1-Alexa

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Era un giorno come tanti e Alexa stava andando a scuola come tutti gli adolescenti normali.

Lei pensava di essere normale, ma non sapeva che quel giorno la sua vita avrebbe preso una piega drastica, così tanto che non sarebbe stata più la stessa.

Era appena arrivata a scuola e, aveva uno strano presentimento, come se stesse per succedere qualcosa di brutto.

Ad un certo punto,nell'ora di scienze, si sentì un terremoto molto potente, gli studenti spaventati si misero sotto i banchi ad aspettare che la scossa finisse e, dopo pochi secondi, tutto tacque.
Gli studenti si sedettero tutti, come se non fosse successo niente e, la prof, ricominciò di nuovo a spiegare anche lei tranquillamente, però se si osservava con attenzione i loro occhi si poteva notare come avessero perso lucidità, tutti tranne quelli di Alexa.

Lei ancora scossa chiese -Scusi prof, ma non dovremmo uscire dall'edificio, con una scossa così potente?-

La prof la guardò stranita -Una scossa? È sicura di star bene signorina Light?-

Alexa la guardò scioccata.
-Certo prof, cinque minuti fà c'è stata una scossa!-

Gli altri studenti stavano creando un leggero brusio, dove si sentì solo spezzoni di frasi come "questa è matta" e altre non troppo carine nei confronti della ragazza, ma lei prontamente le ignorò e fissò la prof, in attesa di una risposta, ma quest'ultima le lanciò uno sguardo di fuoco.

-Signorina Light, se pensa che inventando terremoti immaginari possa far perdere tempo nella mia lezione si sbaglia di grosso, quindi esca dall'aula!- esclamò la donna furiosa.

La povera ragazza cercò di ribattere ma l'insegnate non le diede tempo di dire niente e sbatté i libri sulla cattedra furiosa -HO. DETTO. FUORI!-

Alexa senza più protestare uscii dall'aula con la testa bassa e si diresse verso il bagno.

Mentre camminava nei corridoi della scuola le si presentò una scena che la lascio senza parole.

C'era un ragazzino che stava scappando da una creatura orrenda che lo inseguiva.

Lei rimase paralizzata dalla paura. Quando il ragazzo le passò affianco, le gridò mentre correva -Corri, se non vuoi essere uccisa!-

Come una molla la ragazza incominciò a correre alla sua stessa velocità.
Continuarono a correre finché non arrivarono nel giardino della scuola che era ricoperto di alberi, piante e cespugli, e il ragazzo si tuffò dentro quest'ultimo seguito a ruota da Alexa. Dopo diversi minuti che il mostro li cercò senza successo si stufò e se ne andò via.
Alexa fu risvegliata dai suoi pensieri dal ragazzo sconosciuto che, le schioccò le dita davanti alla faccia.
-Ci sei? Sto parlando e tu neanche mi ascolti-

-Mi dispiace, ma sono ancora scioccata da quel mostro e non ti stavo ascoltando- rispose mortificata.

Lui annuì -Va bene, come ti chiami?-

-Alexa Light, tu?-

-Grover- rispose, era un ragazzo bassino, ma sempre più alto di lei, capelli ricci castani, con un cappellino sulla testa e con seri problemi di acne.

Grover la riscosse dai suoi pensieri con un'altra domanda. -Tu quindi l'hai vista?-

-Cosa?- chiese stranita.

-La furia intendo, l'hai vista anche tu vero?-

-Certo che l'ho visto anche io quel mostro! Mi sembra impossibile non vederla!- rispose frustrata.

-Quindi tu vedi attraverso la foschia...- pensò ad alta voce Grover.

-La che?-

Grover sbuffò e giurò di averlo sentito borbottare un "questi novellini non sanno niente" e poi iniziò a parlare come se dovesse spiegare un concetto semplice ad una bambina dell'asilo.

Speciale || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora