Chapter 10

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Da Martin:
Mi manchi.

Il mio cuore perde un battito nel leggere quel messaggio da parte sua, da parte del mio ex. Lo sguardo fisso sul telefono, i piedi incollati al pavimento.

Non so cosa scrivergli, come rispondere a tale affermazione. Non me lo sarei mai aspettato, non dopo così tanto tempo.

Sono passati mesi, ormai, da quando ci siamo lasciati, e solo ora decide di riapparire? Come per magia?

A risvegliarmi da questo stato di trans ci pensa l'arrivo di un altro messaggio.

Da Martin:
Possiamo parlare?

A quanto pare non si arrende facilmente.

A Martin:
E di cosa dovremmo parlare?

Invio il messaggio senza pensarci due volte per poi bloccare il telefono e buttarlo sul letto, lontano da me, come se abbia paura di leggere la sua risposta.

Mi dirigo subito alla libreria per prendere il libro di storia seguito dall'astuccio e dal quaderno.
Meglio mettersi a studiare, chissà penso ad altro.

Appoggio il tutto sulla scrivania e, proprio mentre sto per sedermi, arriva un altro messaggio.

Stringo le mani in due pugni e prendo un respiro profondo, cercando di ignorare con tutta me stessa il telefono.

Non. devo. rispondere.

Mi lascio cadere sulla sedia e fisso la copertina del libro per qualche secondo.
La curiosità mi sta distruggendo, non riesco ad ignorare quel messaggio.

Infatti, poco dopo, con uno scatto mi alzo e corro verso il letto per prendere il telefono e leggere la risposta di Martin.

Da Martin:
Di noi due.

Di noi due? Spero mi stia prendendo per il culo.

A Martin:
Non farmi ridere, ti prego.

Da Martin:
Smettila di fare la bambina.

Io? La bambina? Ma come si permette.

A Martin:
Non sto affatto facendo la bambina. Ora, se non ti dispiace, ho di meglio da fare che parlare con te.

Spero di mettere fine alla conversazione ma il moro non vuole arrendersi.
Prevedibile, è un tipo molto testardo e orgoglioso e quando decide di fare una cosa non si arrende facilmente.

Da Martin:
Ah si? E che staresti facendo di così importante?

A Martin:
Sto studiando.

Da Martin:
Ti prego AHAHAH, non prendermi per il culo.

A Martin:
Non mi credi?

Da Martin:
No.
Tu vuoi farmi davvero credere che alle due del pomeriggio stai studiando? Ti conosco meglio delle mie tasche bambolina, non mentirmi.

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