26-Preoccupazione

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Capitolo 26

Leo e Sofia si erano avvicinati davvero tanto, ormai erano diventati inseparabili e, mentre passeggiavamo nel bosco, Sofia aveva lo sguardo perso.

-Sofia stai bene?- chiese Leo premuroso.

-Sì...- disse un po' titubante.

Si sedette su un albero caduto e fece sedere anche lei.

-Lo sai che puoi dirmi tutto vero?- chiese lui.

La ragazza annuì soltanto.
-Allora mi dici cosa ti preoccupa?-

Sofia lo guardò sbalordita, senza che lei gli avesse detto niente lui sapeva già che era preoccupata e con un sospirò parlò.
-Solo che con l'impresa starai via molto tempo e ho paura che tu ti possa fare male o peggio...- sussurrò la ragazza guardando per terra.

-Hey tranquilla! Non mi succederà niente e poi sono il mitico Leo Valdez- la buttò sul ridere lui con una battuta.

Ma la ragazza continuava a guardare per terra e un singhiozzo lasciò le sue labbra.

Il figlio di Efesto subito le mise una mano sul mento per guardarla negli occhi e quando li vide erano pieni di lacrime.

-Sofia non piangere, non mi succederà niente, te lo prometto-

La figlia di Demetra lo abbracciò di slancio e singhiozzò più forte sulla sua spalla.

Lui le accarezzava delicatamente i capelli castani cercando di calmarla.

"Leo...ho trop-pa pa-ura di perderti, se-sei tro-troppo impor-tante per me" disse lei ancora singhiozzando.

Leo a quelle parole arrossì vistosamente e non seppe che dire.

Sofia piano piano si staccò da lui e quando si guardarono negli occhi lo baciò, lasciando Leo estremante sorpreso e con gli occhi sbarrati, però poi si lasciò andare e ricambiò il bacio da prima irruento a passionale.

Si staccarono entrambi con il fiatone e le guance arrossate e quando Leo si accorse di quello che aveva appena fatto le mani gli presero fuoco.

-Oddei! Spegniti subito!- cominciò Leo sbattendo le mani contro l'albero per spegnerle.

-Aspetta! Avvicinami le mani- e quando Leo gli porse le mani gli versò una bottiglietta d'acqua e il fuoco si spense.

-Che spavento- ammise ridacchiando la ragazza.

-Già, scusa- .

Il viso di Sofia si fece triste -In realtà dovevo io chiederti scusa, ti ho baciato e forse tu ami ancora Alexa e...- incominciò a parlare a raffica Sofia.

-Hey frena!- disse lui ridendo.

-E non devi chiedermi scusa- arrossì lui -Solo non mi sarei mai aspettato che io ti piacessi- ammise lui.

Lei lo guardò stranita.
-Perché non dovresti piacermi?-

-Perché tu insomma...sei tu, sei bella, simpatica, intelligente e altre mille cose mentre io sono solo Leo...-

Sofia gli sorrise radiosa
-Quel solo Leo deve sapere che è fantastico e che mi piace da impazzire- e questa volta Leo avvicinò il viso a quello di Sofia e la baciò.

Pochi minuti dopo si staccarono sorridendo.

-Quindi io ti piaccio?- chiese Sofia mordicchiandosi il labbro.

-Sì- rispose solo.

-Bene, allora andiamo a farci un bel giro nel bosco?- chiese felice della risposta di Leo.

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