2-Campo mezzosangue

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-Grover sto morendo di fame e mi fanno male le gambe. È da ore che stiamo camminando!- si lamentò Alexa.

-Dai resisti, poco più avanti ci dovrebbe essere un ristorante-

Lei annuì felice.

Camminarono ancora per poco, infatti, come aveva già detto Grover, poco più avanti si trovava un McDonald.

La ragazza felicissima incominciò a saltare per la gioia e tirare per la manica il povero satiro e, quando entrarono dentro, corsero entrambi alla cassa, ma prima di ordinare Grover sentì una puzza inconfondibile...quella di mostro.

Alexa si avvicinò per ordinare e il cassiere la guardò con cattiveria, un  po' impaurita da quello sguardo indietreggiò di un paio di passi e Grover la prese per il braccio e le sussurrò -Alexa,quello è un mostro, solo che si sta nascondendo nella foschia e quindi sembra un uomo normale, ci conviene scappare adesso se non vogliamo essere uccisi-

La ragazza annuì con vigore e corsero più veloci che potevano via da quel posto, peccato che il cassiere scavalcò il bancone e li inseguì.

I due ragazzi correvano per le strade e arrivarono ad un vicolo cieco. Alexa rabbrividì "siamo spacciati" pensò la ragazza e proprio in quel momento comparve il cassiere che si stava trasformando in un uomo grande tre metri con un occhio solo e Grover belò spaventato -Ti pareva, con tutti i mostri del mondo doveva proprio essere un Ciclope, vero?!-

"Non sono neanche arrivata a questo maledetto campo e già sto per morire, davvero fantastico!" Pensò Alexa.

Ma, proprio quando aveva gettato la spugna ed era convinta che la sua vita stava per giungere al termine, il mostro ruggì di dolore. Alexa si guardò intorno e dietro il Ciclope comparve un ragazzino con una affilata spada di colore nero che aveva colpito il mostro.

I due cominciarono a combattere, un piccolo ragazzino con solo una spada per arma contro un enorme e potente Ciclope, diciamo che non erano esattamente alla pari.
Il ragazzo la inquietava un pochino, ma allo stesso tempo non riusciva a togliergli gli occhi di dosso, mentre combatteva si muoveva in modo leggiadro con la sua spada, come se fosse nato per farlo e, dopo pochi colpi, il Ciclope svanì in una polverina dorata e puzzolente.

Alexa lo guardò scioccata e ammirata per la sua bravura, mentre il ragazzo li osservò bene -Ero in giro da queste parti e ho visto voi che correvate inseguiti dal Ciclope- si giustificò il ragazzo misterioso.

Grover gli sorrise con entusiasmo.
-Grazie mille ti dobbiamo un favore!-

Il ragazzo alzò le spalle come se non fosse niente di importante. -Dovete andare al campo? -

Il satiro annuì.

-Se volete vi dò un passaggio con un viaggio ombra-

Alexa guardò stranito il suo amico satiro. -Un viaggio ombra? -

-Sì, poi ti spiego quando siamo al campo, ok? -

-Va bene basta che ci muoviamo che ho fame e ho un URGENTE bisogno del bagno!-

Grover rise di gusto, mentre il ragazzo misterioso guardava per terra senza degnare nessuno di uno sguardo.

Il satiro ricominciò ha parlare -Noi siamo pronti, possiamo partire -

Il ragazzo li guardò, con uno sguardo spento e vuoto, i suoi occhi erano neri come la notte, anche i capelli erano dello stesso colore e gli arrivavano qualche centimetro sopra le spalle ed erano mossi, quasi ricci e indovinate che colore sono i vestiti?! NERI. Diciamo che quel ragazzo non era esattamente molto colorato, al contrario di Alexa che i suoi vestiti erano tutto l'opposto, ma non ci poteva fare niente, lei adorava tutti i colori e quindi li indossava anche se un colore e l'altro non si abbinavano, non le importava, quella era la sua personalità e a lei stava bene così.

Speciale || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora