38-Sei la seconda persona più testarda che conosco, dopo Alexa ovviamente

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"Sei la seconda persona più testarda che conosco, dopo Alexa ovviamente"
Cit ~Hazel Levesque

Tutti i capi cabina erano riuniti nella casa grande mentre aspettavano i sette più Nico che si degnassero di raccontare qualcosa.

-Allora?- chiese Chirone ansioso.

I ragazzi si guardarono tra di loro e Nico fece un passo avanti -Alexa. È lei il nostro primo e grande problema-

Tutti i capo cabina lo guardarono straniti.

-Cosa state dicendo? E dov'è lei?- chiese Will alterato non notando la sua migliore amica.

Nico abbassò lo sguardo e si guardò i piedi -Lei è diventata cattiva, si è unita a colui che è risorto-

-Chi è risorto?- chiese il centauro.

-Crono-

Quel nome.

Tutti i capo cabina cominciarono a mormorare.

-Cosa? Non è possibile...Non di nuovo...- disse Will con occhi tristi.

-Quindi Alexa ci ha tradito?- chiese sempre il figlio di Apollo.

Percy annuì solo.

Nico si avvicinò a Will e gli diede un libro -Questo è da parte sua-

Will esaminò il libro che era scritto in greco antico e il titolo era: "Come scrivere poesie"

Gli occhi del figlio di Apollo si riempirono di lacrime per la tristezza, ma un piccolo sorriso gli comparve.

Nico continuò il racconto -Lei ha ucciso Lucky-

Chirone non oso proferire parola come nessun altro nella stanza.

Tutti erano scioccati da quella notizia, dopotutto come poteva non esserlo? La dolce e curiosa Alexa era diventata un'assassina.

Annabeth subito si fece avanti -Ma lei non è in sé, Crono le ha donato un'anello e il ciondolo riesce a controllare Alexa, qualsiasi cosa lui dica lei gli ubbidirà-

-Quindi sta facendo le cose inconsciamente?- si fece avanti la capo cabina di Demetra.

Annabeth le sorride -Esatto, non è in sé-

-Immagino che ci sarà un'altra guerra, vero?-

Annabeth annuì ancora.

-Ma aspettate, come faremo a combattere contro Alexa? E se le facciamo male?- chiese il figlio di Apollo preoccupato.

-Non c'è da preoccuparsi per lei, ma per noi, è diventata la semidea più potente al mondo grazie all'anello, i suoi poteri possono battere gli stessi dei- parlò Leo.

-Siamo spacciati- mormorò qualcuno.

Gli occhi azzurri di Will si illuminarono -Una sola persona ci può aiutare-

-Chi?- chiesero tutti.

-Mio padre, dopotutto è il dio delle profezie, forse può darci una mano-

***

Crono entrò nelle segrete accompagnato da Alexa che ormai era diventata la sua ombra.

Una volta dentro il titano poté constatare che i semidei erano fuggiti.

-Finalmente gli dei li hanno aiutati, adesso che sono scappati vorrà dire che la battaglia sta per avere inizio, quei semidei idioti saranno andati al campo per reclutare mezzosangue, poveri illusi- li beffeggiò Crono.

Gli occhi di Alexa ormai erano perennemente neri come il mogano insieme hai suoi lunghi capelli e non azzardavano a cambiare colore.

-Forza vieni, devi allenarti- e Alexa annuì e entrambi uscirono dalle segrete.

***

Il dio Apollo era seduto da ben venti minuti nella casa grande rifiutandosi di aiutare i semidei.

-Papà ci serve aiuto!- protestò Will.

-Scusami ma non posso, Zeus in persona mi ha obbligato a tacere- si difese Apollo.

-Quando mai tu dai retta a Zeus? Non dirmi che ti stai rammollendo?!- chiese Will.

Il dio sbiancò -Io sono lo stesso!-

-Allora ci daresti una mano per battere Alexa e Crono?-

Il dio Apollo guardò attentamente suo figlio e con uno sbuffo annuì -Se vuoi sconfiggere Crono devi sconfiggere Alexa-

Percy si intromise nel discorso.
-Come faremo a sconfiggere Alexa? È imbattibile-

Il dio sorrise debolmente -No, dovete distruggere l'anello, se distruggete quello automaticamente Alexa ritornerà normale- spiegò.

-Bene, allora domani sera partiremo...- ma il dio interruppe Annabeth.

-Dovrete partire domani all'alba, quando arriverete comincerà la guerra- disse Apollo.

Annabeth annuì -Perfetto, dovremmo arrivare domani sera o dopodomani mattina all'isola-

Apollo sorrise ai semidei -Spero che la fortuna sia dalla vostra parte eroi, io e gli dei confidiamo in voi- schioccò un occhiolino ai ragazzi e scomparì in una nuvola dorata.

Chirone continuava a camminare avanti e indietro nervoso, poi si fermò.
-Ragazzi io vi suggerisco di andare a riposare, perché poi non ci sarà più tempo-

Nico annuì -Hazel andiamo?- chiese alla sorella.

Lei lo seguì e incominciò a parlare.
-Stai cambiando...-

Nico la guardò dubbiosa -Cosa intendi?-

-Semplicemente che sei cambiato da quando hai conosciuto Alexa-

Nico nervoso giocherellò con le maniche della felpa.

-Ho notato come siete entrati subito in sintonia nonostante siete completamente diversi caratterialmente- gli sorride Hazel.

Nico sbuffò -Ma adesso non è più così, lei si era unita alle cacciatrici dopo che le ho detto che sono gay, in più è diventata malvagia-

Hazel scosse la testa -Tu non sei gay Nico, hai cercato di importelo per tutto questo tempo, ammettilo che ti sei innamorato di lei-

Nico arrossì fino alle punte dei capelli, ma negò con la testa.

Hazel sorrise al fratello e scosse la testa ormai arresa -Sei la seconda persona più testarda che conosco, dopo Alexa ovviamente, lei è la prima in assoluto-

Nico rise, per la prima volta da settimane, la sua risata contagiò la sorella.

-Forza andiamo a dormire che domani dobbiamo partire-

La ragazza dagli occhi dorati annuì e seguì il fratello dentro la cabina.

L'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno.

L'indomani la guerra avrebbe avuto inizio e sarebbe stata una delle più sanguinose.

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