Alexa e Percy erano arrivati nella cabina di Iride e dire che c'era un disastro era un eufemismo. I due, infatti, si erano lanciati i popcorn addosso sporcando tutto il pavimento e i loro capelli, per non parlare delle piume dei cuscini anche queste per terra e sul divano, mentre ridevano a crepapelle dopo una lunghissima lotta a cuscinate.-Ok, Percy tregua!- chiese Alexa arrendendosi mentre rideva ancora.
-E va bene, solo perché mi fai pena con quei capelli, sembri un nido di uccello pieno di popcorn- rispose ridendo Percy.
-Simpatico lui-
-Lo so-
Alexa sbuffò e alzò gli occhi al cielo fintamente arrabbiata con lui -Idiota-
-Nido umano-
-Acqua boy-
-Arcobaleno girl-
-Delfino-
-Grazie! I delfini sono belli e simpatici!- rispose lui sorridendo.
-Basta ci rinuncio-
-Cosa facciamo adesso?-
chiede il figlio di Poseidone.-Non lo so....vuoi vedere un film?- tentò lei.
-Certo che no! La mia sorellina acquisita sta per andare negli inferi e non si sa se quando tornerai sarai ancora così, secondo te mi guardò la TV?- replicò Percy schietto.
-Percy calma, magari rimarrò quella che sono...- spiegò Alexa, ma non ci credeva neanche lei.
-Se certo...- borbottò lui.
-Sai che nonostante tutto sei una delle persone più importanti che ho, e che non smetterò mai di volerti bene vero?- ammise lei sorridendo.
-Lo so...solo ho paura...- confidò lui a bassa voce.
-Non devi- disse lei in tono gentile.
-Hai ragione...- approvò lui, Alexa però notò che dal tono di voce non era molto sicuro.
-Ti voglio bene Acqua boy-
-Ti voglio bene Arcobaleno girl-
E i due si abbracciarono, non un abbraccio normale, ma pieno di parole non dette, insicurezze e soprattutto il bene che uno provava verso l'altro.
-Adesso però ti voglio vedere ridere, quindi SOLLETICO!- gridò l'ultima frase, e gli fece il solletico nei fianchi della ragazza e sul collo.
-No Percy! Io soffro il....oddio hahahahahah... Percy ti spacco la facc....bastaaaa- protestò ridendo e balbettando la ragazza presa alla sprovvista dall'amico, che anch'esso rideva come un matto.
Poi inaspettatamente e senza che i due ragazzi se ne accorgessero mentre rotolavano facendosi il solletico avvicenda le loro labbra si toccarono, e entrambi ricambiarono quel bacio come in trans, le loro labbra si muovevano piano e dolcemente come se non avessero nessuna fretta, ad un certo punto come risvegliata la figlia di Iride sgranò gli occhi e subito si spostò da Percy.
-Alexa io...ti giuro che non volevo- affermò anche lui con gli occhi sgranati dove si leggeva chiaramente paura e il pentimento.
-Neanche io...non so cosa mi sia successo...- ammise lei confusa.
-Scusa davvero...è stato uno sbaglio, ora vado nella mia cabina- mormorò Percy pentito per il suo gesto.
-No Percy! Rimani con me questa sera, ti prego...- tentò Alexa guardando il suo amico.
-Io...non credo sia il caso-
-Già, forse hai ragione...- ammise Alexa abbassando la testa e giocherellò con le sue mani.
-Ci vediamo presto- disse Percy e andò via dalla cabina lasciando Alexa sola e con mille cose per la testa.
-Non ne faccio mai una giusta- pensò ad alta voce la ragazza e si addormentò sul suo letto pieno di arcobaleni.
Era già mattina e Alexa si stava facendo un giro per il campo e guardava tutti i semidei indaffarati.
Era come se tutti avessero un compito, però la giovane ragazza si chiedeva ancora qual era il suo.
Di fianco a lei c'era pure Annabeth anche lei con la testa fra nuvole, le due ragazze erano vicine fisicamente, ma entrambe erano lontane anni luce mentalmente.
Poi come risvegliata Annabeth guardò Alexa
-Alexa sei già sveglia? E nessuno ti ha svegliato? Sei sicura di star bene?!- chiese Annabeth guardandola con i suoi intensi occhi grigi.-In realtà non ho dormito...- rispose Alexa a bassa voce e quando alzò la testa Anne poté notare delle enormi occhiaie viola.
-È successo qualcosa?- indagò la figlia di Atena stranita.
-No, solo stress, sai sto per partire solo per gli inferi- scherzò lei, dentro però si sentì tremendamente in colpa per quello combinato la notte precedente.
-Hai ragione, non è proprio un bel posto- concordò Anne con una risatina probabilmente finta.
-Alexa, sei pronta?- chiese una voce profonda.
-Certo- annunciò e dietro di lei trovò Nico con una valigia.
-La tua valigia dov'è?- chiese il figlio di Ade.
-Proprio qui- stupendo sia Anne che Nico la valigia non era arcobaleno ma era completamente...nera.
-Che c'è? Mica posso venire negli inferi con una valigia colorata, e per la cronaca anche se sono figlia della dea dell'arcobaleno non vuol dire che devo sempre usare quei colori- spiegò lei notando le facce dei due.
-Ehm, certo- rispose Annabeth riluttante.
-Dove sono Will e Percy?- chiese Nico.
-Io non lo...- Alexa non fece in tempo a finire la frase che due braccia la stringevano da dietro.
-Ci hai chiamato?- chiese Will ancora abbracciato alla ragazza.
-Bene, ora puoi salutare tutti così andiamo- affermò il ragazzo dark.
Alexa annuì e poi si girò verso tutti i suoi amici e ricambiò l'abbraccio di Will, fece la stessa cosa con Anne e dopo la sua lista infinita di raccomandazioni, era il momento di Percy, ma quando si avvicinò il ragazzo si grattò il capo a disagio e quando i loro occhi si incontrarono il figlio di Poseidone arrossì e si guardò le scarpe.
-Ehm...si insomma...ciao Percy- disse Alexa a disagio.
-Ciao, spero che torni presto e che non cambierai- mormorò Percy dicendo l'ultima frase a bassa voce, ma Alexa la sentì comunque e lo strinse in un abbraccio soffocante e poi gli fece uno dei suoi sorrisi migliori.
-Mi mancherai amico mio-
-Anche tu- confermò il ragazzo.
-Alexa è ora- dichiarò Nico, che era rimasto in disparte.
-Certo arrivo-affermò lei, poi si rivolse hai ragazzi.
-Mi mancherete moltissimo, non so cosa farei senza di voi...- ammise Alexa con i capelli azzurri e gli occhi lucidi e con un ultimo cenno della mano andò verso Nico, pronta per superare anche questa sfida senza mai arrendersi.
Il figlio di Ade gli porse la mano che lei afferrò e come ogni volta che lo toccava un brivido salì fino alla spina dorsale della ragazza.
-Mi raccomando, non lasciare MAI la mia mano, stiamo per fare un viaggio ombra. Sei pronta?- chiese Nico.
-Sì- e strinse la mano più forte di Nico.
Poi chiuse gli occhi e quando li riaprì era tutto buio, l'unica cosa che riusciva a vedere vagamente era la mano bianca di Nico che la trasportava nell'infermo.
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Speciale || Percy Jackson
Hayran Kurgu||PRIMO LIBRO|| IN CONTINUA REVISIONE Speciale 1- Appartenente ad una categoria diversa dalle comuni. 2-Destinato ad un determinato compito. I Semidei sono delle persone catalogate come "speciali", ma se una di loro lo fosse più di altri? #8 - av...