Unlabeled?

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Fare la colazione non era mai stato più complicato. Louis aveva un dopo-sbronza incredibile e sembrava che niente potesse aiutarlo. Sollevò lentamente il latte, gli sembrava che il braccio si potesse rompere per il peso. Lentamente lo versò nella ciotola. Dopo di questo, c'era una nuova sfida: i Coco Pops, ma sinceramente Louis non credeva di poterla superare. Sarebbe svenuto per il dolore che gli provocava il suono della tastiera di Niall, su cui stava scrivendo. Chiaramente non era a conoscenza della sofferenza di Louis.

"Oh. Mio. Dio," sibilò Louis.

"Mh?"

"Smettila. Di. Scrivere." Niall tolse il volume alla tastiera per poi continuare a scrivere. Louis si mosse, guardando male la scatola dei Coco Pops, non si stava sollevando magicamente a fare tutto il lavoro. Gemette e appoggiò la testa sul tavolo.

"Louis!"

"Mrgfgnng." Louis fece dei suoni.

Niall lo colpì sulla testa. "Svegliati! Abbiamo lezione."

"Ow! Okay, va bene, mi sono alzato!" Gemme Louis. Niall sorrise, avendo ottenuto un risultato positivo per poi continuare a scrivere. "A chi diavolo stai scrivendo alle 8 di mattina?"

"A nessuno," rispose, ma Louis vide un piccolo movimento: si stava mordendo il labbro per non sorridere. Louis alzò gli occhi al cielo. Era spacciato.

"Ti prego." Louis scosse la testa. "Saluta Georgie per me." Niall non negò neanche, era troppo preoccupato a rispondere all'ultimo messaggio che gli era arrivato. Louis ritornò ai suoi coco pops, sforzò il braccio per metterne nella ciotola. Sarebbe stato meglio, se Harry fosse stato lì. Gli avrebbe fatto un french toast, bacon e tè... ma il suo ragazzo aveva una vita senza di lui. Tristemente. Tragicamente.
Harry aveva molto da fare l'ultima settimana, molte interviste, comparse in diversi programmi, si preparava al coming out e lavorava anche al nuovo album che non sarebbe uscito prima di natale. Era maggio per l'amor del cielo, lasciate riposare i ragazzi. Tutto il lavoro che doveva essere fatto aveva occupato Harry quasi tutta la settimana, perciò Louis non aveva avuto l'Harry-tempo di cui aveva bisogno. Poco Harry provocava stress, labbra secca, ipotermia durante la notte, braccia doloranti e mal alle coccole. Louis aveva capito di essere diventato dipendente da Harry. Tutto quello che faceva era pensare a lui e poteva a malapena resistere tre ore senza sentire la sua voce. Amava come Harry si fosse annidato e fosse bloccato nella sua vita, lo infastidiva quanto bisogno e dipendente da lui fosse. Aveva anche bisogno di avere una vita senza Harry e di sapere che se Harry lo avesse lasciato, avrebbe potuto sopravvivere lo stesso (probabilmente no, ma era un inizio).
Allora la notte prima era andato ad una festa nel campus. Era stata fantastica, ma con i postumi che stava curando, ora si stava chiedendo se ne valesse la pena o no. Shauna era lì (non l'aveva detto a Niall) e Stan aveva dovuto placcarlo sul divano per fermarlo dal picchiarla. Anche Darren era alla festa, ma lui e Louis avevano parlato per poco tempo, Louis stava pensando a Harry nella sua testa ubriaca.
Perciò eccolo venerdì mattina con dei postumi che gli stavano uccidendo la testa e tra quaranta minuti sarebbe dovuto andare a lezione. Dopo essersi fatto una bella doccia, indossò degli skinny jeans neri, una maglietta bianca, delle bretelle nere per poi farsi un ciuffo spettinato. Louis prese un taxi insieme a Niall per andare a lezione.
Louis prese posto nella fila centrale, pensando che se era lì in orario poteva almeno fare un po' di sforzo per ricordarsi qualcosa. Aveva bisogno di un posto vicino, ma abbastanza lontano da poter poltrire se le cose diventavano noiose.
La lezione andava bene, prendeva appunti e Louis era abbastanza felice di essere andato a lezione quella mattina. In più Harry sarebbe stato orgoglioso, o almeno felice che fosse andato.

"Louis!" La ragazza alla sua destra, Emily, gli sussurrò, "Quanto eri andato ieri sera?" Anche Emily era andata alla festa e Louis la considerava una amica.

You You You » l.s. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora