni o saltati. Sahar è una giovane ragazza marocchina. Pensava che il suo destino non le avrebbe mai sorriso, ma poi dei semplici occhi marroni le travolsero la vita. ...